Favoriti US Open 2019: tutti i pronostici

Pubblicato il 19 Ago 2019 - 2:28pm di Simone Celli

La stagione attuale del tennis mondiale regolarizzato dai circuiti ATP (per gli uomini) e WTA (per le donne) si avvia verso la sua fase finale, con il termine della stagione estiva nell’emisfero Nord e l’inizio dei tornei indoor che chiuderanno, insieme al Master definitivo delle ATP finals, un 2019 nel quale si è tornata ad imporre a livello mondiale la vecchia guardia. I trionfi di Novak Djokovic all’Australian Open e a Wimbledon e la vittoria di Rafa Nadal al Roland Garros hanno visto come si confermavano ai piani alti i tennisti più virtuosi del momento e degli ultimi anni. Il serbo e lo spagnolo, rispettivamente classe 1987 e 1986, sembrano essere gli assoluti padroni del circuito ATP in questo periodo, nonostante debbano sempre guardarsi le spalle da un tal Roger Federer, che a 37 anni continua a vantare il record di tornei del Grande Slam vinti, ossia 20 in totale. Sembra, infatti, che ormai da anni non nascano talenti in grado di eclissare i fantastici tre capaci di dominare da tempo immemore la scena mondiale. Se, infatti, Federer ha iniziato a illuminare il mondo del tennis con le sue grandi giocate già a inizio degli anni 2000, qualche anno dopo sono arrivati Nadal e Djokovic per tenergli testa e creare così una sorta di triello nel quale soltanto uno potrà trionfare. A pochi giorni dall’inizio del torneo degli US Open 2019, ecco quindi che si prospetta un’interessante battaglia tra questi tre fenomeni, ai quali potrà aggiungersi qualcun altro a sorpresa. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa aspettarsi da ognuno di loro.

Djokovic, come un treno

Il grande favorito allo US Open 2019 secondo le principali quote sul tennis è sicuramente il tennista serbo, capace di vincere quattro degli ultimi cinque Slam e tornato in formissima dopo un periodo buio nel quale un fastidioso infortunio al gomito lo aveva tenuto fuori per moltissimo tempo. Il crollo ebbe inizio dopo la sua grande vittoria nel Roland Garros del 2016, quando il dolore all’arto era diventato insopportabile. In primis arrivò la lenta caduta nel ranking e in seguito fu necessaria l’operazione al gomito, dopo la quale in molti iniziarono a nutrire vari dubbi sul suo possibile ritorno ad altissimi livelli. “Ho pianto per due tre giorni” aveva detto Djokovic in un’intervista a The Telegragh nella quale si sincerava e sfogava dopo un calvario lunghissimo. Il serbo aveva cercato di rinviare l’operazione dopo una serie di fastidi continui in quanto volesse che il suo corpo recuperasse in modo autosufficiente, eppure dopo un lungo tempo senza risultati si arrese e si fece operare, nonostante fosse spaventato per un mancato recupero assoluto. Era il 2017 quando il serbo disse stop per un periodo e riuscì a recuperare in tempi relativamente brevi, facendo capire a tutti che sarebbe tornato al massimo. E così è stato in effetti, come si può evincere dalle sue grandi prestazioni soprattutto in tornei dello Slam. Vincitore di 16 dei trofei più importanti del circuito ATP, Djokovic è soprattutto un amante delle superifici veloci come quella di Flushing Meadows, un torneo nel quale si è imposto in tre occasioni, l’ultima delle quali proprio nell’edizione di un anno fa. Lanciato dal grande recupero e dalla condizione di numero 1 del ranking, è lui il grande favorito del torneo di New York del 2019 e darà tutto per vincere.

Nadal il lottatore

Insieme a lui, però, vi è un altro tennista affamato di vittorie come nessun altro. Rafa Nadal, vincitore del dodicesimo Roland Garros della sua carriera, arriva a New York dopo aver trionfato in un torneo come quello di Montreal in modo secco sul russo Medveded e portando con sé dunque il giusto bagaglio di stimoli e motivazione per far bene. Nonostante la sua superficie preferita sia la terra rossa, lo spagnolo si distingue per il suo tennis agguerrito, per la sua dedizione al sacrificio e per la capacità di sovvertire l’andamento di qualsiasi tipo di incontro. Capace di imporsi per ben tre volte agli US Open, l’ultima delle quali nel 2017, il nativo di Manacor vorrà trionfare per avvicinarsi a Federer nella classifica degli Slam vinti (in questo momento lo svizzero comanda con 20 trofei vinti contro 18) e l’occasione sembra una delle più ghiotte. Arrivato ormai alla veneranda età di 33 anni, Nadal sa che si trova in un momento spartiacque della sua carriera nel quale vincere è fondamentale per continuare a sentirsi vivo e pulsante. La vittoria in Canada è senza dubbio il miglior viatico per il mancino, il secondo sulla griglia di partenza di questo torneo secondo gli esperti. La sua abilità nel soffrire e nel giocare alla grande i passaggi chiave di ogni incontro, oltre alla possibilità di disporre di un mancino tagliente, sono le sue armi principali da mettere in mostra a Flushing Meadows.

L’eterno Federer

Se, però, vi è un tennista che sembra davvero risentire poco del passo degli anni questi è Roger Federer. Il nativo di Basilea spicca non solo per la qualità del suo tennis e per l’abilità nel mettere a segno colpi impensabili ma anche per la continuità di rendimento da sempre palesata. Abile a comprendere i suoi limiti fisici presentati negli ultimi anni, lo svizzero sopperisce la mancanza di freschezza atletica con la grande tecnica individuale della quale dispone. Dotato di una classe senza eguali e capace di realizzare punti sopraffini, soprattutto con la purezza del suo rovescio a una mano, Federer punta così al suo titolo dello Slam numero 21, sebbene siano passati ormai più di dieci anni dall’ultimo titolo conquistato a New York. Tuttavia, sia Djokovic sia Nadal sanno che non dovranno sottovalutare il loro grande nemico e un tempo ispiratore. L’appuntamento di New York, da sempre uno dei più prestigiosi in assoluto, è altresì un’occasione per Federer di riscattarsi dalla cocente sconfitta a Wimbledon contro Djokovic, quando alla lunga la freschezza atletica del serbo è stata decisiva. Il palcoscenico è pronto, e così la città di New York. Lo US Open 2019 promette scintille grazie ai suoi fenomeni schierati per vincere e dare spettacolo.

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