Amnistia e indulto 2016, novità su ddl e situazione carceri: Mattarella all’anniversario della Polizia Penitenziaria

Pubblicato il 8 Giu 2016 - 11:53am di Ubaldo Cricchi

Un profondo rinnovamento del modello di detenzione: ecco cosa occorre secondo il presidente Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio in occasione del 199° anniversario della fondazione del corpo di Polizia Penitenziaria; questa potrebbe anche essere l’opportunità per fare il punto sulla situazione nelle carceri italiane e sull’andamento dei vari provvedimenti di amnistia e indulto che stazionano in Commissione Giustizia.

Mattarella chiede un rinnovamento del modello di detenzione

Il Presidente della Repubblica nel suo messaggio ringrazia tutti gli uomini e le donne che fanno parte della Polizia Penitenziaria per il loro impegno quotidiano; poi ricorda il contenuto dell’articolo 27 della Costituzione e della necessità di un sistema detentivo che abbia come obiettivo primario la funzione rieducativa della pena. Mattarella sottolinea i passi in avanti che sono stati fatti in merito al problema del sovraffollamento, ma ribadisce l’esigenza di un nuovo modello di detenzione, un modello in grado di garantire la sicurezza della comunità e delle relazioni sociali offrendo ai detenuti la scelta dell’integrazione e del recupero con opportunità di studio, lavoro e apertura alla società esterna. Il Presidente si è detto convinto che il Corpo di Polizia Penitenziaria sarà in grado di sfruttare in questa direzione la sua dedizione, la sua professionalità e la sua capacità di innovazione. Il messaggio si è chiuso con il ricordo e l’omaggio agli agenti caduti e con gli auguri a tutto il Corpo per questa celebrazione.

Le parole del ministro Orlando all’anniversario della Polizia Penitenziaria

È intervenuto anche il Ministro della Giustizia: pure Andrea Orlando, dopo aver ringraziato ad elogiato gli agenti, ha parlato della necessità di rinnovamento. Per troppo tempo le politiche della sicurezza hanno portato ad una legislazione che puntava tutto sul rafforzamento sanzionatorio del carcere con risultati non soddisfacenti, visto che il numero dei detenuti è cresciuto, causando maggiori difficoltà nella gestione degli istituti detentivi. Una difficoltà di cui la Polizia Penitenziaria è stata vittima, costretta a limitarne l’impatto nonostante carichi di lavoro esagerati e risorse di supporto sempre più scarse, conciliando severità ed umanità.

La situazione nelle carceri e le novità su amnistia e indulto e ddl Pannella

Ma nelle carceri la situazione continua ad essere estremamente difficile e continuano le proteste del personale: sono tante le denunce che arrivano dagli agenti di vari istituti tra carenza di organico, sovraffollamento, mezzi scarsi e obsoleti e così via. L’USPP in alcune località ha scelto di non partecipare alle celebrazioni dell’anniversario perché gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria dovrebbero essere sostenuti con qualcosa che va al di là di premiazioni o congratulazioni di facciata: servono fatti concreti (ad esempio il rinnovo del contratto collettivo nazionale, bloccato da anni) e una maggiore tutela. Dopo l’ennesimo episodio di violenza (a Massa un detenuto ha provato ad impiccarsi, ma è stato salvato da un agente), Capece, segretario del SAPPE, ha ribadito che non è possibile continuare a pensare che la gestione quotidiana delle costanti e crescenti criticità nelle carceri possa essere lasciata esclusivamente ai sacrifici e alla professionalità degli agenti di Polizia Penitenziaria, sotto organico di circa settemila unità e ulteriormente penalizzati dalla bocciatura dell’assunzione straordinaria di 800 nuovi agenti.

Insomma, la situazione nelle carceri continua a restare allarmante e gli appelli per interventi di amnistia e indulto sono sempre all’ordine del giorno. I quattro disegni di legge relativi ai provvedimenti di grazia ormai sono bloccati da diversi mesi in attesa che venga prodotto un testo comune. Molti credevano che la presentazione del cosiddetto ddl Pannella potesse dare una scossa: il testo presentato pochi giorni dopo la scomparsa del leader dei Radicali prevede la riduzione della maggioranza parlamentare richiesta per l’approvazione dei provvedimenti di amnistia e indulto, ma al momento l’attenzione è rivolta su altri temi ritenuti più urgenti. Nelle carceri italiani ci sono 53.873 detenuti, ma i posti disponibili sono 49.697: a quanto pare questi numeri sono troppo bassi per essere considerati delle priorità.

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Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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