La corretta informazione vive dei “giusti”

Pubblicato il 8 Set 2014 - 3:47pm di Redazione

ANNUNCIAMO LA NASCITA DI UNA RUBRICA ARTISTICA… PROBABILMENTE (sono una eterna indecisa) MUSICALE. Per i contatti e specifiche sveleremo ogni cosa piano piano, al primo appuntamento si cerca di tirarsela un pochino.

corretta informazioneAbbiamo già pronto qualcosa e molti amici sono corsi da me. Speriamo che ciò che pubblicheremo prossimamente interesserà persone al di fuori di quelle che da noi e da me verranno costrette, per obbligo amicale e parentale, a visualizzare e godere dei miei sfoghi; speriamo che qualcuno si interessi. E scelga di essere un giusto: un’entità sciagurata che riesce a capire che l’arte è il push-up dell’identità umana di questo mondo disumanizzato per convenienza.

Here we go…

 

– Uscii un giorno, senza allacciare le scarpe… avevo il passo a tempo.

Sentivo di non avere più tempo.

A passeggio ho incontrato due mani, avevano un tocco leggero; avevano sogni pesanti.

Pensando ad entrare in quelle mani… ho tolto le scarpe.

Sono la musica.

Sono passata di qui.

In quelle mani ho lasciato lo schizzo di sangue del labbro rotto –

 

Ho lungamente riflettuto sulla eventuale dichiarazione di intenti che avrei dovuto concepire per far capire a qualcuno… interessare qualcuno; o per sentirmi sufficientemente con la coscienza pulita con gli eventuali e “avventuali” lettori. Sono consapevole che è difficile parlare a qualcuno, ed è massacrante cercare di portare qualche sguardo su delle riflessioni che non sono le proprie. In realtà non voglio lanciare di rovescio qualche sacra scrittura di diniego, distruzione, dimostrazione, o dilapidazione di caratteri. Che dire…

Posso dire che A NOI IMPORTA. Credo che questo sia sufficiente.

Pensavo a cosa scrivere… e sono uscite le poche righe astratte riportate lì, proprio lì sopra. Ormai non importa più a nessuno, che mi sforzo a fare per convincere persone di cui non mi importa su cose di cui non gli importa. Invece ho capito che se pensando all’arte, alla musica… riuscivo a provare empatia attraverso dei “quasi versi” (sempre quelli appesi lì sopra), in realtà A ME IMPORTA.

Cosa voglio o vogliamo fare? Venire da ogni pugno chiuso nel suonare qualche strumento, nello strozzare un microfono, nel reggere una penna, un mouse o un mento… e dirvi che A NOI IMPORTA. Fare domande lontane dal voler sapere a quale artista vi ispirate, o quante ore provate, o chi è la ragazza che vi ha fatto scrivere quella musica, sputare lacrime dalle vostre dita mentre cercavate di sublimare quel dolore attraverso la comunicazione. Che sia comunicazione autoreferenziale, che sia voglia di diffondere dolore o amore… voglio solo dirvi che A ME IMPORTA.

Da qui la futura rubrica che vi parlerà di realtà (e ci tocca usare la parola tanto odiosa, zeccosa, figlia di papà e fuoricorso che ci possa essere) dicevo… di realtà “INDIPENDENTI”; per una stretta di anime sceme e scempiate e farvi vedere come anche noi senza una lira (dire senza un euro sarebbe quasi andare contro il nostro amato direttore) possiamo fingere con voi che al mondo importi. E saremo lì per sgridarvi ed amarvi intensamente.

Farò l’amore con tutte le sofferenze e le passioni che volete salvare. A volte mi piacerà a volte un po’ meno. Ma si sa come vanno queste cose.

A PRESTO.

Rose.

Corretta Informazione

Info sull'Autore

Lascia Una Risposta