Anziani e attività fisica: quali benefici?

Pubblicato il 29 Gen 2014 - 8:10pm di Ignazio Russo

Sollecitiamo gli anziani a praticare attività fisica

anziani

Nel prendere in considerazione quale tipo di attività fisica sia consigliabile per gli anziani, occorre premettere che non ci sono regole adattabili a ogni tipo d’individuo della terza età. Questa difficoltà deriva innanzi tutto dal fatto che tra gli anziani vi sono soggetti il cui stato di salute è molto vario e che una percentuale abbastanza elevata di loro è affetta da una o più malattie. Ma anche se ci limitiamo al gruppo degli “apparentemente in buona salute” ci accorgiamo che esiste una notevole variabilità interindividuale, in quanto i processi dell’invecchiamento, come sappiamo, decorrono con un andamento diverso da individuo ad individuo.

Per questo motivo tra i 60 ed i 75 anni d’età, la validità e le capacità psicofisiche variano a tal punto che un uomo o una donna di sessant’anni può essere biologicamente più giovane e capace di altri che abbiano quindici o venti anni in meno. Ciò riguarda ogni età, ma è certamente più evidente nella terza età, specie per quanto riguarda la diminuzione delle capacità fisiche, della funzione cardiocircolatoria, respiratoria e neuromuscolare. Il grado di deterioramento psicofisico che avviene, in modo particolare, dopo i cinquant’anni, non sembra essere dovuto esclusivamente all’usura del tempo, ma anche al livello di attività fisica svolto fino allora: in poche parole la vita sedentaria rappresenta uno dei numerosi fattori di invecchiamento, oltre che un fattore di rischio verso l’insorgenza di alcune malattie degenerative e metaboliche (ad esempio l’obesità).

Secondo le ultime ricerche al riguardo, gli anziani sono in grado di eseguire esercizi di resistenza, ma d’intensità non molto elevata, purché siano stati allenati gradualmente in un determinato arco di tempo. Al contrario non sono capaci di compiere sforzi intensi e di concentrarsi nel tempo. Negli anziani la conseguenza più grave della vita sedentaria precedente è rappresentata dalla riduzione dell’autonomia fisica, vale a dire della capacità di muoversi autonomamente e di compiere da soli tutte le funzioni della vita quotidiana. È consigliabile per l’anziano iniziare un’attività fisica programmata e regolare, sotto il controllo del medico, che saprà valutare tutti gli indici di funzionalità dei vari apparati e le loro modificazioni in rapporto all’esercizio fisico.

L’efficacia di un’azione motoria si ripercuote anche a livello psicologico, apportando al soggetto un miglioramento delle capacità mentali e una netta sensazione di benessere diffuso. Quale programma d’attività motorie è consigliabile all’anziano? In linea di massima gli esercizi devono essere semplici e naturali, come il camminare in pianura o in leggero pendio, per non più di cinque chilometri il giorno; oppure correre lentamente la stessa distanza interrompendo il ritmo con fasi di marcia più lenta. Anche il ciclismo sembra essere uno sport idoneo per l’anziano che sappia andare in bicicletta con sicurezza, così pure il nuoto durante la buona stagione. Alcune attività sportive come il gioco delle bocce, il ping-pong, la pesca svolgono benefici effetti psicofisici e non presentano rischi particolari. La continuità nella pratica di un’attività fisica è essenziale per ottenere visibili risultati nel migliorare l’autonomia e l’efficienza psico-fisica. L’interesse per il proprio corpo, per le persone anziane, deve servire a evitare che la vita sedentaria porti al deterioramento fisico e all’inerzia mentale.

Info sull'Autore

Ignazio Russo ha iniziato l’attività di corrispondente con le testate giornalistiche: "Parola di Vita" della Curia Diocesana di Cosenza, "La Calabria", "Corriere della Sibaritide", "Il Gazzettino del Crati", Agenzia di stampa "Rotopress", "Oggi Sud", "Il Tempo", "Il Corriere dello Sport-Stadio". E’ stato anche intervistatore autorizzato dell’istituto "Doxa". Ha collaborato con Luigi Veronelli nella rubrica Gastronomia per "Il Giorno" e con Gustavo Valenti per la rubrica "Paese che vai", prodotto dalla RAI. Attualmente è addetto stampa dell’Associazione professionale cattolica di insegnanti, dirigenti e formatori (UCIM). E’ docente di Scienze Motorie e Sportive ed autore del testo scolastico per i licei e gli istituti superiori “Il movimento è vita".

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