Voto di laurea con la media del 25: calcolo del minimo e del massimo

Pubblicato il 2 Ago 2017 - 4:35pm di Pietro Paolucci

Manca ormai pochissimo alla vostra discussione della tesi finale che andrà a coronare il vostro percorso di studi? Bene, chi di voi laureandi, malgrado malcelati disinteressi verso la propria media, non si è domandato almeno una volta con quale media e, di conseguenza, con quale voto finale è in grado di laurearsi? Ecco, nei paragrafi che seguono, vedremo in breve in che modo rispondere a tale domanda focalizzandoci sul probabile voto di laurea con la media del 25.

Voto di laurea con la media del 25: calcolo della media e del voto di base

Insomma, le premesse del precedente paragrafetto parlano chiaro. Dopo aver portato a casa e aver verbalizzato l’ultimo esame del proprio percorso di studi è tempo di far tornare i conti e buttare giù qualche pronostico attinente all’ultima prova, quella che autorizzerà amici e parenti a chiamarci ‘dottori’, nei giorni appena prossimi al conferimento della laurea, si capisce.

In bella mostra, il titolo del presente articolo, pone in risalto, a titolo d’esempio, una media del 25, media discreta con cui presentarsi alla discussione senza alcun rammarico o timore. Ma cos’è e come si calcola quella tanto astrusa media ponderata? Questa, come dice appunto il nome è una media calcolata tenendo conto non solo del voto dei singoli esami, ma anche della loro valenza in termini di CFU.

Fin qui ci siamo tutti. Ma in che modo si calcola? Semplicissimo: basterà segnarsi tutti i voti degli esami fatti con i rispettivi CFU. Fatto ciò occorrerà allora moltiplicare ogni voto per il numero di crediti correlato e poi sommare tutti i risultati ottenuti. Ultima operazione da fare: dividere il risultato anzi detto per il numero di crediti totale.

Quest’ultima cifra occorrerà infine per conoscere il voto di base con cui il laureando si presenterà di fronte alla commissione d’esame. Considerando quanto il titolo recita, ovverosia il voto di laurea con la media del 25, basterà moltiplicare tale media ponderata per 11, perciò dividerlo per 3. Risultato? Il voto con cui ci presenteremo all’esame sarà pari a 91,6 periodico, quindi arrotondato (nella maggioranza dei casi) a un 92.

Calcolo del minimo e del massimo con una media ponderata del 25

Ora che sappiamo che il nostro voto di laurea con la media del 25 ci ha consentito di presentarci con la nostra tesi ben rilegata di fronte alla commissione d’esame con una media che oscillerà per forza fra il 91 e il 92, non possiamo dare più informazioni esatte in qualunque caso.

In altre parole, come molti di voi sapranno, ogni università, ogni facoltà e ogni dipartimento si avvale di politiche differenti in proposito dei punti tesi, ossia quei punti che sono correlati alla bontà della tesi, della presentazione orale del lavoro e non solo. Fondamentalmente, alle tesi triennali viene conferito un punteggio minore rispetto alle magistrali.

In questa sede, abbiamo l’ardire di affermare soltanto che la media dei punti tesi massimi per le triennali è di 5 o 6, mentre per le magistrali si superano spesso i 10. Ciò vuol dire che, con il nostro punteggio base di 91/92 difficilmente potremo toccare la soglia 100 per una laurea triennale e, viceversa, sforeremo con tutta probabilità il tanto desiderato tetto a tre cifre nelle magistrali.

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