Papa Francesco: i silenzi sulla pedofilia

Pubblicato il 22 Mar 2013 - 5:47am di Redazione

Papa Francesco nel ruolo di arcivescovo è stato spesso in silenzio sui casi di abusi sessuali in Argentina?

Negli Stati Uniti è uscita un interessante notizia su Papa Francesco. In questo caso, come nei casi precedenti, non esprimiamo giudizi di merito fino a quando non avremo notizie certe. Ci pare corretto, però, informare i lettori di questa notizia. Una notizia di cui non si è discusso, né è stata data dal mainstream. Anche per questo esiste Corretta Informazione.


 

Hurlingham, ArgentinaPadre Julio Cesar Grassi, era una celebrità nell’arcidiocesi di Buenos Aires. Il giovane, dinamico, astuto prete amico dei media aveva rapporti con i ceti dominanti argentini che lo aiutarono per finanziare una serie di scuole, orfanotrofi e programmi di formazione al lavoro per i giovani poveri e abbandonati, e veniva ammirato dai politici argentini e dal suo superiore, Mons. Jorge Mario Bergoglio

Papa FrancescoGrassi, però, nel 2009, è stato condannato a 15 anni di carcere per aver molestato un ragazzino sotto la sua custodia ed, oggi, è in libertà condizionale.

Tuttavia, negli anni subito dopo la condanna di Grassi, Bergoglio – ora Papa Francesco – si è rifiutato di incontrare la vittima dei crimini del prete o le vittime di altri abusi da parte del clero sotto la sua guida. Non ha offerto le sue scuse personali o una riparazione finanziaria, anche nei casi in cui sono stati denunciati i crimini da altri membri della chiesa e i preti incriminati sono stati arrestati.

Non vi è alcuna prova che Papa Francesco abbia avuto un ruolo nel coprire i casi di abuso. Diversi gruppi di difensori dei diritti umani in Argentina dicono che l’arcivescovo è stato vicino alle organizzazioni laiche contro il traffico sessuale e la prostituzione infantile. Si dice che la determinazione di Papa Francesco contro la pedofilia si è rafforzata appena sono emersi nuovi casi di molestie nell’arcidiocesi e che alla fine ha ordinato ai vescovi di segnalare immediatamente tutte le accuse di abusi alla polizia. Nel mese di settembre, dopo che un sacerdote argentino di una zona rurale era stato condannato per aver abusato di decine di bambini tra il 1984 e il 1992, l’ufficio dell’arcivescovo ha rilasciato una dichiarazione dicendo che il caso ha “riaffermato la nostra vergogna profonda e l’immenso dolore che derivano dagli errori gravi commessi da qualcuno che dovrebbe rappresentare un esempio di moralità“.

Ma durante la maggior parte dei 14 anni in cui Papa Francesco ha servito come arcivescovo di Buenos Aires, gli avvocati delle vittime affermano che non ha preso misure decisive per proteggere i bambini o intervenire tempestivamente non appena emergevano accuse di molestie, né che furono presentate delle scuse alle vittime dei preti che hanno perpetrato l’abuso dopo che le loro colpe sono venute alla luce.

È rimasto in assoluto silenzio“, ha detto Ernesto Moreau, membro dell’Assemblea Permanente dell’Argentina per i diritti umani e avvocato che ha rappresentato le vittime degli abusi sessuali. Le vittime hanno chiesto di incontrare Papa Francesco, ma sono stati rifiutati, ha detto Moreau: “Da questo punto di vista, Bergoglio non era diverso dalla maggior parte degli altri vescovi in Argentina, o del Vaticano stesso“.

La Chiesa cattolica, secondo i gruppi che si occupano di monitorare gli abusi sessuali commessi da sacerdoti, ha pagato almeno 2 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti per risolvere le denunce di abusi. In molti paesi latino-americani, però, l’ambito dei reati si è appena affacciato alla superficie, e in Argentina, denunciano i gruppi per la difesa dei diritti umani e i loro avvocati, nessuna vittima ha ricevuto ancora nessuna riparazione per gli abusi subiti.

Fonte: Washingtonpost

Traduzione: Emanuela Mercuri


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