Lotteria Scontrini Fiscali: che cos’è, chi riguarda e da quando

Pubblicato il 6 Nov 2016 - 3:20pm di Pietro Paolucci

Per combattere l’antidiluviano grattacapo relativo all’evasione fiscale, la Legge di Bilancio 2017 emersa nelle ultime settimane pone fra le misure da attuare la cosiddetta lotteria scontrini fiscali. Vediamo di seguito chi riguarda, quando entrerà in vigore e cosa sarà in grado di cambiare all’interno del sistema economico italiano un provvedimento del genere.

Lotteria Scontrini Fiscali: alcune informazioni indicative

Come anticipato, la misura in oggetto, fa parte della Legge di Bilancio 2017, anzi trasmessa dal Governo Renzi. Nel caso in cui l’approvazione dovesse andare in porto, ‘si apriranno i giochi’ a partire dal 1° gennaio 2018.

Il piano proviene in qualche modo da alcuni provvedimenti già attuati in alcuni paesi europei come il Portogallo, Stato che tiene in funzione una lotteria simile dal 2014. Tale esperienza ha contribuito ad incrementare le entrate complessive dichiarate di un punteggio di percentuale sull’ordine dell’8,7%, valore a cui si deve tuttavia sottrarre la metà in funzione del rimborso parziale dell’IVA versata dai consumatori.

Il nome del piano sottintende ad una vera e propria estrazione a premi basata sia sugli scontrini, sia sulle ricevute fiscali. Unico requisito per far valere tali certificazioni fiscali è la necessità che queste riportino il codice fiscale dell’acquirente fornito nel momento dell’acquisto.

Sarà autorizzato a partecipare alla lotteria qualsiasi contribuente residente nel territorio italiano a patto che i beni e i servizi siano acquistati come privati e non all’interno di attività d’impresa o mediante lavoro autonomo. Ad acquisto completato, i venditori ed i commercianti devono obbligatoriamente trasmettere per via telematica i corrispettivi all’Agenzia delle Entrate secondo i decreti attuativi del Dlgs 127/2015.

In breve occorrerà operare in questo modo per concorrere alla lotteria: acquistare un prodotto e comunicare anticipatamente il proprio codice fiscale all’esercente, il quale dovrà inviare i dati dell’acquisto compiuto all’amministrazione finanziaria.

A legge approvata, il Ministero dell’Economia e delle Finanze in accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico, pubblicheranno entro 90 giorni dalla data d’avvio tutte le informazioni in proposito quali le modalità con cui avverrà l’estrazione, l’entità del montepremi, il numero e la qualità delle vincite oltre ad un regolamento redatto per poter disporre di tutte le informazioni necessarie alla partecipazione.

Riscontro e previsioni future

A caldeggiare la suddetta proposta il consigliere economico del PD Filippo Taddei, a cui lo stesso Codacons concorre ad esprimere il proprio consenso. Il presidente di quest’ultima Carlo Rienzi, malgrado si attribuisca l’ideazione del piano oltre a reclamare un ritardo di circa quattro anni nei confronti dell’attuazione, non può che vedersi soddisfatto eleggendo la lotteria scontrini fiscali come misura assai utile per combattere l’evasione fiscale italiana.

Sull’altro versante, guida in prima linea il fronte dei contrari Viviana Beccalossi, assessore della Regione Lombardia, additando la lotteria, dunque il gioco, come un mezzo sconveniente per accrescere il gettito del Paese. Ulteriore problematica potrebbe nascere nel caso in cui acquirente ed esercente si mettessero in comune accordo per diminuire l’importo dello scontrino annullando di fatto l’onesta trasparenza che si vorrebbe instaurare.

Per quanto concerne le stime successive ad un’eventuale approvazione, se paragonate a quelle riscontrate in Portogallo, attesterebbero un emersione italiana pari a 77 milioni di euro. La plausibilità di un dato del genere è ciò nonostante piuttosto bassa in quanto, da tale ammontare si escludono tutte le varianti relative ai costi per attivare e mantenere in vita il piano, gli importi dei premi e la quantità effettiva delle entrate extra. L’esperienza portoghese, rivela tuttavia un discreto risconto in termini di favore pubblico e politico tenendo conto dei dati indicati sopra. Staremo a vedere se sarà questa la carta da giocare adatta a contrastare l’imperitura evasione fiscale italiana.

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