Futures per prevedere il futuro dei mercati: cosa sono e come usarli

Pubblicato il 12 Nov 2017 - 8:06pm di Simone Celli

I futures sono uno degli strumenti preferiti dai trader che hanno maggiore conoscenza dei mercati e della loro operatività, a causa dell’elevato margine di rischio, ma anche di profitto,connaturato con il cosiddetto “effetto leva”. Si tratta di contratti a termine che impegnano due parti a scambiare una certa quantità di un bene fisico (commodity) o un’attività finanziaria in una data futura prefissata e ad un determinato prezzo.

Che cos’è un confratto Futures

Quando si compra un contratto futures si sta sostanzialmente comprando qualcosa di cui il venditore non è ancora in possesso e che di solito non è stato nemmeno prodotto. Già nella nostra guida al trading in CFD vi abbiamo spiegato a fondo che per la maggior parte degli attori di questo mercato l’obiettivo non è effettivamente consegnare o ricevere una determinata merce, quanto piuttosto fare della speculazione oppure copertura dai rischi. Di fatto, meno del 2% dei contratti per le commodity raggiunge la scadenza, mentre la stragrande maggioranza si chiude prima, spesso in tempi brevissimi, con la vendita o l’acquisto di un contratto di segno opposto.

I futures vengono acquistati o venduti all’interno di mercati regolamentati, quindi in presenza di organi di controllo e di regole precise che ne garantiscono la solvibilità. Tutto questo puòessere fatto senza limiti di tempo e luogo, perché per investire sugli indici futures si possono utilizzare le piattaforme messe a disposizione dai broker online (vedi l’approfondimento a riguardo su IG.com) e con queste effettuare le transazioni.

Come usare i futures per fare previsioni sui mercati

Sebbene i futures esistono principalmente per coprire un rischio o per speculare sui mercati dei beni di consumo o finanziari come quello delle valute, possono anche essere utilizzati per ottenere delle previsioni sui futuri prezzi di mercato. Ad esempio, un’azienda che ha bisogno di prevedere il prezzo del petrolio tra sei mesi, potrebbe guardare il mercato dei futures (con sottostante oil) per ottenere un’indicazione del probabile prezzo.

Di fatto si tratta di un beneficio secondario di questi strumenti. Infatti, i prezzi dei futures riflettono le aspettative del mercato per quanto riguarda la futura domanda e offerta per le commodities. Ma per avere un’idea più chiara degli scenari possibili, occorre suddividere i beni di consumo in tre differenti categorie: quelli deperibili (non storable commodities), quelli conservabili e con ampie scorte (storable with large inventory) e infine quelli conservabili ma con scorte modeste (storable with modest inventory).

Per i beni di consumo deperibili, i prezzi futures riflettono direttamente le aspettative del mercato riguardo la futura domanda ed offerta. Si tratta di prodotti come ad esempio le uova, che hanno una scadenza massima di qualche settimana. Per questi beni i futures rappresentano un modo sufficientemente affidabile per “prevedere il futuro”. Per beni conservabili con scorte sufficientemente ampie, invece, i prezzi dei futures riflettono il prezzo corrente con in piùil costo per l’inventario. Altre categorie di commodities come ad esempio il petrolio si avvicinano ad un bene non conservabile in determinate circostanze e ad un bene conservabile con grandi scorte in altri casi.

Ovviamente esistono altri metodi per effettuare previsioni di mercato, ma così come per i prezzi dei futures in ogni caso nessuno strumento è perfetto ed affidabile in ogni circostanza. Questo non significa, comunque, che tutti i metodi non possano essere utilizzati dagli investitori più consapevoli per ridurre il rischio del proprio investimento.

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