Amici come prima: recensione sul ritorno della coppia Massimo Boldi-Christian De Sica

Pubblicato il 23 Dic 2018 - 11:40am di Francesco Salvetti

Torna al cinema, dopo 13 anni, la coppia storica del film natalizi che vede protagonisti Massimo Boldi e Christian De Sica, nel loro nuovo film di Natale 2018. Vi forniamo trama, recensione e commento

Cesare Proietti è il direttore dello storico Relais Colombo, a Milano. È un hotel di lusso e con l’arrivo dei nuovi soci cinesi, la figlia del proprietario Massimo Colombo, Luciana,per “necessari tagli al personale”, è costretta a licenziare proprio il direttore Cesare. Ma quali sono le prospettive per un uomo così, di età avanzata, nel riaffacciarsi al mondo del lavoro? Si troverà quasi costretto nell’accettare un ruolo scomodo e difficile: travestirsi da donna per fare la badante del proprietario Massimo. Quanto durerà questa commedia?

Videorecensione speciale del nostro inviato

13 anni, 13 lunghissimi anni. Il tempo scorre inesorabilmente anche per due amici che di mestiere sanno fermare il tempo per 1 ora e mezza, in una sala buia, piena di poltrone e satura di risate: Christian De Sica e Massimo Boldi. Dopo la storica separazione artistica avvenuta nel 2005 con “Natale a Miami”, la coppia comica più redditizia del cinema italiano, si ritrova a distanza di 13 anni in un nuovo film, ma come mai questa scissione?

Tanti ne hanno parlato, ne hanno teorizzato, o hanno posto domande, i fan erano scossi, titubanti e dubbiosi, così senza sapere mai la verità hanno seguito i due loro beniamini in due percorsi diversi. Christian, dopo la fine della parentesi gloriosa con Filmauro, ha proseguito con varie partecipazioni in film, serie tv e tournee teatrali, dove nonostante l’avanzamento dell’età si è sempre dimostrato impeccabile. Massimo, dal canto suo, ha firmato con Medusa una lunga esclusiva che lo ha legato per tutto questo tempo alla casa di distribuzione guidata da Gianpaolo Letta, dove ogni anno ha mantenuto il suo nome in chiave natalizia.

A 67 anni il primo e a 73 il secondo, quali ruoli sono ancora in grado di fare? Per la loro freschezza artistica, potrebbero fare di tutto, ma purtroppo c’è una credibilità da mantenere per cui le vecchie parti di “cinepanettoniana” memoria sono morte e sepolte. E ora?

Ora resta solo trovare una storia e riunire un vecchio gruppo di amici come: Marco Martani, Fausto Brizzi, Edoardo Falcone e Alessandro Bardani, colonne portanti dello storico filone cinematografico natalizio. Un regista giovane e fresco come Brando De Sicae un produttore che non ha mai messo mano a questo tipo di commedie come Marco Cohen (Indiana n.d.r.) e cosa potrebbe venir fuori? Una commedia, non il solito cinepanettone.

Un film lontano dal vecchio filone natalizio che, dopo una prima parte in costume, rende ancor di più giustizia alla grandezza attoriale di due attori come loro. Nonostante ci sia una scena evidentemente legata ai film di un tempo e la presenza di alcune frasi o parole del lessico dei due attori, inserite in sceneggiatura come tassa inevitabile, il film intrattiene in maniera gradevole e fa riflettere. L’attesa nei confronti dei due attori è troppo grande tanto da rendere i colleghi sullo schermo molto piccoli (non per loro demeriti) di fronte alle due star: gli unici che tengono la scena sono Lunetta Savino, una moglie coerentemente molto cattiva dal primo all’ultimo minuto e Maurizio Casagrande che, nonostante compaia poco, non sfigura mai di fronte a Christian.

Il film riesce a inserire delle tematiche di stretta attualità come l’identità, il lavoro che scarseggia e la dignità, cosa che mancava nei precedenti, il tutto in maniera molto leggera tanto da colpire lo spettatore.

Nonostante in regia sia accreditato Christian, il film è diretto da Brando, come ha più volte rivelato il padre in conferenza stampa, difendendolo inspiegabilmente visto l’ottimo lavoro che ha svolto. Brando, con questo film, dimostra di essere un regista valido, di buonissime prospettive e che per esprimersi al meglio ha bisogno di una storia completamente sua, che gli possa appartenere a pieno. Riesce a portare in un film così divertente, una freschezza e una vena di malinconia figlia di un amore verso il padre e il suo amico con cui è cresciuto e come lui milioni di italiani.

“Amici come prima” è l’atto d’amore artistico più importante che Christian De Sica ha regalato al suo amico ritrovato Massimo Boldi, una piacevole sorpresa che ci auguriamo il pubblico possa seguire in massa, capendone il cambiamento.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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