Influenza Dicembre 2018: sintomi con febbre alta o senza, tosse, intestinale, rimedi naturali e medicine

Pubblicato il 26 Nov 2018 - 3:25pm di Ubaldo Cricchi

L’influenza a dicembre 2018 purtroppo sarà una grande protagonista: stando alle previsioni degli esperti proprio durante l’ultimo mese dell’anno è previsto il picco; fino ad oggi (e siamo nell’ultima parte di novembre) sono già quasi quattrocentomila gli italiani che hanno avuto a che fare con la malattia, con un’incidenza che, numeri alla mano, continua a crescere di settimana in settimana. Vediamo come si manifesta l’influenza e scopriamo quali possono essere i rimedi naturali e le medicine più efficaci per contrastare la febbre, i problemi intestinali e gli altri sintomi.

Sintomi e durata dell’influenza di dicembre 2018

Come detto, sono già tanti gli italiani che sono già stati colpiti, ma il picco è previsto per dicembre: per evitare il contagio o per cercare di rimettersi in forma il più in fretta possibile è meglio essere preparati e conoscere quali sono le regole e gli strumenti di prevenzione che abbiamo a disposizione e quali sono i rimedi per alleviare i sintomi. E a proposito di sintomi, vediamo come si manifesta l’influenza di dicembre 2018. La febbre che si presenta quasi improvvisamente (e può raggiungere anche alte temperature) e i problemi a carico delle vie respiratorie (naso chiuso, mal di gola, starnuti) sono le avvisaglie più comuni, a cui spesso di possono aggiungere il mal di testa, dolori muscolari, inappetenza e sensazione di malessere generale.

L’influenza viene definita da molti come il classico “male di stagione”, una seccatura che puntualmente si ripresenta in un determinato periodo dell’anno. È tutto vero (nei soggetti sani è davvero molto difficile che l’influenza possa generare complicazioni), ma non bisogna comunque prenderla sottogamba, soprattutto se si rientra in una delle cosiddette categorie a rischio. E sono tanti i soggetti che dovrebbero prestare maggiore attenzione: i bambini (soprattutto quelli sotto i due anni), gli anziani oltre i 65 anni, le donne in gravidanza, le persone che soffrono di asma e quelle che soffrono di malattie croniche o che indeboliscono il sistema immunitario. Le complicazioni più frequenti tra i soggetti a rischio sono quelle che coinvolgono le vie respiratorie (polmoniti, bronchiti, sinusiti) e, nei malati cronici, il peggioramento dello patologie di cui si soffriva già. Niente allarmismi quindi, ma non è giusto neanche sottovalutare l’influenza.

L’ampia diffusione della malattia è dovuta alla facilità con cui si può essere contagiati: il virus può raggiungere le vie respiratorie sia in modo diretto (ovvero quando si respirano le goccioline di salive espulse da un soggetto malato quando parla, tossisce, starnutisce o respira) oppure in modo indiretto (ovvero quando si portano le mani sugli occhi, sul naso o sulla bocca dopo aver toccato una superficie contaminata). Una volta che ha raggiunto le vie aeree il virus si riproduce rapidamente anche se poi i sintomi si possono manifestare a distanza di uno o due giorni dal momento del contagio. Nella stra grande maggioranza dei casi l’infezione si risolve autonomamente nel giro di pochi giorni (di solito bastano 3 o 4 giorni, ma si può prolungare anche oltre la settimana); nei bambini la durata della malattia può essere leggermente maggiore.

Prevenzione e cura: vaccino, regole di comportamento e medicine

Come detto, non è affatto difficile essere contagiati, quindi riveste un ruolo fondamentale la prevenzione: lo strumento più importante che si ha a disposizione per combattere l’influenza di dicembre 2018 è il vaccino; chi si sottopone all’iniezione è protetto per sei mesi: in questo modo si evita il contagio oppure, nella peggiore delle ipotesi, si va incontro ad una sintomatologia molto più blanda. Siamo proprio nel pieno del periodo migliore per vaccinarsi (da fine ottobre fino a fine dicembre): dovrebbero pensarci tutti, soprattutto chi appartiene alle categorie a rischio viste prima e chi lavora in ambito sanitario. Poi ci sono altri modi di fare prevenzione, seguendo delle regole che, seppure facilissime, troppo spesso ci dimentichiamo di seguire:

  • lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo essere stati in luoghi chiusi e affollati o mezzi pubblici e dopo aver starnutito o tossito. Vanno benissimo i classici acqua e sapone o, se non è possibile, si può ricorrere ai gel detergenti a base alcolica;
  • utilizzare un fazzoletto di carta per coprirsi naso e bocca quando si starnutisce o si tossisce. Dopo l’uso il fazzoletto usato deve essere gettato immediatamente nella spazzatura;
  • cercare di evitare di portarsi le mani non lavate a bocca, naso e occhi: in questo modo si può evitare il contagio indiretto;
  • se possibile, non frequentare le persone malate;
  • se si è malati bisogna rimanere a casa: in questo modo si dà tempo al corpo di riprendersi, si scongiurano rischi inutili e si evita di contagiare gli altri.

