Geoblocking, arriva lo stop dell’Ue per smartphone e tablet: dal 2017 film e sport senza frontiere

Pubblicato il 11 Dic 2015 - 10:20am di Giorgio Longobardi

Svolta da parte dell’Ue per ciò che riguarda il geoblocking legato all’utilizzo di tablet e smartphone. Dal 2017, infatti, saranno abolite quelle restrizioni territoriali che penalizzano le peculiarità tipiche di qualunque abbonamento dedicato alla visione di film, serie TV o eventi sportivi di vario genere.

La proposta, varata dalla Commissione europea, sminuirà l’idea portante del geoblocking a vantaggio di una continuità d’impiego multimediale e commerciale senza alcun tipo di vincolo, simile per certi versi a quella stabilita dall’importantissimo Accordo di Schengen sui movimenti intercomunitari ed internazionali di beni e persone. Una manovra ad ampio respiro, quindi, che aspetta l’approvazione dei ventotto governi dell’Unione e la conseguente entrata in vigore da qui a diciotto mesi.

Geoblocking, cosa cambia con lo stop dell’Ue per smartphone e tablet

Il geoblocking è, già di per sé, un ostacolo a quello che è l’intento principale dell’Unione europea, ovvero la creazione di uno spazio senza impedimenti economici e fisici volto al rafforzamento della libera circolazione di merci e persone. Tuttavia, quando si tratta di pianificare un abbonamento a un servizio di streaming o downloading in chiave europea, gli Stati diventano piuttosto restii nel concedere tutta una serie di agevolazioni che, a lungo andare, potrebbero minare il lavoro di acquisizione relativo ai diritti e alla copertura nazionale svolto dai provider presenti sul mercato.

geoblocking

Ad ogni modo, la Commissione europea ha stabilito che l’attuale struttura tecnica e normativa del geoblocking contrasta pesantemente quelli che sono gli ideali comunitari, ragion per cui la prima mossa da attuare in tal senso riguarderà l’approvazione di un testo capace di sancire una vera e propria rivoluzione digitale. Questa strategia quinquennale si dipanerà nell’applicazione di due proposte parallele, una per i contratti e l’altra per la portabilità del diritto d’autore; stando ai primi sondaggi, il 33% degli interpellati è disposto a sottoscrivere un abbonamento che consenta di utilizzare il tablet anche all’estero.

Volendo approfondire le specifiche del testo elaborato a Bruxelles, si nota che il problema dei diritti verrà azzerato stabilendo l’unicità territoriale di un contratto sottoscritto in un paese europeo piuttosto che in un altro, resa a sua volta ulteriormente valida dall’identificazione e dall’effettivo stato di residenza del beneficiario, ossia il consumatore finale. Ciò significa che non sarà ammesso lo shopping di piattaforme come Netflix o similari, poiché l’utente acquisirà il diritto a guardare un film dialogando solo ed esclusivamente con il provider. Quest’ultimo, poi, potrà verificare se lo spostamento del cliente sia temporaneo o definitivo, e prendere le eventuali contromisure commerciali e legali.

Film e sport senza frontiere a partire dal 2017, le proteste degli operatori

La proposta avanzata dalla Commissione europea in merito al geoblocking sta già scontentando i proprietari delle piattaforme specializzate nello streaming o nel downloading di film e sport. Nonostante ciò, l’esecutivo procede dritto per la sua strada, convinto che questa innovazione porterà, a partire dal 2017, enormi vantaggi alla sottoscrizione dei contratti di utilizzo.

Significativo il caso della BBC, la quale ha annunciato che renderà visibili i suoi programmi anche fuori dal Regno Unito poiché l’aumento del traffico genererà pubblicità e andrà a compensare il fisiologico aumento dei costi. Insomma, il discorso relativo a film e sport senza frontiere è bello che avviato.

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