17 anni e come uscirne vivi: recensione e trama del film con Woody Harrelson e Hailee Steinfeld

Pubblicato il 30 Mar 2017 - 5:01pm di Francesco Salvetti

Il nuovo film con con Woody Harrelson e Hailee Steinfeld, 17 anni (e come uscirne vivi), esce finalmente al cinema. Ne scopriremo subito la trama, seguita da una completa recensione.

Nadine è una 17enne che non si accetta. Vive il rapporto con il fratello come un misto tra competizione e rassegnazione, ma sopratutto sente l’assenza di una figura paterna. Non ha tanti amici se non Krista, la sua migliore amica da sempre. È quando dopo una serata su di giri, Krista si trova a soccorrere Nadine con l’aiuto del fratello, scatta quella scintilla che non ti aspetti. E ora Nadine senza la sua migliore amica come si comporterà?

Recensione del film “17 anni e come uscirne vivi”

17 anni sono un età difficile, una sorta di purgatorio tra l’adulto e il teenager. Sei colpito da continui cambiamenti, spesso non te li sai spiegare ed è difficile accettarli. L’accettazione: è proprio da qui che parte questo film.

Con un inizio in medias res girato grazie all’uso di diversi carrelli, vuole lasciare allo spettatore un primo impatto molto forte: Nadine entra in classe in maniera frettolosa per parlare col suo professore, dichiarandogli che si vuole suicidare. Ci sarà un excursus dove è ben sviluppata la difficoltà nell’accettare se stessi e il proprio corpo, soprattutto oggi che siamo sempre soggetti a giudizi, mi piace o commenti. Il personaggio della protagonista viene scritto come elemento utile a raccontare i diciassettenni, essendo lei quella voce fuori dal coro, che permette una facile descrizione dei vari caratteri che la circondano.

Una sfida interessante del regista è stata trasformare la protagonista da brutto anatroccolo a cigno. Secondo noi la protagonista Hailee Steinfeld è già molto bella pur senza artefizi che la possano imbruttire, ma il lavoro che emerge di più è statoa livello attoriale. Seppur in scena risulta migliore nei silenzi e nei piani d’ascolto anzichè quando ha la battuta, la sua prestazione la pone all’attenzione del grande pubblico. Per intensità e approccio al ruolo, la possiamo paragonare a Jennifer Lawrence, sta alla giovane Hailee scegliere un percorso che la possa aiutare a spiccare il volo, proprio come dovrà fare Nadine nel film.

Tecnicamente il film non richiedeva grandi movimenti di macchina particolari o collaborazioni col cast tecnico che ne esaltassero la preparazione e resa legata al periodo delle riprese. Nonostante ciò la regista Kelly Freemon si diverte nell’alternare alcuni cambi di inquadratura, durante tutto l’arco del film, questo le ha permesso una buona descrizione della protagonista. Interessante da sottolineare è il lavoro del montatore, equilibrando l’emotività del film e rendendolo sempre interessante legando in maniera fluida i vari cambi di scena.

Il film è fortemente consigliato ad un pubblico di diciassettenni e genitori: i coetanei della protagonista si sapranno riconoscere nei ruoli, i genitori impareranno qualcosa in più sui loro figli.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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