Expo 2015, possibile rimborso biglietti causa code troppo lunghe: info su come fare la richiesta

Pubblicato il 19 Ott 2015 - 5:45pm di Patrizia Monaco

Code troppo lunghe per i padiglioni più belli di Expo 2015, un turista chiede il rimborso biglietti: info su come fare richiesta al Codacons

expo 2015

Continuano le lamentele per l’infinita attesa a cui quotidianamente si sottopongono migliaia di turisti in visita ad Expo 2015. Un cittadino romano però, non si è fermato alle parole ed ha deciso di rivolgersi al Codacons per richiedere il rimborso dei biglietti.

Code troppo lunghe, possibile chiedere il rimborso biglietti: info per fare richiesta online

Quando per la prima volta i padiglioni di Expo 2015 hanno aperto le porte al pubblico, il numero di visitatori stimato è rimasto per lunghe settimane al di sotto delle aspettative. Ad oggi, dopo essere riusciti a recuperare questo dettaglio e arrivando quasi a 21 milioni di visitatori, il reale problema che sta accompagnando Expo 2015 verso la chiusura è sicuramente quello legato alle code. I visitatori dell’esposizione universale hanno infatti lamentato tempi eccessivi per accedere ai padiglioni presenti all’interno di Expo 2015, lamentandosi per le numerose ore trascorse in fila all’ingresso delle strutture. Molto spesso a vincere è stato il sentimento del voler dire “io c’ero”, in altre occasioni invece c’è chi ha desistito ritenendo esagerata l’attesa per accedere ad Expo 2015 e optando per la richiesta di rimborso del biglietto. È stato proprio questo il caso di un turista romano che, in visita all’esposizione milanese, non è riuscito a visitare tutti i padiglioni presenti a causa delle code troppo lunghe. Ed è questo il motivo che l’ha spinto a rivolgersi alla Codacons per chiedere il rimborso del biglietto e valutare davanti al giudice di pace anche la possibilità di ottenere un ulteriore risarcimento per i danni morali subiti. La Codacons ha accolto la richiesta dell’uomo, fiancheggiandolo in tribunale e invitando tutti gli scontenti di Expo 2015 ad inoltrare la propria richiesta di rimborso attraverso un apposito modulo disponibile sul sito ufficiale.

Si potrà ottenere un’assistenza legale nel tentativo di riavere indietro i soldi spesi per l’ingresso ad Expo 2015 pur non avendo avuto l’effettiva possibilità di visitare tutti i padiglioni disponibili.

Expo 2015, i padiglioni più belli: le imprese chiedono il rinvio della chiusura

Sono trascorsi circa 6 mesi dall’inaugurazione di Expo 2015 ed ora che mancano meno di due settimane alla chiusura, l’afflusso di gente che raggiunge la città di Milano per poter visitare l’esposizione universale diventa ogni giorno sempre più intenso. Sarà probabilmente servito in questo senso il passaparola delle scorse settimane con cui i tanti turisti accorsi hanno convinto altrettante persone ad organizzarsi last minute ed approfittare per vedere Expo 2015 prima della chiusura definitiva. In fondo anche i più scettici si sono dovuti ricredere sulla riuscita dell’evento e ad oggi resta difficile pensare che anche loro almeno per un momento non abbiano avuto la tentazione di visitare Milano per l’occasione e poter dire la propria riguardo ad Expo 2015, ricredendosi oppure confermando le proprie critiche. I padiglioni più belli sono ovviamente anche quelli per cui è necessario affrontare il maggior numero di ore d’attesa, come ad esempio la struttura dedicata al Giappone, per cui addirittura in queste ore è stato annullato l’accesso per un tempo di fila previsto di circa 8 ore.

expo 2015

Molto apprezzato poi il padiglione del Brasile, soprattutto per la struttura sospesa al di sopra delle piantagioni tipiche del Paese, sulle quali grandi e piccini si sono divertiti a passeggiare muovendosi da una zona e l’altra dell’installazione.expo 2015

Grande attenzione anche ai padiglioni rappresentanti Italia ed Emirati Arabi. Infine, imperdibile per chi vuole affrontare le ore di attesa per accedere all’area, imperdibile ad Expo 2015 rimane l’Albero della vita, il cui gioco di luci e colori continua ad incantare migliaia di visitatori.

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Nata nella provincia di Roma, è trascorrendo l'adolescenza nella capitale che inizia a coltivare la propria passione per il giornalismo. Amante della bella musica, della buona politica e dell'impegno sociale, continua giorno dopo giorno a coltivare la sua innata curiosità muovendosi tra i più svariati ambiti della comunicazione.

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