Family Day 2016 Roma, sabato 30 gennaio manifestazione al Circo Massimo contro le unioni civili: programma e orario

Pubblicato il 29 Gen 2016 - 2:58pm di Ubaldo Cricchi

Sabato 30 gennaio 2016 sarà il giorno del Family Day: al Circo Massimo di Roma si svolgerà la manifestazione di coloro che si schierano a favore della famiglia tradizionale e contro le novità che potrebbe portare l’approvazione del ddl Cirinnà su unioni civili e stepchild adoption. A proposito del disegno di legge, lo slittamento della sua discussione in Senato a martedì 2 febbraio darà ancora maggiore importanza all’evento di domani, il cui esito potrebbe influenzare l’iter del provvedimento.

Previsto un milione di persone a Roma per la manifestazione al Circo Massimo

family day locandinaNe è convinto anche Massimo Gandolfini, che del Family Day è l’organizzatore: il medico bresciano ha chiamato a raccolta il fronte del no al ddl Cirinnà e spera di poter riempire il Circo Massimo per dare un segnale ancora più forte. C’è già chi si sbilancia e ipotizza che alla manifestazione di Roma parteciperanno più di un milione di persone. Tra queste ci saranno gli appartenenti alle associazioni cattoliche e numerosi esponenti del mono politico, ma anche i membri di alcune associazioni culturali islamiche. Forza Nuova e Casa Pound nei giorni scorsi avevano annunciato di voler partecipare al Family Day: inizialmente gli organizzatori hanno riferito che non erano arrivate richieste di adesione da parte loro e che comunque la loro presenza non sarebbe gradita, poi è stato detto anche che la piazza è di tutti e dunque non ci saranno veti per nessuno.

I partecipanti e le polemiche

Tantissime persone raggiungeranno la Capitale spostandosi in auto, autobus e treni (ha creato qualche polemica la decisione di Italo di offrire uno sconto a chi ha acquistato il biglietto per Roma per il 30 gennaio utilizzando il codice “Family30”) e gli organizzatori sono sicuri che al Circo Massimo sarà possibile incontrare gente di ogni tipo. Abbiamo fatto riferimento agli esponenti del mondo politico: in molti sicuramente ricorderanno il polverone mediatico che si è alzato quando una settimana fa sul Pirellone comparì la scritta Family Day; le Regioni Lombardia, Veneto e Liguria si presenteranno alla manifestazione in difesa delle famiglie tradizionali con il gonfalone: un’altra decisione che ha scatenato polemiche. Va ribadito che parteciperanno all’evento non solo esponenti del centrodestra (ad esempio, hanno confermato la loro presenza Brunetta e Gasparri di Forza Italia), ma anche politici che appartengono al PD, come Fioroni e Galletti, ministro dell’Ambiente.

In merito al Family Day si è espresso l’arcivescovo di Milano, Angelo Scola, che ha detto che non bisogna scandalizzarsi se i cittadini protestano, aggiungendo che la famiglia rappresenta il rapporto stabile tra uomo e donna in grado di generare vita e di educare i figli, conservando due differenze fondamentali, quella sessuale e quella tra generazioni.

Programma e orario del Family Day 2016

L’idea iniziale era quella di organizzare una manifestazione itinerante, ma proprio per via del grande numero di adesioni il comitato Difendiamo i nostri figli ha optato per un raduno statico al Circo Massimo. L’area sarà accessibile a partire da mezzogiorno, mentre la manifestazione vera e proprio inizierà alle 14:00 per concludersi alle 16:30. In programma ci sono interventi di esperti e testimonianze di famiglie. Per maggiori informazioni su come muoversi e sullo svolgimento della giornata è possibile connettersi al sito web familyday2016.it.

L’iniziativa Ikea per il 30 gennaio 2016

Esiste un vecchio detto secondo cui la pubblicità è l’anima del commercio; lo sanno bene quelli di Ikea, che hanno deciso di sfruttare un tema molto discusso come quello relativo alle unioni civili e al Family Day per organizzare una provocazione; il colosso svedese tramite i social network ha lanciato la sua iniziativa: alle ore 15:00 del 30 gennaio in tutti i negozi della catena si potrà celebrare l’idea della famiglia aperta a tutti con un bacio, accompagnando il tutto con lo slogan “per fare una famiglia non servono le istruzioni”. Reale sostegno a chi combatte per il riconoscimento delle unioni civili o abile mossa di marketing?

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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