Glastonbury 2016, fuori line up e data ufficiale del festival: Adele, Coldplay e Muse tra gli ospiti

Pubblicato il 30 Mar 2016 - 9:50am di Francesco Paris

È più o meno dall’esordio dei Beatles, intorno al 1960, che l’Inghilterra si è affermata come direttrice artistica della produzione musicale globale, in questo nostro piccolo mondo contemporaneo. Inutile dire quanto i festival inglesi, così come i premi, i nuovi artisti o addirittura anche i rumori di fondo in metropolitana, assumano una rilevanza fondamentale e svolgano la funzione di “termometro” per rilevare ciò che accade nell’universo delle sette note (e ovviamente delle loro combinazioni).

Tra le primizie musicali dell’ex impero britannico, spicca per tradizione, affluenza, livello artistico e quantità di droghe e di bandiere il  Glastonbury Festival of Contemporary Performing Arts, conosciuto anche nell’ambiente come il festival più figo sulla faccia della terra. A guardare l’elenco degli artisti che vi hanno partecipato negli anni, come headliner o anche solo partendo dalle retrovie, viene da ridere. O da piangere, a seconda della sensibilità individuale. Non è solo una questione di nomi: è l’abisso culturale che si spalanca tra un festival del genere e l’offerta di casa nostra (ogni riferimento a Sanremo o al Cantagiro è puramente casuale) a togliere il respiro e a farci rimpiangere di essere nati nel paese più bello del mondo ma che, come si sul dire, è bello ma non balla.

Glastonbury

Nostalgie a parte, la magia del Glastonbury Festival avviene in una piccola località del Somerset inglese, la regione a Sud-Ovest del paese, dove ogni anno dal 1970 a questa parte, si radunano centinaia di migliaia di persone, per tre giorni di musica con la Emme maiuscola, la stessa Emme di Magia. La leggenda dice (insieme a Wikipedia) che addirittura anche Giuseppe d’Arimatea aveva visitato Glastonbury insieme a Gesù, quando questi era un fanciullo, ma purtroppo in quel periodo il Festival non era ancora iniziato. Peccato.

Ad ogni modo, finalmente è stata annunciata la line up ufficiale dell’evento, che quest’anno si terrà dal 22 al 26 di Giugno. Roba da leccarsi i baffi, o da aspettare che crescano per poi leccarseli. Per chi non ce li avesse. Andiamola a vedere.

Svelati gli artisti che saliranno sul palco del Glastonbury Festival: nomi da capogiro per l’evento musicale più atteso dell’anno

Sono tre i nomi più appetitosi che quest’anno accenderanno la piramide, il pittoresco main stage del festival, e per di più sono tutti inglesi: MUSE, Coldplay e Adele. La scelta non è casuale, ma è frutto di un complicato algoritmo inventato dagli organizzatori per trovare una combinazione di ospiti tale che qualsiasi essere umano sulla faccia della terra fosse interessato a partecipare al festival. Risultato? SOLD OUT totale dopo quindici minuti dalla messa in vendita dei biglietti. L’algoritmo sembra funzionare.

Ma oltre agli OTT del Festival, c’è tutta una costellazione di artisti che riempie il cartellone e che, se vogliamo, risulta essere ancora più interessante rispetto a ciò che accade sul palco principale, proprio perché entrare dalla porta secondaria su un palco del livello di Glastonbury è un’occasione unica per conquistare un posto nell’olimpo dei grandi. E questi artisti lo sanno fin troppo bene.

Glastonbury

Da segnalare ci sono di sicuro i FOALS, il gruppo made in Britain (tanto per cambiare) da poco venuto in concerto in Italia, che si sta imponendo nella scena indie rock internazionale grazie alla carica esplosiva contenuta nell’ultimo album What Went Down. E poi ancora, sempre per fare un esempio, ci saranno i The Last Shadow Puppets, il Super-Duo formato da Miles Kane e Alex Turner, il leader degli Arctic Monkeys, altro gruppo che deve proprio a Glastonbury il proprio successo mondiale, mutuato dalla storica esibizione del 2007.

Ma ancora ci saranno Sigur Ros, Pj Harvey, The Lumineers, gli M83, Bastille; e anche Ellie GouldingJess Glynne e Bring Me The Horizon. Insomma, la lista dei nomi che trovate qui sotto potrebbe non finire mai di sorprendere.

Glastonbury

Finchè non riusciranno a prezzo quintuplicato, i biglietti per la felicità restano merce rara come lo zoccolo di un unicorno. Allora non resta che munirsi di un paio di cesoie e sfidare la polizia, i membri dello staff e la recinzione di protezione, come avvenne nel 2005, quando durante l’esibizione degli Oasis del venerdì, l’invasione di spettatori “intrusi” decuplicò il numero degli avventori del festival. Oppure, dovremo accontentarci di riguardare tutto su Youtube, anche quest’anno, un’altra volta.

Info sull'Autore

Laureato in Lettere ma con la passione per la batteria. Studia Editoria a Roma (La Sapienza), ma vive e vegeta su Giove (Umbria; Sistema Solare) tra vino rosso, libri di Bulgakov e salsicce di cinghiale. Col tempo ha sviluppato una passione incondizionata per i treni in ritardo. Sogna di scrivere per vivere e non sopporta chi gli dice che è praticamente impossibile. Non perchè non ci crede, ma perchè lo sa già.

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