Laurea triennale, boom disoccupazione

Pubblicato il 9 Apr 2014 - 10:12am di Daniele Celli

È un vero e proprio boom della disoccupazione, quello che sta colpendo gli studenti usciti con successo da un corso di laurea triennale

Laurea triennale disoccupazione

La laurea triennale rappresenta il primo ostacolo della vita universitaria di uno studente. In molti desiderano che sia anche l’ultimo, per chi non ha intenzione di proseguire gli studi anche con la laurea magistrale, ma dando uno sguardo agli ultimi dati di Almalaurea è sempre più difficile abbattere l’ostacolo della disoccupazione soltanto con un diploma di laurea triennale.

Numeri – Secondo il 16° rapporto di Almalaurea sul legame tra università e lavoro, negli ultimi anni stiamo assistendo, allo stesso tempo, ad un aumento della disoccupazione tra i neolaureati triennali e ad un drastico calo degli stipendi tra i fortunati che riescono a trovare un’occupazione. Tra chi ha conseguito, da dodici mesi, una laurea triennale e ha deciso di non iscriversi (almeno momentaneamente) ad un corso di studi specialistico, il tasso di disoccupazione è pari al 26,5%.

Nonostante si tratti di una cifra allarmante, non è il tasso di disoccupazione in sé a preoccupare i ricercatori di Almalaurea, ma il brusco aumento rispetto all’indagine (analoga) dello scorso anno. Il tasso, infatti, è passato dal 23% al 26,5%, con 3,5 punti percentuali che non portano affatto ottimismo nel settore.

Laurea magistrale – Ottimismo che non c’è neanche tra chi, invece, esce dall’università con un diploma magistrale o di vecchio corso, al termine di un percorso di studi dalla durata di cinque anni. Le cifre, in questo caso, sono ovviamente più basse, ma non di molto: dal 21% del 2013 si è passati al 23%.

Occupati – Il trend non cambia tra chi è invece riuscito a trovare un’occupazione entro un anno dalla laurea triennale o magistrale, perché in questo caso è lo stipendio ad essere colpito dal crollo. La percentuale di chi ha trovato lavoro dopo la laurea è del 66%, ma tra questi soltanto un misero 26,9% (laurea triennale) o 25,7% (magistrale) è stato assunto a tempo indeterminato: dati che attestano una tipologia di contratto che va man mano scomparendo.

La media delle retribuzioni è di circa mille euro al mese, un dato in calo del 5% per chi possiede una laurea triennale (cifra di 1.003 euro) e del 3% per chi invece ha una laurea magistrale (1.038 euro). In entrambi i casi, il crollo è stato del -20% nell’arco degli ultimi cinque anni.

Università in crisi – I dati sulla scarsa efficienza di un diploma di laurea vanno anche a colpire le iscrizioni all’università, che vedono appena il 30% di giovani diciannovenni (freschi di diploma) optare per la via dell’ateneo. Il problema, secondo Almalaurea, è nell’obiettivo che l’Italia ha fissato con la Commissione Europea per il 2020: avere almeno il 40% di laureati nella fascia d’età compresa fra i 30 e i 34 anni, dato che secondo le previsioni dovrebbe invece arrestarsi al 27% massimo. Un autentico fallimento.

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Editore online, giornalista, esperto di Web Marketing, Affiliate Marketing e SEO. Proprietario e direttore responsabile di Corretta Informazione e diversi altri siti internet di news generiche e guide di economia. Scopre questo particolare lato del web nel 2010 come articolista, ottenendo nel 2013 l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti (albo pubblicisti). Laureato in Statistica Gestionale presso l'Università La Sapienza di Roma. Contatti: redazionewrt@gmail.com

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