I fatti e le curiosità più interessanti sulle slot machine

Pubblicato il 14 Giu 2022 - 4:36pm di Redazione

Le slot machine esercitano da sempre un fascino particolare sui giocatori. Sin dalla loro nascita, hanno attratto gamer da tutto il mondo, riuscendo sempre a regalare momenti di spensieratezza. 

Negli ultimi anni, anche a causa dei lockdown prolungati dovuti alla pandemia, la loro popolarità è aumentata moltissimo. I videogiochi infatti rientrano tra gli intrattenimenti più diffusi tra la popolazione italiana e mondiale, e aiutano a evitare di essere sopraffatti dalle ansie e dalle preoccupazioni quotidiane. 

Ma dove sono nate le slot? E come si sono sviluppate? Scopriamo qui curiosità e notizie poco conosciute che le riguardano. 

L’origine delle slot

Scommettere è un’attività che si perde nella notte dei tempi, invece il gioco regolamentato lo si può far risalire a una data più precisa: il 1638 a Venezia. Ma la prima vera slot machine farà la sua apparizione a San Francisco solo nel 1898, grazie all’inventore Charles August “Charlie” Fey, meccanico tedesco emigrato in California, che la battezzò “Liberty Bell” per l’immagine della campanella che insieme a frutta e caramelle, era stampata sui tre rulli. Inizialmente infatti le vincite erano onorate in… caramelle gommose, poi la “Liberty Bell” subì ulteriori modifiche e iniziò a emettere monete. 

Lo sviluppo

Tra alterne vicende, dovute al modificarsi delle leggi sul gioco nel corso del tempo, le slot machine si diffusero velocemente dagli Stati Uniti, fino in Europa. Dapprima elettriche, poi computerizzate e ora telecontrollate, hanno sempre mantenuto la semplicità del modello di gioco, pur passando da tre a cinque rulli fino agli schemi a griglia. In Italia, rimasero a lungo confinate tra le pareti dei Casinò, fino al 2003 quando furono adottate da bar e locali pubblici, anche se bisognerà aspettare il 2011 per la liberalizzazione del gioco in versione online. 

Il successo delle slot online

Nell’ultimo decennio gli italiani hanno dimostrato di preferire le slot online rispetto alle macchine dei locali. Un’ipotesi valida potrebbe essere che l’atmosfera rilassata della propria casa, e senza limiti di orario, permetta di concentrarsi meglio su un gioco semplice ma che si è arricchito di minigiochi, free-spin, bonus e super-bonus e animazioni da film davvero coinvolgenti, su cui è richiesta anche una certa attenzione alla strategia. 

L’importanza di affidarsi a piattaforme sicure

L’avventura adrenalica che oggi le slot online sanno regalare con le varie modalità di vincita, le combinazioni di bonus, l’immediatezza delle animazioni e gli stimoli uditivi in suoni e “rumori” potrebbero far deragliare dai binari del buon senso anche il giocatore più disciplinato. In aiuto a tutti gli utenti, dai più esperti ai principianti, esistono siti online come slotadm.it: con immediatezza e chiarezza, queste risorse fanno luce sui retroscena delle slot online, spiegano le regole del “buon gioco” e informano sulle conseguenze degli errori di comportamento dei giocatori. Dispensano anche ottimi consigli su come muoversi tra RTP (Return to Player) e Volatility (o Varianza). 

Una vincita più unica che rara

Mentre nell’universo internet è difficile, se non impossibile, ingannare la slot, nel passato delle macchine da gioco “fisiche” ci sono giocatori ricordati per la loro ingegnosità nell’arricchirsi con jackpot da favola. 

Una delle vicende più eclatanti riguarda un veterano di guerra che negli anni ’70 incassò una vincita milionaria che poi seppe replicare circa 16 anni dopo, con la stessa slot machine, in un Casinò di Las Vegas. 

L’incredibile storia di Tommy Carmichael

Poi ci fu il caso Tommy Carmichael che negli anni Ottanta ingannò il sistema di pagamento delle slot con una finta moneta legata a un filo. La vicenda divenne avventurosa e il ragazzo fu catturato e imprigionato, ma mentre le slot si evolvevano in sistemi più sofisticati, Carmichael continuò a studiarne i meccanismi dalla sua cella. Una volta scontata la pena, non potendo più mettere piede in nessuna casa da gioco, non si diede davvero per vinto: elaborò più sistemi che fece utilizzare ad altri, come fossero brevetti delle sue invenzioni. Fu catturato di nuovo, ma la storia, anche se pare incredibile, finisce bene, perché uscito per la seconda volta dalla prigione fu conteso dagli stessi Casinò e dai fabbricanti per mettere alla prova le loro nuove slot machine prima di lanciarle sul mercato.

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