Influenza marzo 2017: sintomi virus intestinale e febbre, quanto dura e come curarla

Pubblicato il 13 Mar 2017 - 10:04am di Ubaldo Cricchi

Si avvicina la primavera e come ogni anno in questo periodo la stagione della sindrome influenzale si avvia alla conclusione: non bisogna comunque abbassare la guardia perché per almeno un paio di settimane il virus sarà ancora in circolazione, accompagnato inoltre dai suoi “cugini” parainfluenzali; vediamo quali sono i sintomi dell’influenza di marzo 2017, quando dura, come curarla e come tenere alla larga la febbre e il virus intestinale.

Sintomi e durata dell’influenza di marzo 2017: come evitare il contagio

Anche quest’anno sono stati tantissimi gli italiani che sono stati colpiti dall’influenza: i dati ufficiali parlano di quasi 4,8 milioni di casi, con il picco che è stato registrato nella parte finale del mese di febbraio. Fino alla terza decade di marzo 2017 si dovrà comunque prestare molta attenzione se non si vuole rischiare il contagio. I sintomi ormai li conosciamo bene: si va dalla febbre alta (anche oltre i 38,5°) accompagnata da brividi e sudorazione, al mal di testa, passando per mancanza di appetito, raffreddore, nausea, dolori muscolari e malessere generale; in molti casi si possono manifestare anche vomito e diarrea. Per determinate categorie di persone come chi ha problemi respiratori, renali e cardiovascolari non si possono escludere ulteriori complicazioni come infezioni batteriche (sinusite, polmonite, otite) e peggioramento delle condizioni generali di salute.

La durata della malattia di solito non va oltre i cinque o sei giorni, ma bisogna tenere a mente che si può essere contagiosi già 24 ore prima della comparsa dei primi sintomi e fino ai sette giorni successivi (per i bambini si parla addirittura di dieci giorni): per questo motivo è necessario evitare di uscire e osservare un breve periodo di convalescenza anche dopo la scomparsa dei sintomi in modo da evitare ricadute e soprattutto per non contagiare le altre persone. A proposito di contagio, il virus dell’influenza di marzo 2017 si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva che si diffondono con la tosse e gli starnuti, ma anche parlando. I rischi di beccarsi l’influenza sono ovviamente maggiori quando si frequentano luoghi chiusi e affollati (scuola, ufficio, autobus e così via). Per evitare di essere contagiati si può fare prevenzione con il vaccino e mettendo in pratica alcune azioni come lavarsi spesso le mani o evitare eccessivi contatti fisici, coprirsi la bocca quando si tossisce o si starnutisce, buttare immediatamente i fazzoletti usati.

I rimedi per curare l’affezione, occhio ai virus parainfluenzali

L’influenza solitamente passa con una guarigione spontanea e senza per forza ricorrere ai farmaci, però se il medico è d’accordo è possibile assumere dei medicinali che ad ogni modo agiscono sui sintomi, senza curare lo stato influenzale. Le persone che non vanno incontro al rischio di complicazioni possono curare l’influenza ricorrendo ai famosi rimedi della nonna. Riveste una fondamentale importanza l’alimentazione: tra gli “ingredienti” più utili possiamo segnalare il pepe, che riesce ad abbassare la febbre e a contrastare il raffreddore, il miele, utilissimo per calmare la tosse e agevolare la fluidificazione del catarro, l’aglio e la cipolla, che hanno proprietà espettoranti e antisettiche. Bisogna dare molto spazio anche a frutta e verdura, che con i loro sali minerali e le vitamine concorrono al mantenimento di un alto livello dei meccanismi di difesa del nostro corpo. Per chi vuole liberare le vie respiratorie possono tornare molto utili i fumenti: possono bastare della semplice acqua portata ad ebollizione ed un asciugamano, ma aggiungendo qualcosa (ad esempio menta, eucalipto, lavanda o calendula) è possibile ottenere risultati ancora migliori.

Il colpo di coda dell’influenza di marzo 2017 verrà accompagnato dalla ricomparsa dei virus parainfluenzali che causano delle sindromi molto simili, seppur con una sintomatologia più lieve: è molto difficile la comparsa della febbre, ma sono più diffusi i problemi intestinali. A favorire la diffusione di questi virus ci saranno anche gli sbalzi di temperatura, eventi molto frequenti e normali nei periodi che coincidono con il cambio di stagione; oltre a cercare di evitare questi sbalzi, i consigli sono quelli di non uscire sudati, di assumere tanta vitamina C, seguire una dieta ricca di verdure di stagione, ricorrere ad integratori (solo su consiglio del medico) e alimenti che, come lo zenzero, sono in grado di rafforzare le difese immunitarie. Proprio in questo stesso periodo iniziamo a manifestarsi anche i sintomi tipici delle allergie stagionali.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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