Concorso Scuola 2018: ultime notizie sul bando per non abilitati, date, risultati, ricorso, e requisiti

Pubblicato il 9 Gen 2018 - 12:21pm di Roberto Bernocchi

E’ iniziato l’anno e si comincia già a parlare del Concorso Scuola. Nel corso del 2018 ci saranno tre concorsi pubblici per la scuola relativi all’assunzione di migliaia di docenti per tutti i gradi di istruzione. Secondo quanto stimato dal Ministero dell’Istruzione saranno circa ottantamila le nuove assunzione, che saranno suddivise in dieci anni. Inoltre, nell’immediato sono previste anche diciottomila stabilizzazioni, il che significa che molti insegnanti che oggi sono precari, saranno invece assunti con un contratto a tempo indeterminato. Queste stabilizzazioni avranno luogo già a partire dal 2018, grazie ad un correttivo che è stato apportato alla Legge di Bilancio 2018 che è stata varata nel corso del mese di dicembre del 2017. Per tali stabilizzazioni, il Governo ha stanziato appositi fondi che sono stati approvati in fase di approvazione della Legge di Bilancio stessa. Grazie alle nuove stabilizzazioni, ci sarà un posto fisso anche per gli ottocentotredici ex lavoratori socialmente utili, assimilati al personale Ata.

I diciottomila posti fissi deriveranno dalla trasformazione delle 18.762 cattedre in organico di fatto in cattedre fisse. A queste diciottomila stabilizzazioni di docenti precari verranno poi aggiunte altre ottantamila assunzioni di precari.

Come detto in precedenza, per far fronte all’elevato numero di assunzioni, il Ministero dell’Istruzione nel corso del 2018 bandirà tre concorsi pubblici. Ciascuno dei quali avrà una modalità e una finalità differente. Il primo di questi tre bandi pubblici ha come obiettivo quello di regolamentare il periodo di transizione tra vecchie e nuove norme in relazione al reclutamento nella scuola. Il 2018 sarà anche l’anno che vedrà il debutto del nuovo sistema di reclutamento per poter diventare docente.

Concorso Scuola 2018 per Docenti Abilitati

Dunque il 2018 sarà un anno decisamente importante per tutti coloro che ambiscono ad una cattedra e a diventare docenti. Nel corso dell’anno appena cominciato, infatti, ci saranno tre diversi concorsi pubblici. Ogni bando, inoltre, avrà dei requisiti differenti e sarà rivolto a diverse categorie di aspiranti docenti. Ma non solo. Il 2018 sarà anche l’anno del debutto del nuovo sistema di reclutamento per diventare insegnante.

Il primo Concorso Scuola 2018 sarà indirizzato a tutti coloro che sono in possesso dell’abilitazione all’insegnamento. Il decreto era già stato pubblicato nello scorso mese di dicembre, ma il bando non è ancora stato pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale. La data di pubblicazione è comunque prevista entro il mese di gennaio. Per quanto riguarda questo concorso, c’è da segnalare una importante novità. Inizialmente, infatti, da questo bando erano stati esclusi gli insegnanti già di ruolo. Ma una recente sentenza, che è pubblicata proprio pochi giorni prima della firma del decreto, ha nuovamente rimesso tutto in discussione. La sentenza infatti ha affermato che hanno il diritto a partecipare a questo concorso anche i docenti che sono già di ruolo. Per questo motivo, il Ministero non ha potuto fare altro che adeguarsi e accettare ciò che è stato stabilito dalla sentenza e dunque ha permesso di partecipare a questo bando anche gli insegnanti che sono già in possesso di una cattedra.

Concorso Scuola Non Abilitati 2018

Il secondo Concorso Scuola 2018, invece, è rivolto agli aspiranti docenti che non sono in possesso di un titolo che abilita all’insegnamento, ma che comunque hanno tre anni di servizio, anche non continuativo. Questi tre anni di servizio devono però essere stati maturati negli ultimi otto anni e devono essere posseduti entro il termine di presentazione della domanda di partecipazione al bando. Entrando maggiormente nello specifico, questo concorso prevede prima lo svolgimento di una prova scritta, a cui successivamente fa seguito anche un test orale. Tutti i candidati che riusciranno a superare questi esami verranno ammessi, con le deroghe relative agli anni di frequenza e ai crediti da acquisire, al percorso di formazione iniziale, al tirocinio e all’inserimento nella funzione docente, rinominata FIT. A quel unto, i candidati che riusciranno a superare il Percorso FIT avranno la possibilità di accedere al ruolo di insegnante con un contratto indeterminato. Il decreto che regola questo tipo di concorso non fa distinzione tra il servizio delle scuole statali e quelle paritarie. Essendo queste ultime parte integrante del sistema nazionale di istruzione, tutto fa pensare che sia valido anche il servizio che è stato svolto proprio nelle suddette scuole. La procedura per poter partecipare a questo tipo di bando è permessa in una unica regione per tutte le classi di concorso o tipologie di posto per le quali abbia maturato almeno un anno, senza tralasciare ovviamente il requisito complessivo relativo ai tre anni.

