Estetica oncologica, cura di sollievo per le donne colpite dal cancro

Pubblicato il 17 Dic 2015 - 9:47am di Anna Santoriello

Belle anche se malate“: è proprio il caso di dirlo! Il tumore è di per sé una malattia grave ed invalidante, ma quando colpisce una donna, diventa anche fonte di ansia e di una profonda depressione. Non tutte hanno il coraggio di affrontare questo male con la forza di combatterlo e di vincerlo, ma si lasciano andare allo struggimento e al dolore.

Oltre alle sofferenze psicologiche, bisogna scontrarsi con gli effetti collaterali della chemioterapia: la perdita dei capelli, delle ciglia e delle sopracciglia, in alcuni casi anche delle unghie, per non parlare della nausea, dei dolori addominali e della pelle che brucia per ore dopo il devastante trattamento.

Sappiamo tutti quanto sia importante per una donna sentirsi bella anche se malata, riuscire ad accettare i cambiamenti di un corpo affaticato e debilitato. Per questo, oggi nasce una nuova figura a dar sollievo alle signore colpite dal cancro: l’estetista oncologica.

Il ruolo dell’estetista oncologica

Lei, l’estetista oncologica, entra in ospedale ogni giorno con una missione ben precisa: coccolare le pazienti, incoraggiarle a prendersi cura di loro stesse ed ad affrontare al meglio il tumore e le terapie.

Questi trattamenti speciali vengono forniti da circa 1.700 operatrici, ma anche operatori, certificati in sette paesi del mondo: Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Sudafrica e Filippine, ma a breve si aggiungeranno alla lista la Spagna e la Corea.

In Italia, questo nuovo approccio alla malattia si sta facendo strada grazie ad una pioniera del settore, Angela Noviello, estetista oncologica specializzata con alle spalle anni di esperienza.

La sua vita professionale è cambiata quando una sua cliente si è ammalata e non poteva più prendersi cura di lei nel modo in cui era abituata a fare. Da lì, è nata la sua determinazione nell’imparare tecniche estetiche innovative,  che l’ hanno portata in America per acquisire una certificazione specifica che le permettesse di aiutare le donne in difficoltà.

L’intervista all’esperta di estetica oncologica

Al suo ritorno, ha fondato in Italia una scuola che ha formato già 130 esperti in trattamenti estetici oncologici, ed è per questo che andremo ora a capire il parere della diretta interessata tramite una breve intervista rilasciata a Donna Moderna.

Come funziona l’estetica oncologica?

Non vi è un protocollo predefinito, il lavoro è personalizzato in base al genere di tumore e alle condizioni della paziente. Ma nulla è lasciato al caso.

Ci sono regole e tempi da rispettare: si sconsigliano i trattamenti nelle 48 ore successive alla chemioterapia, e tra il settimo e il decimo giorno dopo, poichè le difese immunitarie in quel lasso di tempo, sono davvero basse.

Quali sono i benefici apportati dall’estetica oncologica?

Le ricerche hanno ampiamente dimostrato che le pazienti che si vedono più belle sono anche quelle che stanno meglio, quelle che sono più reattive alla malattia. Si è notata, inoltre, una notevole riduzione della nausea e dell’ansia, ed un miglioramento della qualità del sonno.

Le donne che ricominciano a prendersi cura di se stesse, ricominciano ad amarsi.

Quali sono i trattamenti che si possono eseguire e quali da evitare?

Sì alla manicure. Si può mettere lo smalto sulle unghie a patto che non contenga canfora o formaldeide, e che il solvente per rimuoverlo sia senza acetone.

Un grosso OK anche per il make-up, purchè sia minerale, perchè più delicato sulla pelle resa ultra sensibile dalla chemio.

Sì anche al massaggio. La letteratura scientifica conferma che il massaggio del corpo può lenire i dolori e ristabilire gli scambi linfatici. E’ fondamentale però che si sappia come e dove intervenire.

Bisogna accuratamente evitare le zone dove sono stati asportati i linfonodi e rimandare il trattamento se il valore delle piastrine nel sangue non è adeguato, potrebbero comparire facilmente dei lividi.

Tutti i trattamenti, come è giusto che sia, devono essere autorizzati dal medico.

Le strutture in Italia che forniscono questo servizio?

Con il progetto Salute allo specchio, il San Raffaele di Milano è stato il primo a sperimentare l’estetica oncologica. Ma molte operatrici, oggi, sono disponibili nei più grandi ospedali di Como, Cagliari, Grosseto, Viareggio e Perugia. Altre iniziative stanno per partire a Roma ed Imola.

Si spera che ben presto, tutti i centri oncologici del paese siano in grado di fornire un servizio così all’avanguardia alle donne desiderose di vedersi belle, e quindi, di tornare in piena salute.

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