Crampi muscolari: si possono prevenire?

Pubblicato il 2 Lug 2014 - 9:00pm di Ignazio Russo

Da cosa derivano i crampi muscolari e come è possibile una corretta prevenzione?

crampi

Durante una nuotata, una partita a tennis o a calcio, può accadere di rimanere improvvisamente paralizzati da crampi muscolari e, non di rado, la dolorosissima contrattura può colpire anche di notte, specie d’estate. Da che cosa è scatenato questo fenomeno che, soprattutto per il nuotatore, può scaturire un grave rischio?

L’origine vera e propria della contrattura muscolare, involontaria, transitoria, cosi dolorosa è ancora sconosciuta, ma si sa che tutte le condizioni che la scatenano sono legate ad un’alterazione della circolazione locale del metabolismo delle cellule muscolari. La contrazione dolorosa è, infatti, il sintomo di una sofferenza delle cellule muscolari, dovute a un accumulo di acido lattico o di altre sostanze tossiche, liberatesi durante lo sforzo muscolare e non eliminate abbastanza rapidamente attraverso il flusso sanguigno.

Tale sofferenza può essere provocata da un iperlavoro del muscolo o da una circolazione periferica insufficiente o dalla condizione d’entrambi i fattori. Ciò spiega che i crampi possono comparire anche di notte, quando i muscoli sono apparentemente in riposo. In realtà, stando in posizione orizzontale, si ha un minore afflusso di sangue all’estremità e, se durante il giorno il muscolo è stato sottoposto a sforzo eccessivo, oppure se si stressa con uno stiramento o con un movimento involontario durante il sonno, l’accumulo di sostanze tossiche scatena lo spasmo doloroso.

Il fenomeno si può intensificare d’estate, poiché sudando abbondantemente eliminiamo, insieme all’acqua, i sali minerali e in particolare il potassio, indispensabile al funzionamento delle cellule muscolari. Quindi alla sofferenza dovuta al sovraccarico di lavoro si aggiunge quella per carenza di alcuni sali preziosi al mantenimento dell’equilibrio chimico-fisico del muscolo. Per questo i crampi possono colpire i giocatori di tennis impegnati in lunghe partite nelle giornate estive, e chi corre o gioca a calcio sotto il sole, o chi nuota a lungo. In quest’ultimo caso, alla comparsa del crampo contribuisce pure lo sbalzo di temperatura, tanto che accade più frequentemente dove l’acqua è più fredda.

Quando compare il dolore, l’unica cosa da fare è cercare di decontrarre il muscolo, aiutandolo a rilassarsi con un esercizio di stretching, con il movimento o con una fonte di calore, cioè bisogna, in sostanza, attivare la circolazione periferica per favorire l’eliminazione delle scorie accumulate. Se la causa probabile è un’abbondante sudata unita allo sforzo muscolare è importante reintegrare rapidamente la perdita di sali minerali bevendo una limonata o aranciata. La reintegrazione di liquidi, mangiando molta frutta e verdura e bevendo spremute o frullati, è senz’altro il miglior metodo di prevenire i crampi, unitamente a un adeguato e continuo allenamento muscolare, che impedisce di sottoporre il muscolo a stress improvviso e favorisce la circolazione.

Info sull'Autore

Ignazio Russo ha iniziato l’attività di corrispondente con le testate giornalistiche: "Parola di Vita" della Curia Diocesana di Cosenza, "La Calabria", "Corriere della Sibaritide", "Il Gazzettino del Crati", Agenzia di stampa "Rotopress", "Oggi Sud", "Il Tempo", "Il Corriere dello Sport-Stadio". E’ stato anche intervistatore autorizzato dell’istituto "Doxa". Ha collaborato con Luigi Veronelli nella rubrica Gastronomia per "Il Giorno" e con Gustavo Valenti per la rubrica "Paese che vai", prodotto dalla RAI. Attualmente è addetto stampa dell’Associazione professionale cattolica di insegnanti, dirigenti e formatori (UCIM). E’ docente di Scienze Motorie e Sportive ed autore del testo scolastico per i licei e gli istituti superiori “Il movimento è vita".

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