Colosseo chiuso e sciopero, aggiornamenti sulla situazione: info riapertura e nuovo dl

Pubblicato il 20 Set 2015 - 12:45pm di Daniele Celli

Continuano le polemiche sulla chiusura del Colosseo e lo sciopero dei giorni scorsi. Tutti gli aggiornamenti da Roma, con le novità sulla riapertura e sul nuovo dl in programma per evitare che si ripetano episodi del genere a sfavore dei turisti che raggiungono la Capitale soprattutto per visitare l’Anfiteatro Flavio, perla principale che rende bella la Città Eterna e dell’Italia intera.

Colosseo chiuso, aggiornamenti sullo sciopero

Il Colosseo chiuso nella giornata di venerdì scorso ha inevitabilmente scatenato ira ovunque. A far nascere il tutto l’assemblea sindacale dei dipendenti, che non ha risparmiato neppure gli altri luoghi turistici principali di Roma, dai Fori Imperiali fino addirittura ai scavi di Ostia Antica. Di conseguenza, sul web si sono scatenate le polemiche degli abitanti della Capitale, che non è stata messa in buona luce nei confronti dell’estero, vista l’organizzazione quantomeno discutibile.

Così, non sono tardate ad arrivare le parole di Matteo Renzi, che poche ore dopo l’accaduto ha annunciato su Twitter un nuovo dl per evitare che in futuro si possa replicare questa situazione: “Non lasceremo la cultura ostaggio di quei sindacalisti contro l’Italia. Oggi arriva il decreto legge“, le parole del premier sul social network. Così, i sindacalisti hanno subito pensato ad uno sciopero contro le intenzioni del governo, che vieterebbero così una chiusura dei principali monumenti, anche se anticipata da apposita richiesta come quella consegnata “in data 11 settembre, più di 72 ore prima rispetto all’assemblea, che è un nostro diritto“, come affermano in un comunicato ufficiale i lavoratori impiegati presso il Colosseo.

Riapertura Colosseo e nuovo dl, novità sulla situazione

Il nuovo dl del Governo Renzi è ormai cosa fatta e prevede l’inserimento del Colosseo e degli altri monumenti storici italiani (tutti i musei statali e comunali, indipendentemente se pubblici o privati) all’interno di una lista “intoccabile”, definendoli servizi pubblici essenziali e presso i quali non sarà più possibile intraprendere decisioni che possano provocarne la chiusura temporanea. Sicuramente tale mossa sarà ancora oggetto di polemiche da parte dei sindacalisti e dei lavoratori, ma ciò che conta è la libertà, per i cittadini italiani e per i turisti, di poter ammirare in qualsiasi istante le bellezze offerte dal nostro Paese. Si attende ora la firma definitiva del Presidente della Repubblica, che dovrebbe giungere a giorni, salvo scioperi dei sindacati ed eventuali variazioni alle normative in programma.

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