Baywatch (2017): recensione del film tratto dalla storica serie tv

Pubblicato il 4 Giu 2017 - 4:07pm di Francesco Salvetti

Arriva nelle sale Baywatch, il film per quest’inizio di giugno 2017 di Seth Gordon, con Zac Efron e Dwayne Johnson, tratto dalla nota serie tv. Vedremo la trama, con recensione e commento.

Mitch Buchannon è il capo dei bagnini di Baywatch. Non è solo colui che decide i turni ma è anche un leader di tutto il team e conosce ogni componente della spiaggia: gli erigono statue di sabbia, gioca a basket, si prende in giro con i poliziotti della zona, si ferma a parlare con tutti, tutto grazie a più di 500 salvataggi realizzati in carriera. Nella sua squadra, caratterizzata da maschi fortemente muscolosi e donne che siano prestanti e di bell’aspetto, c’è bisogno di nuovi elementi: una selezione. Molti bagnanti si candideranno per superare il test ed entrare nella squadra di Mitch, però troppo tardi scopriranno che quello dei bagnini, non è solo un lavoro da semplici vigilanti della spiaggia.

Recensione di Baywatch, il film (2017)

I primi caldi sono arrivati, apriamo la finestre dei nostri uffici o appartamenti e proiettiamo nelle nostre menti l’idea del mare, le canzonette alla radio, il borsone con la crema, il pranzo al sacco, la “Settimana Enigmistica”, il pallone, le ciabatte, la spiaggia, i bagnini. Generalmente anziani, o giovani ragazzi alle prime esperienze lavorative, nelle nostre spiagge i bagnini diventano molto presto amici di tutti. Un po’ come Dwayne Johnson in questo film.

Protagonista assoluto, nonché interprete di Mitch, guida non solo la spiaggia ma proprio tutta la pellicola. Nato come wrestler, Dwayne Johnson si presta al cinema già da molti anni riuscendo, di recente, a esprimere tutto il suo valore, con grandi prestazioni che alternano comicità e azione. Noto per aver interpretato la spalla (Hobbs) di Dominic Toretto nella saga di “Fast and Fourious”, in “Baywatch” Seth Gordon cerca di replicarne lo stile e la figura. Lo si evince da molti elementi: non solo dalla sequenza iniziale dei primi 60 secondi in cui Mitch viene letteralmente idolatrato mostrando un salvataggio ai limiti dell’assurdo, ma durante tutta la storia in cui, ogni sua azione quasi sempre spettacolare, viene affiancata a una musica pop in sottofondo dal ritmo incalzante e inoltre paragonando la squadra di bagnini a una famiglia proprio come quella di Vin Diesel. Secondo lo stile e la carriera del regista non può mancare la comicità che sovrasta quasi tutto l’impianto del film.

La parte più importante è l’autoironia: espressa dai due protagonisti che continuamente si prendono in giro a vicenda esaltando le doti comiche di Zac Efron; il gruppo femminile che gioca sull’eccessiva bellezza dei loro corpi (anche se meno presenti di quelli maschili). Se pensiamo che una delle basi della comicità è il contrasto,non è un elemento che può mancare intriso nel personaggio di Ronnie, in lui vengono ben gestiti gli spazi, tempi e inquadrature e lo rendono un personaggio molto divertente che racchiude in se uno dei messaggi del film.

Seth e i suoi sceneggiatori con questo film, scritto come primo capitolo introduttivo,pongono le basi per un possibile rilancio del marchio “Baywatch” che dopo il grande successo televisivo degli anni 80, tenta e spera una nuova vita al cinema.

P.S.: per tutti i fan della saga ci saranno due ospiti speciali, cercate di non informarvi in modo da non rovinarvi la sorpresa.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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