Borsa Merci Verona 2019: listino settimanale con prezzi e quotazioni cereali, soia e uva da vino

Pubblicato il 20 Mag 2019 - 8:27pm di Giulia Morelli

In questo articolo spiegheremo che cos’è e come funziona la Borsa Merci e ci soffermeremo in particolare sulla Borsa Merci di Verona: rispetto a questa istituzione illustreremo come fare per consultare le quotazioni aggiornate dei prezzi dei cereali, della soia e dell’uva da vino nel 2019.

Cos’è e come funziona la Borsa Merci di Verona

Per prima cosa capiamo cos’è la Borsa Merci: come anticipato, essa è una vera e propria istituzione, presente in quasi tutti i capoluoghi e/o città di spicco italiane, presso la quale avvengono le contrattazioni che riguardano determinate tipologie di marci, che hanno rilevanza economica su scala internazionale, europea o nazionale. I prodotti che vengono contrattati nella Borsa Merci sono generalmente cereali (come il grano, la soia, il mais), legnami provenienti da ogni area del mondo e metalli di vario tipo, tra i quali l’alluminio, il rame, lo zinco, l’acciaio e il ferro. Presso molte borse vengono trattati e commercializzati anche animali, combustibili, prodotti ortofrutticoli.

Le contrattazioni che hanno come oggetto le tipologie merceologiche appena elencate avvengono per via esclusivamente telematica ed esse, al termine di ogni giornata, vengono “riassunte” e registrate in un listino che serve da riferimento per venditori e compratori futuri e che va a costituire lo storico di una determinata merce.
In Veneto è attiva la Borsa Merci di Verona, ente che fa capo alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura della città scaligera, e che è attiva in Regione dagli anni ’60. Qui avvengono ogni giorno centinaia di contrattazioni rispetto alle tipologie di merce indicate nel paragrafo precedente e vengono redatti i listini settimanali per quanto riguarda le quotazioni di cereali, soia e uva da vino, tema del nostro articolo. La Borsa Merci veronese è stata istituita mediante il D.P.R. del 18 marzo 1962 e come si legge nel suo statuto è definita: “un luogo di incontro per lo svolgimento delle contrattazioni per la vendita, l’acquisto e/o scambio di merci o prodotti”. Il funzionamento e gli ordinamenti interni della Borsa Merci di Verona sono regolati dalla disposizione di legge n. 272 del 20 maggio 1913.

Il regolamento generale della Borsa Merci di Verona è stato approvato dal Decreto Ministeriale del 3 dicembre 1979 ed è stato deliberato – mediante il provvedimento n. 147 del 11 aprile 1079 – dalla Giunta della Camera di Commercio cittadina. Oltre ai prodotti oggetto dell’articolo – cioè, sostanzialmente, i prodotti cerealicoli (tra cui anche la soia) e l’uva da vino – presso la Borsa Merci di Verona hanno luogo quotidianamente anche le contrattazioni che riguardano le carcasse di bovini adulti e di prodotti petroliferi.
La Borsa Merci di Verona ha un ruolo fondamentale e strategico rispetto all’economia veneta e nazionale, poiché la città in cui essa ha sede, presso il Centro Agroalimentare di Verona, è il primo interporto europeo ed ospita il terzo mercato ortofrutticolo nazionale. L’attività che si svolge presso la Borsa Merci di Verona si rivolge in particolare agli operatori del settore della mediazione agricola e la sua attività di svolge il lunedì dalle ore 10:00 alle ore 17:30 e il venerdì dalle ore 15:45 alle ore 18:30. Possono accedere ai locali della Borsa Merci operatori muniti di tessera di riconoscimento (che possono sottoscrivere un abbonamento o acquistare biglietti per l’accesso giornaliero) ma anche operatori occasionali non registrati, se accompagni o presentati da due operatori accreditati.

Listini cereali, soia e uva da vino aggiornati Borsa Merci Verona 2019: come consultare le quotazioni

Rispetto alle borse valori, le borse merci – tra cui ovviamente quella di Verona – emettono il listino che contiene le quotazioni dei prodotti a cadenza settimanale (e non giornaliera): ciò è dovuto al fatto che le merci oggetto di scambio non possono essere trasferite con la medesima rapidità dei titoli di credito per una lunga serie di motivi. Infatti, le merci contrattate in queste borse, per esempio, hanno mercati di riferimento meno ampi e decisamente frazionati rispetto ai prodotti finanziari e, per loro intrinseca natura, non possono essere trasferibili in tempi brevi tra soggetti diversi, vista la loro natura fisica e concreta che li distingue in modo sostanziale da crediti azionari o obbligazionari che ormai da diverso tempo hanno perduto la loro forma cartacea divenendo “semplici” e immediate operazioni telematiche. Proprio per questa ragione tali prodotti non possono essere venduti, scambiati e passare di mano anche più volte nell’arco della medesima giornata di contrattazioni.

