IRS a 30 Anni: andamento storico, tasso oggi in tempo reale, previsioni e tendenza

Pubblicato il 30 Mag 2019 - 8:44pm di Emily Pomponi

L’IRS a 30 anni è una percentuale d’interesse che le banche applicano a quei mutui che prevedono un tasso fisso. Il suo scopo è quello di salvaguardare la banca o l’istituto del credito, assicurando loro un certo introito delle rate del mutuo per tutto l’arco della sua durata che, nel caso specifico qui trattato, prevede una durata di trent’anni.

L’Interest Rate Swap, come dice l’acronimo stesso, vuole intendere un contratto di scambio che due enti stipulano per assicurarsi dei pagamenti, specie se a lungo termine.

Il mutuo a tasso fisso che stipula in sede di contratto è composto da una percentuale di IRS e una di spread, e insieme costituiscono la tassa fissata per i trent’anni di mutuo.

Il fatto che vi sia una cifra fissa per l’intera durata di restituzione, crea come un conflitto nella natura stessa del mutuo, considerando che i tassi in economia variano in continuazione; ecco perché l’IRS a 30 anni tende a garantire ai creditori un introito che compensi l’andamento oscillante dell’economia. Ma cosa garantisce ad un debitore?

Diversamente dal tasso variabile, quando gli enti creditizi erogano prestiti e mutui a tasso fisso rischiano di perdere un’ingente somma di denaro, qualora il tasso globale aumentasse d’improvviso; ecco che quindi subentra il tasso IRS o meglio conosciuto anche con il nome di Eurirs, una cifra destinata al deposito del contratto swap che, insieme alla trattenuta annuale di spread, costituiscono il tasso fisso che la banca detiene per sé.  Diciamo, quindi, che l’IRS è una trattenuta che tutela le banche e in qualche modo garantisce al debitore una cifra fissata per l’intero mutuo.

Il valore dell’IRS a 30 anni si rifa a delle percentuali di mercato, il cui valore viene restituito dalla Federazione Bancaria Europea.  Ma a determinare il valore percentuale dell’IRS è la durata complessiva del prestito e la modalità di rateizzazione, dove il tasso calcolato in base agli anni del mutuo tende a crescere con l’aumentare del tempo.

Scopriamo insieme cos’è e come funziona l’IRS a 30 anni, qual è il suo andamento storico e come conoscere in tempo reale il suo valore e le sue tendenze nel mercato di oggi.

IRS a 30 anni: andamento storico

Conoscere l’andamento storico dell’IRS a 30 anni è molto utile per farsi una idea complessiva di quella che è la tendenza dei mutui e della loro natura. Un mutuo della durata di trent’anni è un lungo investimento economico che merita certo di essere

valutato in maniera accurata, e conoscere l’evoluzione storica dell’IRS a 30 anni di certo contribuisce. Per seguire tale andamento è necessario osservare all’economia generale dell’Europa e in particolare quella dell’Italia degli ultimi anni, che di certo ha avuto periodi più fertili prima della crisi del 2008, quando il tasso era più alto e senza troppo spread.

Superato il picco negativo generato dalla crisi, l’IRS a 30 anni ha avuto diverse impennate negli ultimi dieci anni, tra le quali da annoverare è sicuramente quella dell’estate del 2007 in cui è stata registrata l’impennata più alta fino ad oggi, con un picco segnato ad oltre il 5%.

Per chi avesse intenzione di acquistare una casa o comunque di ottenere un mutuo, deve sapere che l’andamento storico dell’IRS è attualmente tra i più bassi mai registrati: non a caso si sente spesso parlare di un momento storico propizio per l’acquisto di immobili, potendo sfruttare l’abbassamento dei mutui.

Nonostante vi siano stati tassi ancora più bassi, come quello del 2016 dove il tasso registrò addirittura un 0,73%, il tasso attuale risulta piuttosto appetibile per chi volesse richiedere un mutuo a tasso fisso.

In linea di massima gli indici IRS tendono a scendere durante periodi di crisi o di avversione al rischio; sotto questo punto di vista, il 2018 è stato un anno esemplare, dove il tasso IRS a 30 anni è arrivato a perdere addirittura 15 punti rispetto alla media precedente.

Ecco perché si può cogliere l’occasione di un andamento negativo dell’IRS a 30 anni come riflesso di un andamento negativo generale del mercato; occasione che, tuttavia, viene ostacolata dal prevedibile innalzamento dello spread che le banche a quel punto applicano sui mutui a tasso fisso.

Insomma, per avere un quadro della situazione è bene conoscere l’andamento dei tassi, tenendo ben presente che per i mutui a 30 anni l’IRS varia costantemente a seconda dello status del sistema economico dell’Europa. E per seguire quotidianamente l’andamento attuale,  è possibile aggiornarsi costantemente sul tasso IRS in tempo reale.