Proprio per quanto riguarda questo concorso, sono emerse negli ultimi tempi delle nuove informazioni, in quanto ci sono state delle novità relative all’acquisizione di CFU. In particolare, ai Rettori delle Università è stata inoltrata una nota di chiarimento per quanto riguarda l’acquisizione dei 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche da parte dei dottorandi. Il Ministero dell’Istruzione ha infatti stabilito che i 24 CFU acquisiti totalmente o in parte dai dottorandi sono validi per la partecipazione al concorso per l’insegnamento. L’acquisizione di questi 24 CFU potrà avvenire durante il percorso universitario oppure frequentando i corsi ideati e organizzati dalle Università. Inoltre, la stessa nota del Miur specifica che il dottorando, una volta che ha raggiunto i 24 CFU richiesti, deve anche assicurarsi che venga esplicitato il Settore Scientifico Disciplinare (S.S.D.) di riferimento e che vengano attestati pure i crediti formativi (sempre che ce ne siano stati), maturati durante gli anni relativi al percorso dottorale. Questa nota del Miur è stata accolta in maniera positiva da parte dell’Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani (ADI), in quanto già nei mesi scorsi avevano richiesto incontri di chiarimento con il Ministero dell’Istruzione stesso. Durante l’incontro tra ADI e Miur, avvenuto nel corso delle passate settimane, si è anche affrontato anche un discorso relativo ad una possibile apertura di un percorso “FIT semplificato”.

Nuovo Concorso Scuola 2018 per Laureati

Il terzo concorso dedicato a coloro che vogliono diventare docenti che si svolgerà nel corso del 2018 è rivolto ai laureati, che avranno la possibilità di accedere alla cattedra attraverso il nuovo sistema di reclutamento che, oltre al titolo di studio necessario, prevede anche l’acquisizione di 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche. Chi non è in possesso di quei 24 CFU richiesti, si dovrà iscrivere ai corsi previsti e organizzati dalle Università. Chi invece li detiene, si dovrà rivolgere alle università accreditate dal Ministero e successivamente chiedere la certificazione, senza dover frequentare altri corsi.

L’acquisizione dei crediti può avvenire attraverso tre diversi tipi di modalità. Tramite una forma curricolare: in questa categoria rientrano tutti i crediti corrispondenti ad attività formative che sono state inserite nel piano di studi del corso di laurea. Oppure attraverso la forma aggiuntiva: in questa modalità invece rientrano tutti i crediti che corrispondo ad attività formative che sono state svolte in forma aggiuntiva rispetto a quelle previste dal piano di studi del corso di laurea. Infine, questi 24 CFU possono essere recuperati con una forma extra-curricolare: si tratta di crediti conseguiti da chi è già laureato, quindi in seguito ad determinate attività formative svolte senza essere iscritti ad un corso di laurea. Dodici di questi 24 crediti, secondo quanto stabilito dal Ministero, possono essere anche acquisiti per via telematica attraverso le università online. Sei dei 24 CFU invece dovranno essere conseguiti in una delle seguenti discipline: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia, antropologia, metodologie e tecnologie didattiche. Il conseguimento dei 24 crediti in forma curricolare e aggiuntiva attraverso Università e Accademie Statali è gratuito. Invece, il conseguimento dei Crediti Formativi in forma extra-curricolare presso Università e Accademie statali avrà un costo massimo pari a cinquecento euro. Tale costo verrà calcolato in modo proporzionale, in base al reddito ma anche dal numero di crediti che devono essere acquisiti.

Per quanto riguarda i tempi di pubblicazione di questo tipo di bando, ancora non c’è una data precisa. Ma comunque il Ministero ha fatto sapere che verrà pubblicato più o meno in estate.

Concorso Scuola 2018: risultati e punteggi

Per quanto riguarda il discorso dei punteggi, molta importanza verrà data all’anzianità di servizio, che condizionerà molto l’inserimento nelle Graduatorie Regionali. Lo scopo del Ministero infatti è quello di ridurre il numero dei precari, un problema che affligge la scuola pubblica italiana da diverso tempo. La tabella riguardante i punteggi è la seguente: per i primi due anni di servizio, gli insegnati avranno diritto a due punti, mentre dal terzo anno in poi i punti salgono a cinque. Altri venti punti in più vengono assegnati in caso di dottorato. Facendo un esempio: ad un insegnante con ventiquattro mesi di servizio verranno assegnati quattro punti. Mentre ad un docente con quarantotto mesi di servizio alle spalle verranno riconosciuti quattordici punti. Una volta terminato il concorso, i candidati verranno inseriti nelle Graduatorie Regionali, dalle quali poi verranno selezionati i docenti per iniziare il tirocinio di un anno, che poi corrisponde al terzo ed ultimo anno del FIT. La Graduatoria Regionale verrà aperta una sola volta. Nel momento in cui tutti gli iscritti diventeranno docenti, allora la Graduatoria verrà chiusa.

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