Io c’è: recensione e trama della pungente commedia con Edoardo Leo e Margherita Buy

Pubblicato il 29 Mar 2018 - 4:00pm di Giacinta Carnevale

Sbarca al cinema “Io c’è”, la pungente e frizzante commedia diretta da Alessandro Aronadio con Edoardo Leo e Margherita Buy. Nel cast artistico anche Giuseppe Battiston, Giulia Michelini e Massimiliano Bruno. A seguire troverete tutte le informazioni sulla trama con la nostra recensione ed il commento sulla pellicola.

Dal 29 marzo arriva al cinema “Io c’è”, il nuovo film del regista Alessandro Aronadio

Arriva oggi in tutte le sale cinematografiche italiane “Io c’è”, il nuovo film di Alessandro Aronadio (autore e regista del pluripremiato Orecchie) distribuito in 350 copie da Vision Distribution. Una commedia irriverente che prova a far ridere su uno dei temi più delicati e quasi “intoccabile”, soprattutto in Italia, come quello della fede religiosa. “Volevo fare un film sulla religione – ha raccontato il regista Aronadio durante la conferenza stampa di presentazione -. Oggi è un tema quasi tragico, legato ad argomenti di cronaca drammatici, e qui volevo provare a ridere di qualcosa che tutti hanno paura di toccare”.

Protagonista di questa pungente commedia è Edoardo Leo che interpreta Massimo Alberti, proprietario del bed and breakfast “Miracolo Italiano” un tempo struttura lussuosa ridotta ormai in una palazzina cadente. Colpito duramente dalla crisi economica,  Massimo riesce ad avere un’idea illuminante e decide di trasformare il suo B&B in un luogo di culto, dove poter ospitare i turisti  in cambio di donazioni completamente esentasse. Per poterlo fare però deve fondare una nuova religione: nasce così lo “Ionismo”, ossia la prima fede che mette l’Io al centro dell’universo. Ad accompagnare Massimo in questa sua nuova missione, la sorella Adriana (Margherita Buy), un ineccepibile commercialista, e Marco (Giuseppe Battiston), un ideologo e scrittore di libri che non devono essere letti.

Edoardo Leo, oltre a vestire i panni di Massimo Alberti, è anche co-sceneggiatore di “Io c’è” insieme al regista Aronadio e ad altri due sceneggiatori, Renato Sannio e Valerio Cilio. “Nel film c’è una metafora interessante sul confine tra fede e ‘creduloneria’, tra religione e cialtroneria – ha dichiarato Leo in conferenza stampa -. Spero che Io c’è susciti qualche dibattito; se nessuno si sente toccato, allora vuol dire che non abbiamo fatto il film giusto”. Per prepararsi, gli autori hanno raccontato di aver guardato molti documentari sulle religioni e su tutte le derive della fede. In particolar il regista Aronadio è rimasto molto colpito dal pastafarianesimo, una religione parodistica e goliarda fondata nel 2005 da Bobby Henderson in Texas per protesta contro il governo che aveva stabilito che nelle scuole si dovesse insegnare anche il creazionismo oltre all’evoluzionismo.

Io c’è, recensione dell’irriverente commedia sulla religione con Edoardo Leo e Margherita Buy

A distanza di un anno dall’incredibile successo di “Orecchie” che ha conquistato sia la critica che il pubblico oltre che una ventina di premi, il regista Alessandro Aronadio torna al cinema con un film divertente ma che fa anche riflettere su un tema delicato come quello della religione. “Io c’è” è infatti una commedia ironica e pungente che si pone come obiettivo quello di indagare sulla necessità ed il bisogno innato degli essere umani di credere che esista qualcosa di ultraterreno.

La pellicola può essere divisa in due parti: nella prima il regista e gli sceneggiatori regalano al pubblico gag davvero divertenti di sana comicità all’italiana in grado di strappare sorrisi e risate in sala. La seconda parte invece è decisamente quella più riflessiva dove, grazie all’ottima prova di Edoardo Leo, il protagonista inizia a rendersi conto del potere e dell’influenza che, anche una fede creata dal nulla come il suo Ionismo, riesce ad avere sulle persone.

Tra gli aspetti positivi del film c’è sicuramente quello di riuscire a trattare una tematica così difficile e delicata, soprattutto in Italia, senza però essere irrispettosi nei confronti della fede e dei credenti. Tuttavia, visto l’ottimo lavoro fatto in Orecchie, Aronadio avrebbe potuto osare un po’ di più nella seconda parte della pellicola dove invece preferisce seguire gli schemi tradizionali della commedia italiana. “Io c’è” resta comunque un film credibile e ben fatto in cui ci si diverte guardandolo ma allo stesso tempo è in grado di creare un dibattito tra gli spettatori. Ed in fondo non dovrebbe essere questo l’obiettivo principale di una pellicola cinematografica? Vi lasciamo ora con il trailer ufficiale di “Io c’è” che sbarca al cinema da oggi, giovedì 29 marzo.

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Giornalista pubblicista, la mia passione per la scrittura nasce fin dai tempi del liceo. Attualmente scrivo di Cinema, Spettacolo, Musica e Moda e Cultura per CorrettaInformazione.it. Amo il calcio, la musica, le serie tv ed il cinema.

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