IRS 30 anni: tasso oggi in tempo reale

Il tasso IRS in tempo reale è il modo più diretto per conoscere il valore IRS a 30 anni attuale. Grazie alla diffusione del valore di mercato del tasso, stabilito dalla Federazione Bancaria Europea, è possibile seguire l’intero andamento che cambia giorno dopo giorno.

Perché è importante conoscere il tasso IRS a 30 anni? Avendo chiaro il valore dell’IRS è possibile calcolare l’importo della rata effettiva da pagare in anticipo. La FBE aggiorna quotidianamente il valore dell’IRS, permettendo a papabili richiedenti del mutuo di poter avere un preventivo, magari simulandolo con i calcolatori online. Oltretutto è un modo per tenersi costantemente aggiornati sulla situazione economica europea, nonché del proprio paese, per decidere se è un buon momento per intraprendere il percorso di un mutuo a tasso fisso, con IRS e spread favorevoli.

Per conoscere l’IRS a 30 anni in tempo reale è possibile consultare ancora i vari periodici che si occupano nello specifico della diffusione di questi dati economici, che esulano dalle decisioni della Banca Centrale Europea.

Diciamo che al giorno d’oggi internet rimane come sempre la via per eccellenza per conoscere le cose in tempo reale. Oramai lo storico e tassi aggiornati vengono direttamente pubblicati online.

In maniera molto semplice e immediata è possibile navigare su quei siti web che si occupano nello specifico di economia e che perciò vengono costantemente aggiornati su dati divulgativi, come il tasso IRS a 30 anni in questione.

È sufficiente recarsi sulla pagina di siti inerenti a finanziamenti e prestiti, come ad esempio possono essere PrestitiOnline24.it o il Sole24Ore, e cercare al loro interno IRS in tempo reale. Questi siti web pubblicano l’interno andamento del tasso rapportato alle relative percentuali di durata.

Generalmente, all’interno dell’apposita sezione, vengono riportati i dati fino all’IRS a 30 anni (a seconda del caso specifico), con la tabella di confronti con IRS precedenti.

Previsioni IRS 30 anni e tendenza di mercato

All’interno di questo panorama economico non mancano di certo alcune previsioni IRS a 30 anni che, come sempre, cercano di delineare in modo anticipato le future tendenze del mercato. L’Osservatorio economico e vari esperti in materia non hanno esitato, di fatti, ad esporre alcune ipotesi tutte da confermarecon l’arrivo dei prossimi mesi.

Si parte dal presupposto che i tassi fatichino ad alzarsi laddove non vi sia dietro una ripresa economica sostanziale; siamo nel pieno di una instabilità economica e i tassi, di base, sono il riflesso dell’andamento di mercato.

Si parla spesso della Germania in questioni finanziarie, considerata a livello europeo come brenchmark o parametro di riferimento per gli altri stati membri. I famigerati

Bund tedeschi, in particolare, sono quei titoli di stato che ci interessano in questo ambito specifico, proprio perché essi sembrano riversarsi sui tassi.

Di norma una persona sceglie tale tipologia di mutuo per assicurarsi che il tasso mantenga la sua cifra fino all’ultima rata; ma sembra che il bund ed IRS 30 anni procedano di pari passo, influenzandosi.

Varie analisi di mercato confermano che non c’è da aspettarsi chissà quale cambiamento netto e repentino dalla prossima ondata in economia, considerando che quest’anno si sono registrati i più bassi livelli di IRS, tra le altre cose. È difficile sapere con certezza se il tasso IRS si appresterà a salire o a scendere nei prossimi anni.

Tuttavia, confermano alcuni esperti, il tasso IRS a 30 anni potrebbe avere un contenuto rialzo nel 2019 seguendo l’inflazione che sta colpendo gli stati membri dell’Euro. Come ha da poco confermato l’Eurostat, gli indici relativo ai consumi sono (ancora di poco) aumentati.

Se l’economia si rialzasse, anche il tasso tenderebbe ad innalzarsi di conseguenza, provocando IRS a 30 anni più alti ma che, a quel punto, potrebbero contare su un abbassamento dello spread sul tasso fisso. O almeno quella è la speranza.

La Banca Centrale Europea vorrebbe dareun contributo all’Europa affinché la ripresa economica del PILintraprenda una nuova impennata, inserendo nel piano delle incentivi per i prestiti a lungo termine: si parla di condizioni agevolate per banche, istituti del credito pubblici o privati, che erogano questa tipologia di finanziamento.

Ad ogni modo, gli esperti continuano a consigliare il mutuo a tasso variabile per quanto riguardano i mutui a breve termine: parliamo di prestiti della durata dai 10 ai 20 anni massimo; mentre il tasso fisso rimane la soluzione migliore per i mutui con IRS a 30 anni.

Partendo da queste previsioni di mercato per il futuro nell’ambito dei finanziamenti e in particolare per il tasso Eurirs, confermano gli esperti che il periodo per ottenere un mutuo a tasso fisso rimane ancora fertile e di buon auspicio: in definitiva, siamo in un periodo piuttosto mite per investire nel mattone a tassi ancora, moderatamente, vantaggiosi.

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