Legge Sprechi Alimentari 2016, novità del progetto: incentivi ai commercianti e sconti sulla Tari

Pubblicato il 14 Mar 2016 - 8:50am di Redazione

ciboArriva finalmente alla camera la legge contro gli sprechi alimentari, il cui voto è previsto tra martedì 15 e mercoledì 16 marzo 2016; attesi incentivi e sgravi fiscali sulla Tari per le attività commerciali che doneranno gli alimenti in eccedenza. Nonostante la crisi economica che in questi anni ha attanagliato l’economia italiana ed internazionale, il trend degli sprechi alimentari non accenna ad arrestarsi, manifestandosi attraverso numeri estremamente negativi. A riguardo è stata dunque ideata una nuova legge, la quale cercherà, se approvata, di arginare il nefasto fenomeno. I punti essenziali della suddetta verranno ora analizzati attraverso le parole  della deputata del Pd Maria Chiara Gadda.

Incentivi e sgravi per chi evita gli sprechi alimentari

A difendere gli intenti della nuova legge, come già scritto, ci ha pensato la deputata Gadda, la quale specifica che:

“Differentemente dalle legge francese, che basa i propri principi sulla penalizzazione, la legge italiana punta sulla semplificazione burocratica e sugli incentivi, permettendo ai donatori di bypassare molte delle difficoltà finora riscontrate. L’inconfutabile prova è la necessità di una dichiarazione preventiva di almeno cinque giorni (da parte di imprese, supermercati o ristoranti) per donare le eccedenze alimentari. L’idea della nuova legge è, invece, quella di una dichiarazione consuntiva mensile, che permetta ai soggetti economici precedentemente citati di dimostrare legalmente quanto donato, attraverso documenti di trasporto e scontrini, dai quali successivamente scaricare l’Iva. La normativa è dunque fondata sul concetto di dono. I prodotti su cui è segnalata la dicitura ‘da consumarsi preferibilmente entro’, ad esempio, possono essere assimilati anche dopo la su citata scadenza; il pane invenduto nelle 24 ore successive alla sua produzione, inoltre, è ancora donabile, poiché naturalmente commestibile. Oltre a ciò, anche gli alimenti confiscati saranno oggetto di donazione, purché sicuri sotto l’aspetto igienico-sanitario. Infine, più si dona più gli sconti sulla tassa dei rifiuti, per le attività commerciali, saranno ingenti.
Buone notizie anche per il Tavolo degli indigenti, il cui fondo sarà incrementato con ben 2 milioni di euro per il 2016. GaddaOltre a quest’ultimo, due nuovi fondi verranno istituiti ed uno di questi (dedicato al packaging intelligente antispreco) sarà di 1 milione di euro l’anno per tre anni, poiché coinvolgerà il Ministero dell’Agricoltura ed il Servizio civile nazionale”.

Sprechi alimentari in Italia, i numeri e le statistiche

Il fenomeno degli sprechi alimentari riguarda non solo i produttori primari, i distributori ed i ristoratori, ma anche i consumatori, troppo spesso sottovalutati nel processo di donazione. Se i primi, infatti, generano il 57% degli sprechi, i secondi producono ben il 43% degli stessi. Per arginare ciò, una diffusa sensibilizzazione sul tema sembra dunque necessaria, così da rendere più consapevoli del problema tutte le parti in causa, nessuna esclusa. In tal senso, un ruolo importante lo avranno anche la televisione (nella fattispecie la Rai) e la radio, le quali dovranno assicurare un adeguato numero di ore dedicate all’argomento fin qui trattato.

 

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