Melatonina per dormire: effetti collaterali, controindicazioni e come trovarla pura, in gocce o compresse

Pubblicato il 1 Lug 2017 - 1:59pm di Pietro Paolucci

Spesso specialisti e ‘meno specialisti’ consigliano di assumere la melatonina per dormire, nel caso in cui si lamentassero problemi di insonnia o disturbi del sonno di altro genere. Qui di seguito vediamo di fare chiarezza su tale ‘’ormone’’ tanto chiacchierato, rassegnando gli effetti collaterali, le controindicazioni, dove comprarla e quant’altro.

Cos’è la melatonina? Perché aiuta contro i disturbi del sonno?

Ebbene, prima di tutto è bene sapere che cos’è questa sostanza che ha l’ardire di riscontrare un tale favore in questi ultimi anni. In soldoni, si tratta di un ‘’ormone’’ prodotto dall’epifisi (anche nota come ghiandola pineale di tipo endocrino presente nei vertebrati), e da altri distretti quali la tiroide o l’ipofisi. Quelle virgolette che abbracciano la parola ormone non sono messe lì a caso. Stanno a significare che, malgrado la melatonina sia definita comunemente come ormone, essa possiede alcune caratteristiche che la allontanano da tale categoria. In breve, seppur ne venisse a essere chirurgicamente esportato il principale produttore, l’epifisi per l’appunto, questa continua ad essere presente nel nostro organismo, a differenza di quanto accade con gli altri ormoni.

A ogni modo, la sostanza che dà il titolo al presente articolo, viene secreta nel momento in cui vi è una scarsa stimolazione da parte della luce dei fotorecettori della retina. Di qui, il palese collegamento con la regolazione del sonno e del relativo ciclo che, quindi, viene fondamentalmente organizzato in una dinamica luce – buio.

Dopo una iniziale presenza minima della melatonina nei neonati (motivo per cui fino ai primi tre mesi il sonno dei piccoli è assai intermittente), con la crescita e lo sviluppo della ghiandola pineale (epifisi), vi sarà una regolamentazione del sonno che tuttavia andrà a scemare con il progredire degli anni. Ne conseguirà per questo un assottigliamento delle quantità delle ore di sonno, fenomeno che si riscontra specialmente nelle persone ultrasessantenni. Chiara la fonte da cui derivano gli svariati consigli rivolti a chi ha problemi di insonnia no?

Melatonina per dormire: cure e controindicazioni

Dar fede agli amici o agli esperti che, a intervalli settimanali, ci suggeriscono l’assunzione della melatonina come integratore contro i disturbi del sonno, come abbiamo visto, è una possibilità da non escludere a priori. Tale affermazione proviene da una effettiva mancanza di comprovati effetti collaterali o controindicazioni specifiche collegate a una cura a base di melatonina.

Tuttavia, bisognerà porre attenzione qualora si assumesse tale ‘farmaco’ non prima di andare a dormire, ad esempio prima di uscire la sera. Si sconsiglia infatti tale procedura in quanto si potranno riscontrare vertigini, mal di testa, irritabilità e sonnolenza per l’appunto. In aggiunta, è bene consultare un parere medico qualora si soffrisse di epilessia, depressione, pressione alta e diabete; per quanto riguarda l’assunzione combinata con altri farmaci, è bene evitarla in combinazione con ansiolitici e alcuni tipi di antidepressivi.

In ultima istanza, per quanto riguarda dove e cosa acquistare, sappiamo che in commercio esistono integratori di melatonina in compresse, in bustine, sciroppi, gocce o addirittura la melatonina pura (acquistabile anche su Amazon, per dire). Il dosaggio è chiaramente una questione del tutto personale in quanto dipende da svariati fattori che non stiamo qui a elencare. A ogni modo, generalmente, dovrebbero essere sufficienti 1 – 2 milligrammi di melatonina per riscontrare un senso di rilassamento, di sonnolenza.

Per qualsiasi informazione, come si evince da vari punti della trattazione, consigliamo di consultare il proprio medico curante per fugare ogni dubbio e, come si suol dire, dormire sonni tranquilli.

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