Morte Abuhamdieh: nuovi scontri a Gaza

Pubblicato il 3 Apr 2013 - 7:51pm di Redazione

A causa delle proteste per la morte di Abuhamdieh Israele bombarda i Territori. Prigionieri in sciopero della fame collettivo

Abuhamdieh

Dopo quasi cinque mesi di tregua torna la tensione nei Territori Occupati. Nella giornata di ieri, la morte del prigioniero Maysara Abuhamdieh aveva acceso gli animi dei palestinesi che hanno lanciato un missile verso il Sud di Israele senza provocare vittime o danni a infrastrutture. Come risposta a questo attacco, l’Israel Air Force ha bombardato “due siti terroristici”.

Maysara Abuhamdieh, 64 anni, di Hebron, era progioniero nelle carceri di Israele dal 2002. Condannato senza prove a 99 anni di carcere con l’accusa di tentato omicidio e possesso di armi è  deceduto ieri nel centro medico di Beer Sheva. Malato da tempo di cancro all’esofago, non aveva mai ricevuto cure mediche dalle autorità israeliane. Dopo la notizia della sua morte in centinaia sono scesi in piazza per protestare contro Israele. Ad Hebron l’esercito ha reagito lanciando gas lacrimogeni e bombe sonore che hanno ferito circa trenta manifestanti. A Gerusalemme gli israeliani hanno arrestato undici manifestanti per “manifestazione illegale”, tra loro Nasser Qous, capo del Palestinian Prisoners Society di Gerusalemme, e il paramedico Fuad Ubeid.

I bombardamenti israeliani non ha provocato né vittime né feriti, colpendo però una fabbrica nel quartiere di Shujaiyeh, a Est di Gaza, e una fattoria a Beit Lahiya, a Nord della Striscia.  Gli attacchi, che hanno ricordato a molti l’operazione “Colonna di di nuvola/ pilastro di difesa” del novembre 2012, continuano anche oggi a Hebron, Gerusalemme Est e nella Città Vecchia di Gerusalemme, dove le attività commerciali, le scuole e le università si sono fermate per un giorno per commemorare la morte di Abuhamdieh. Fatah ha indetto uno sciopero generale in tutto il distretto.

La protesta si è allargata anche ai prigionieri palestinesi detenuti in Israele che alla notizia della morte di Abuhamdieh hanno iniziato uno sciopero della fame collettivo che durerà tre giorni. In reazione a questa protesta l’esercito ha trasferito 86 detenuti in altre carceri come forma punitiva usata per rompere i legami interni tra palestinesi nelle prigioni israeliane.

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