Rispetto alla consultazione dei listini dei prezzi di cereali, soia e uva da vino, consultarne la versione aggiornata al 2019 è un’operazione molto semplice e accessibile online, comodamente da casa propria. Il sito della Borsa Merci di Verona è possibile accedere ad un area approntata ad hoc per consentire agli utenti di avere accesso allo storico delle quotazioni settimanali delle merci: http://www.portaleprezziverona.it/camcom-verona/it//borsa-merci. L’indirizzo fornito da questo link permette infatti di prendere visione e scaricare in formato .pdf o .xml i listini relativi alle contrattazioni svoltesi presso la Borsa Merci a partire da quello immediatamente precedente rispetto alla data in cui si consulta il sito. Basta quindi selezionare dall’apposito menù il mese e il giorno di interesse, scaricare il file e cercare la voce di interesse. I listini sono consultabili non solo relativamente alle contrattazioni avvenute nel 2019 ma anche rispetto agli anni 2018, 2017 e 2016. In questo modo è molto immediato ricostruire l’andamento delle quotazioni dei prodotti e, grazie alla disponibilità di tali dati, assemblare lo “storico” delle oscillazioni di prezzo delle merci nel tempo.

I listini sono ripartiti per voci e sottovoci corrispondenti alle categorie merceologiche (cereali, sfarinati, risi, vini, ortaggi, frutta, ecc.) e presentano, per ciascun prodotto, una tabella analitica che riporta le quotazioni massime e minime riferite alla data di interesse ma anche alla data della contrattazione immediatamente precedente e una colonna in cui è indicata la variazione media espressa percentualmente. Quindi, una volta scaricato il file relativo alla data delle contrattazioni di interesse, basta scorrerlo fino a rintracciare le voci merceologiche che si desiderano consultare.

Le quotazioni di cereali, soia e frutta (e quindi uva) alla Borsa Merci di Verona sono generalmente effettuate al lunedì mentre al venerdì vengono commerciati uova, pollame e conigli. I Cereali comprendono all’interno della macrocategoria il grano tenero di produzione nazionale o di produzione estera (con rispettive sottocategorie), granturco, cereali minori e foraggeri. Gli Sfarinati comprendono invece farine di frumento ad alto contenuto di glutine, con caratteristiche minime di legge, farine di granturco per alimentazione umana; i nei prodotti della lavorazione del grano e del mais rientrano invece la crusca o cruschello di grano tenero, farinaccio di grano tenero, crusca pellettata nazionale e altre tipologie.

Le quotazioni della soia sono invece ravvisabili sotto la voce Semi Oleosi: qui si trovano semi di soia di produzione nazionale, di produzione estera, di produzione estera e geneticamente modificati, intefrali e tostati nase 13% di um., integrali tostati base 13% di um. geneticamente modificati. L’uva da vino è reperibile invece come voce a sé stante (e presente solo nei listini emessi nei mesi estivi, in cui viene effettuata la raccolta, mentre in quelli invernali e primaverili non è riportata) con prezzi al chilogrammo: qui troviamo uve atta a D.O.C. e quindi Bardolino, Custoza, Valpolicella, Soave, Valdadige, Lugana, D.O.C. delle Venezia, Garda D.O.C.; uve atte A.I.G.T. (QUINDI Chardonnay, Pinot grigio e nero, Cabernet, Merlot, ecc.). Oltre alla voce corrispondente alle uve da vino, come detto, è presente anche quella che riguarda i vini, espressa in valori al litro, in cui hanno un ruolo di primo piano i vini veronesi e veneti, per ovvie ragioni. Consultare quindi il listino prezzi della Borsa Merci di Verona è semplice e veloce: si consiglia ovviamente di farlo qualora si avesse intenzione di partecipare alle contrattazioni, come operatore accreditato ed occasionale, per avere maggiore consapevolezza e margine all’atto della trattativa.

Come avvengono le transazioni alla Borsa Merci di Verona

Affinché i trasferimenti e le transazioni abbiano luogo, presso la Borsa Merci di Verona, è necessario presentare la documentazione che attesti provenienza e natura della merce e che assicuri il suo utilizzo anche per eventuali operazioni finanziarie di tipo bancario come fede di deposito o note di pegno. Nella fattispecie, la fede di deposito è un cosiddetto documento rappresentativo che attesta che una merce è depositata in un magazzino generale: questo documento deve contenere dati anagrafici e di residenza del soggetto depositante, indirizzo del luogo di deposito, natura, qualità e quantità del prodotto lasciato in deposito e indicare se la merce è coperta da assicurazione e se su di essa sono stati pagati diritti doganali.  La nota di pegno è invece un documento che cede in pegno le merci descritte al suo interno al fine di ottenere da istituti di credito e banche anticipi o accrediti calcolati in base al valore dei prodotti depositati presso magazzini generali o altri depositi.

Rispetto all’acquisto della merce presso la Borsa Merci di Verona, essa può essere pagata con carta di credito, debito o prepagata alla sportello della Borsa Merci, mediante pagamento anticipato a mezzo bonifico bancario (presentando copia dell’attestazione di avvenuto pagamento) o mediante bollettino postale. Dal 1° gennaio 2019 non sono più accettati pagamenti in contanti.

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