Imposta Occulta Partita Iva 2017: novità partite Iva, cosa cambia con la nuova tassa

Pubblicato il 21 Nov 2016 - 1:00pm di Pietro Paolucci

L’approvazione del decreto sulla legge fiscale delle scorse settimane dovrà oltrepassare l’ultima tappa del vaglio del Senato. La nuova imposta occulta sulla partita Iva del prossimo 2017 è compresa in uno dei punti del testo che andremo ad esaminare in dettaglio di seguito riportando le novità, i cambiamenti con la nuova tassazione e i motivi che hanno spinto il Governo a non bloccare l’istituzione dell’imposta.

Novità e cosa cambia con la legge fiscale 2017 per le partite Iva

Nella giornata di ieri emergeva lo stop del Premier Renzi circa gli emendamenti della Legge di Bilancio 2017 che avrebbero indotto ad una maggiorazione delle tasse dovute dagli affittuari di Airbnb. Nella mattinata di oggi, lunedì 21 novembre 2016, pare che, malgrado tale mossa, la cedolare del 21% sugli aumenti degli affitti risulti ancora vigente.

Questo per dire che, Matteo Renzi sembra non avere intenzione di bloccare la nascita di una nuova imposta occulta sulla partita Iva che andrebbe secondo le previsioni a gravare su molti individui il prossimo anno. Le novità che dovrebbero andare ad istituirsi sono contenute nella legge fiscale accennata, ancora sotto esame alla Camera. Il testo della stessa prevede che qualsiasi partita Iva, riservata a professionisti, a imprese d’artigianato o a commercianti di settori differenti, venga sostenuta da 8 adempimenti ulteriori che vanno ad aggiungersi ai già noti.

Le stime della maggiorazione della nuova tassazione per l’anno 2017 e l’anno 2018, cui ogni individuo interessato dovrà far fronte sono le seguenti: in ordine cronologico, 480 euro in più e 720 euro in più, entrambi nell’arco di dodici mesi. A cambiare sarà la suddivisione annua delle quote da versare che andrebbero, nel caso in cui tale decreto legge fiscale venisse approvato, a distribuirsi in 4 cadenze, cioè una disposizione ogni 3 mesi. Tale situazione comporterebbe di conseguenza che lo spesometro e il rapporto dei dati da corrispondere sia effettuato ogni trimestre, portando dunque l’Agenzia delle Entrate a dover esaminare una mole di dati quadruplicata anno per anno.

Imposta occulta sulla partita Iva: perché una nuova tassazione? Qual è la situazione futura?

Qual è il motivo di questa nuova imposta occulta sulla partita Iva? Prima di tutto, un’entità di introiti di questo tipo andrebbe a riempire notevolmente le casse dello Stato. Si stima che mediante l’istituzione di tale provvedimento il Governo possa recuperare cifre sull’ordine dei 2 miliardi di euro, considerando soltanto le entrate del prossimo 2017. Confprofessioni Lazio, esplicitando presto il disaccordo circa tali provvedimenti governativi, ha tentato di fare una stima di più ampio respiro, il cui risultato raggiunge una cifra pari a 10 miliardi di euro nel triennio 2017-2020. In secondo luogo, il Governo sostiene che si avrebbe con la suddetta un certo inasprimento nella battaglia per la decantata lotta alle evasioni fiscali.

Tuttavia, alla luce di ciò, non tardano ad emergere dure critiche. Andrea Dili, presidente della menzionata Confprofessioni Lazio, si vede sconcertato considerando la lungimirante scelta del Governo di aggiustare sì settori come quello relativo al lavoro autonomo o agli studi di settore che andrebbero così a cozzare malamente con tale imposta occulta sulle partite Iva. Dili sostiene inoltre che tali norme finirebbero soltanto per tassare ancor di più quei soggetti che già corrispondono abbondantemente secondo la legge macchiando di conseguenza qualsiasi spiraglio di investimento futuro.

Ma, se ad oggi l’approvazione del Senato non è ancora ufficiale, e se considerassimo che tale tassazione comporterebbe un cospicuo aggiornamento della burocrazia che circonda tali adempimenti, è probabile che per mettere in moto un sistema rinnovato in questa misura sia necessario più tempo, non soltanto i 40 giorni che ci dividono dall’anno nuovo.

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