Amnistia e Indulto Ottobre 2016, ultimi aggiornamenti: significato dei cambiamenti e novità ultima ora sul sovraffollamento carceri

Pubblicato il 21 Ott 2016 - 11:08am di Ubaldo Cricchi

Il sovraffollamento nelle carceri è un problema che il nostro Paese si trascina ormai da anni: sono tantissime le persone che, in attesa di qualche importante cambiamento, continuano a lanciare degli appelli per la concessione di amnistia e indulto; scopriamo quali sono le ultime novità di ottobre 2016 su questo argomento, ricordando che si avvicina il giorno del Giubileo dei carcerati.

DDL Amnistia e indulto: significato e novità di ottobre 2016

Come molti sapranno, negli scorsi anni sono stati presentati ben quattro ddl in tema di amnistia e indulto, ma finora la Commissione Giustizia non sembra aver trovato il tempo per esaminarli e crearne un testo unico. Poco tempo fa l’argomento era tornato di moda con la presentazione del ddl Pannella, che puntava alla riduzione della maggioranza parlamentare necessaria per approvare gli atti di clemenza; se ne parlò molto perché il testo era stato presentato pochi giorni dopo la scomparsa dello storico leader radicale, ma come alcuni avevano previsto, una volta passata l’onda emotiva anche questo disegno di legge è passato nel dimenticatoio.

Bisogna però ammettere che quando si parla di amnistia e indulto spesso si crea un po’ di confusione: molti pensano che possano rappresentare la soluzione ai problemi dell’intero sistema carcerario, ma non è così; caso mai provvedimenti di questo tipo possono essere visti come degli importanti passi verso una riforma più profonda. In ogni caso è meglio fare un po’ di chiarezza ribadendo il significato dei termini, perché anche se si tratta in entrambi i casi di atti di clemenza generale (a differenza della grazia) ci sono delle differenze importanti: l’amnistia di fatto cancella il reato e, di conseguenza, fa cessare la condanna (il provvedimento è valido solo per quei determinati reati commessi prima del decreto e comunque non è valido per i recidivi), mentre l’indulto coinvolge solo la pena (che può essere conclusa o modificata), ma il reato viene mantenuto e non ha effetti sulle pene accessorie (come ad esempio l’interdizione dai pubblici uffici).

Il fatto che amnistia e indulto non vengano considerati come delle priorità dal Governo (soprattutto in questo momento particolarmente delicato dal punto di vista politico) non vuol dire che non siano stati presi dei provvedimenti che in qualche modo abbiano portato dei miglioramenti sul fronte del sovraffollamento: i decreti svuotacarceri, le pene alternative, la riforma del processo penale e la depenalizzazione di alcuni reati hanno portato degli effetti, ma non sono sufficienti per risolvere in modo efficace il problema. Proprio poche ore fa la Corte Europea dei diritti umani ha stabilito il limite minimo che ogni carcerato deve avere all’interno di una cella condivisa con altri detenuti: se si va al di sotto dei tre metri quadri calpestabili si presume che il carcerato (a cui andrebbero garantite una sufficiente libertà di movimento all’esterno della cella, che deve essere mantenuta in buono stato, e la partecipazione ad attività) venga sottoposto a trattamenti degradanti e inumani.

Aggiornamenti su sovraffollamento carceri e marcia dei Radicali

Il sovraffollamento è uno dei tanti (forse il più grande) problemi che caratterizzano molti penitenziari italiani; spesso vengono segnalate delle mancanze importanti dal punto di vista igienico e sanitario che mettono in pericolo la salute dei detenuti, ma anche gli agenti di Polizia Penitenziaria denunciano da tempo una condizione insostenibile: a parte l’organico numericamente insufficiente, l’inadeguatezza delle strutture e la scarsità di mezzi, i sindacati sottolineano le difficoltà legate all’elevata presenza di stranieri e alla gestione del regime di detenzione aperto, senza dimenticare gli episodi di violenza e gli altri eventi critici che purtroppo si verificano quotidianamente.

Intanto siamo vicinissimi al Giubileo dei carcerati: per quella data, ovvero il 6 novembre, i Radicali hanno organizzato la Marcia per l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà intitolata a Marco Pannella e a Papa Francesco: il corteo partirà dal carcere di Regina Coeli e si sposterà fino a Piazza San Pietro. Tra associazioni, personaggi del mondo dello spettacolo e della politica e addirittura la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) sono già tantissimi coloro che hanno già aderito all’iniziativa. Durante la manifestazione verrà ricordato anche Dario Fo: il suo impegno sul tema di amnistia, indulto e condizione dei detenuti era noto; per lui il sovraffollamento carcerario era tra le cinquanta piaghe amministrative del Paese e una volta disse che tutti coloro che parteciperanno al Governo dovrebbero passare un po’ di tempo all’interno di un carcere per capire quanto può essere importante l’amnistia nella strada per tornare ad essere un Paese civile.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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