Governo, Graziano Delrio nuovo ministro delle infrastrutture?

Pubblicato il 2 Apr 2015 - 4:35pm di Patrizia Monaco

Secondo fonti ministeriali il giuramento avverrà già questa sera alle 20.

Il diretto interessato ha dichiarato di essere pronto per un’eventuale nomina ma che, ovviamente, la decisione spetta solamente a due persone: il Presidente del Consiglio ed il Presidente della Repubblica.

Riguardo al ruolo chiamato a ricoprire, Delrio ha anche parlato dell’iniziativa Mille cantieri per lo sport, affermando:

Questa è la dimostrazione che un’infrastruttura non diventa importante solo se di grandi dimensioni o se collega grandi poli, ma che seppur piccola e con piccoli collegamenti sia di maggiore importanza per la comunità e abbia  grande efficacia nella vita delle persone”

Dal 20 Marzo il ministero in questione è rimasto orfano a seguito delle dimissioni di Maurizio Lupi coinvolto nell’inchiesta per il giro di tangenti intorno agli appalti pubblici in Italia.

Si attendevano in questi giorni novità riguardo il possibile sostituto di Lupi ed in queste ore è cresciuta fortemente l’ipotesi Delrio, già sottosegretario del governo Renzi.

E allora, nel caso questo nome venisse confermato, chi si occuperà di coordinare la presidenza con i vari ministeri?

Si è parlato di Luca Lotti, e addirittura di una divisione di deleghe tra lui e lo stesso Matteo Renzi.

Ma il mini-rimpasto continua. A gennaio è stata Maria Carmela Lanzetta a dimettersi, abbandonando il ruolo di ministro per gli Affari Regionali. Considerando come sono andate le cose nelle scorse settimane, e dunque la perdita del ministero da parte di Maurizio LupiAlfano chiede al premier di nominare un membro di NCD, delegandogli inoltre la gestione dei fondi UE, in precedenza affidata a Delrio.

Renzi ha già rifiutato l’ultima richiesta, mantenendo la gestione fondi a Palazzo Chigi, mentre, rispetto alla prima, ha semplicemente richiesto la candidatura di una donna, per non rischiare di far scendere il numero rosa nella squadra del suo governo. Spunta così, come primo nome, quello di Dorina Bianchi, che in maniera costruttiva ha lavorato sul tema delle riforme con il ministro Maria Elena Boschi. Ma non si escludono altri nomi, come Rosanna Scopelliti e Federica Chiavaroli.

Il partito di Alfano ha chiesto del tempo per candidare un nome capace di bilanciare gli equilibri interni, la decisione slitterà quindi alla settimana prossima.

Info sull'Autore

Nata nella provincia di Roma, è trascorrendo l'adolescenza nella capitale che inizia a coltivare la propria passione per il giornalismo. Amante della bella musica, della buona politica e dell'impegno sociale, continua giorno dopo giorno a coltivare la sua innata curiosità muovendosi tra i più svariati ambiti della comunicazione.

Lascia Una Risposta