L’influenza, come abbiamo scritto in precedenza, svanisce autonomamente nel giro di pochi giorni, senza dover ricorrere all’uso di farmaci specifici (esistono dei farmaci antivirali attivi proprio sui virus influenzali, ovvero lo Zanamivir e l’Oseltamivir, ma vanno assunti praticamente subito dopo il contagio per avere una piena efficacia: si attende con curiosità la decisione della FDA sull’approvazione o meno del Baloxavir, la pillola che sarebbe in grado di far sparire i sintomi nel giro di 24 ore). Su consiglio del medico è comunque possibile assumere delle medicine per alleviare i sintomi: esistono farmaci sintomatici per abbassare la temperatura corporea, per liberare le vie respiratorie e per ridurre i dolori:

  • gli antidolorifici possono servire per ridurre i dolori a muscoli e ossa, il mal di testa e il mal di gola;
  • gli antipiretici e antinfiammatori possono servire per ridurre la febbre e l’infiammazione;
  • i decongestionanti nasali permettono di liberare il naso riducendo la produzione di muco;
  • i sedativi della tosse dovrebbero inibire lo stimolo della tosse;
  • i mucolitici e gli espettoranti fluidificano le secrezioni mucose nelle vie respiratorie.

La normale influenza non deve essere curata con gli antibiotici: se non sono prescritti dal medico (le cure fai da te non sono mai una buona idea) significa che sono inutili, se non addirittura controproducenti.

I rimedi naturali per contrastare febbre, tosse e altri sintomi dell’influenza

Potrebbe sembrare assurdo, ma la migliore “medicina” contro l’influenza è il riposo: il corpo può così recuperare le energie necessarie per contrastare più efficacemente i virus e in più restandosene a casa (o, meglio ancora, a letto) si evita di contagiare gli altri. L’ambiente in cui si rimane non deve essere troppo caldo, va areato spesso (naturalmente cercando di non prendere freddo) e deve essere adeguatamente umidificato. È importante bere più del solito (meglio se a piccoli sorsi), soprattutto in caso di febbre alta, nausea o vomito, in modo da evitare il rischio di disidratazione. Per qualche giorno sarebbe cosa buona e giusta lasciare da parte i vizi come l’alcol e il fumo.

Il riposo è la migliore medicina quindi, ma anche l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale: bisogna fare il pieno di vitamina C (ne sono ricchi i broccoli, i kiwi, gli agrumi, gli spinaci e le carote) e di sali minerali (presenti in frutta e verdura), ma tra i rimedi naturali è impossibile non citare l’aglio, le cui proprietà benefiche sono note da secoli, e il miele, utilissimo per dare un po’ di sollievo alla gola e limitare il raffreddore. Lo zenzero è un buon antidolorifico naturale, ma aiuta anche a pulire le ve aeree, mentre il ginseng può alleviare la sensazione di spossatezza. I fumenti possono dare sollievo: bastano un po’ di acqua bollente, un cucchiaino di bicarbonato e qualche goccia di essenza di eucalipto per tonare a respirare meglio. Visto che bisogna bere molto e l’acqua può anche stancare, perché non provare delle tisane che possono anche fare bene (come ad esempio quelle allo zenzero e alla cannella)?

Come superare l’influenza intestinale

La normale influenza di norma non causa sintomi che coinvolgono l’apparato gastrointestinale: i colpevoli di quella che di solito viene chiamata influenza intestinale sono altri tipi di virus. I sintomi tipici della gastroenterite virale sono la diarrea, la nausea e il vomito, a cui si possono aggiungere (a seconda del tipo di virus che ha causato l’affezione) i dolori addominali, il capogiro, una sensazione di debolezza e la mancanza di appetito; di solito l’influenza intestinale è senza febbre (anche se dovesse comparire non raggiungerebbe temperature alte). La malattia sparisce spontaneamente nel giro di pochi giorni: non occorre prendere farmaci specifici (anche perché non ne esistono), quindi il medico al massimo può prescrivere farmaci sintomatici come gli antidiarroici.

Bisogna riposarsi, bere molto per reintegrare i liquidi espulsi con vomito e diarrea e prestare molta attenzione all’alimentazione: nella fase acuta dell’influenza intestinale sarebbe meglio non mangiare nulla, mentre durante la fase di recupero è necessario mangiare solo determinati alimenti. Il riso e le fette biscottate sono ok, poi si può iniziare a reintrodurre un po’ di frutta e verdura (carote e Zucchine bollite, mele e banane mature: gli altri tipi di frutta e verdura non vanno bene perché ricchi di acqua e fibre e bisogna aspettare un po’ prima di assumerli). Il brodo di pollo può essere un’ottima soluzione; vanno evitati i cibi fritti, i cibi grassi, i dolci e i latticini (a parte il parmigiano). Spesso vengono consigliati i fermenti lattici, mentre tra i rimedi naturali più famosi possiamo citare il limone (aiuta a ridurre le scariche di diarrea) e lo zenzero (riduce la nausea e i dolori gastrici).

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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