Wind, caso offerta da 5 a 7 euro

Pubblicato il 12 Mar 2014 - 6:20pm di Daniele Celli

Wind decide di ritoccare l’offerta All Inclusive Digital da 5 euro al mese, facendola salire a 7: nasce un caso, che non farà certo piacere ai clienti

Wind offerta 5 euro 7 euro

L’offerta Wind dal nome “All Inclusive Digital”, a partire dal prossimo 14 aprile salirà da 5 euro al mese a 7 euro, con appena 1 GB in più di internet rispetto a quanto previsto inizialmente dall’offerta. Fin qui nulla di strano, se non fosse che l’aumento di prezzo è semplicemente imposto dal gestore e colpirà tutti coloro che hanno l’offerta attiva sul loro numero.

A destare assoluto scalpore tra i clienti di Wind è l’assoluta libertà che il gestore telefonico ha deciso di prendersi nell’aumentare il prezzo dell’abbonamento (dalla durata di 5 anni), approfittando delle normative in vigore che consentono a Wind di rinegoziare la promozione, a patto di dare l’opportunità ai clienti di recesso senza penali o costi di disattivazione. Questa possibilità è stata ovviamente proposta da Wind, che perciò si trova (in teoria) del tutto in regola.

Il messaggio di Wind

L’sms inviato da Wind ai suoi clienti con attiva l’offerta All Inclusive Digital sulla sim, è il seguente:

Gentile cliente, dal 14/04/12 la sua All Inclusive Digital avrà 1 GB di traffico internet in più tutti i mesi! Dalla stessa data, l’attuale costo scontato passerà da 5,04 euro (i 4 centesimi in più sono dovuti all’aumento dell’IVA al 22%, n.d.r.) a 7 euro al mese e le telefonate nazionali, effettuate al superamento dei minuti inclusi nella sua offerta, costeranno 29 centesimi al minuto, con tariffa al secondo e senza scatto alla risposta. Recesso gratuito entro il 13/04. Info su Wind.it – Area clienti e 158”.

Cosa significa

L’offerta che prima includeva 60 sms, 60 minuti di chiamate e 2 GB di internet al prezzo di 5 euro al mese, dal 14 aprile si tramuterà in una nuova promozione che prevede 3 GB anziché 2 e tutto il resto invariato, eccetto l’aumento di prezzo a 7 euro al mese.

Gli effetti sul cliente medio della decisione presa da Wind non possono che essere negativi, perché il passaggio da 2 a 3 GB di internet è un fattore praticamente nullo che nella maggioranza dei casi non porterà cambiamenti: 2 GB sono più che sufficienti ad una navigazione mensile più che regolare, perciò 3 GB saranno superflui.

Così, sono stati trascurati da Wind i clienti principalmente interessati a chiamate e messaggi e non ad una connessione eccessivamente ampia, che dovranno scegliere se continuare con 2 euro in più al mese oppure lasciare.

Ma non finisce qui, perché per avviare la pratica di recesso non basta né chiamare un numero e né richiederlo tramite internet. Bisognerà inviare una raccomandata a Wind, con costi ovviamente a carico del cliente.

La denuncia

Unione Nazionale Consumatori ha deciso, in settimana, di presentare denuncia nei confronti di Wind per l’aumento che “inganna chi aveva aderito all’offerta telefonica ritenendola vantaggiosa”, secondo le parole del Segretario generale Massimiliano Dona.

Dal Consiglio Direttivo di Unione Nazionale Consumatori, Dino Cimaglia spiega invece nel dettaglio i motivi e gli obiettivi della denuncia a Wind: “Nessuno aveva richiesto un aumento di 1 GB di internet, eppure è stato applicato per far salire del 40% la tariffa dopo neanche un anno dalla sottoscrizione dell’offerta. Abbiamo segnalato l’accaduto ad Antitrust e ci aspettiamo che ora Wind sospenda la pratica, altrimenti rischierebbe di condurre i consumatori verso comportamenti che non avrebbero mai preso”.

A quanto pare, l’abbonamento che sottoscrive Wind con il cliente non comporta un impegno reciproco, ma soltanto a senso unico. Durante i 5 anni previsti dall’abbonamento il consumatore non ha alcun diritto e non può, tuttavia, decidere di abbandonare il gestore senza costi per il recesso. Sull’altro lato c’è invece la libertà di aumentare le tariffe, senza lasciare la scelta al cliente di continuare ad usufruire di ciò che era stato stabilito dal contratto.

Info sull'Autore

Editore online, giornalista, esperto di Web Marketing, Affiliate Marketing e SEO. Proprietario e direttore responsabile di Corretta Informazione e diversi altri siti internet di news generiche e guide di economia. Scopre questo particolare lato del web nel 2010 come articolista, ottenendo nel 2013 l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti (albo pubblicisti). Laureato in Statistica Gestionale presso l'Università La Sapienza di Roma. Contatti: redazionewrt@gmail.com

1 Commento finora. Sentitevi liberi di unirsi a questa conversazione.

Lascia Una Risposta