Musei gratis domenica 6 marzo 2016 a Roma, Milano, Napoli, Firenze e non solo: quali visitare?

Pubblicato il 4 Mar 2016 - 11:05am di Medea Moretto

Anche per marzo giunge, finalmente, la prima domenica del mese e questo vuol dire: musei gratis per tutti. Il decreto, in vigore dal primo luglio 2014, di Franceschini stabilisce che ogni prima domenica del mese i cittadini potranno visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali in modo gratuito.

Musei gratis domenica 6 marzo 2016: cosa visitare a Roma e Milano

La capitale offre, per questa prima domenica di marzo 2016, una così vasta possibilità di scelta tra musei e non da renderla quasi imbarazzante per le sue bellezze. Una sola giornata non basterà per poterli visitare tutti ma ce n’è davvero per ogni gusto. Oltre alle visite ai musei, basiliche e gallerie come riportato sul sito ufficiale “Musei in Comune”, si potrà optare anche per le mostre, sia in corso che in programma; alla lunga lista si aggiungono anche le mostre temporanee dove, però, non saranno gratuite: “Toulouse-Lautrec” al Museo dell’Ara Pacis, “La mostra” dedicata a Renzo Arbore  e il Planetario Gonfiabile di Technotown. Sullo stesso sito ufficiale sarà possibile prendere visione degli orari di apertura e chiusura ed eventuali  prenotazioni obbligatorie.

Tra le opzioni ci saranno: Palazzo Massimo che ospita la sezione di arte antica e la sezione di numismatica e oreficeria, Galleria Borghese dalle 9:00 alle 19:00 per poter ammirare le sculture del Bernini e le tele di Caravaggio (per la Galleria sarà obbligatoria la prenotazione che verrà a costare 2 euro), “La casina delle Civette” sita nel parco di Villa Torlonia che altro non è che la ex casa dei Torlonia trasformata, poi, in museo e ancora, dalle 9:00 alle 19:30, si potrà visitare il Mausoleo di Adriano meglio conosciuto come Castel Sant’Angelo.

A Milano la scelta sarà tra la Pinacoteca di Brera, galleria nazionale d’arte antica e moderna, aperta dalle 8:30 alle 19:15 e sita nell’omonimo palazzo di Milano, il Museo del Castello Sforzesco composto da diverse sale a tema, il Museo Archeologico, il Museo di Storia Naturale, il Museo del Novecento o l’Acquario Civico che è il terzo acquario più antico di Europa.

Una domenica a Napoli e Firenze, i musei che aderiscono all’iniziativa

La bellissima città partenopea offrirà ai suoi cittadini il Palazzo Stigliano Zevallos sito in via Toledo e aperto dalle 10:00 alle 18:00 dove si potranno ammirare oltre 120 importanti opere, gli Scavi di Ercolano, Villa Floridiana situata sulla collina del  Vomero e Villa Pignatelli dove, entrando per i tre salottini (azzurro, rosso e verde), si potrà arrivare alla Sala da ballo, la monumentale veranda neoclassica, la sfarzosa Biblioteca e la Sala da pranzo (con la tavola con piatti e posate della famiglia Pignatelli).

Nell’elenco ci sono anche Il Museo archeologico dei Campi Flegrei, il Parco archeologico di Baia, il Teatro romano di Miseno, il Tempio c.d. di Diana, l’Antiquarium nazionale di Boscoreale, la Certosa di San Giacomo, Scavi di Stabiae, la Villa San Marco a Varano – Castellammare di Stabia, la Villa di Arianna a Varano – Castellammare di Stabia, gli Scavi di Ercolano e tanti altri ancora.

Firenze, città d’arte, proporrà la Galleria d’arte moderna dalle 10:00 alle 18:50, la Galleria degli Uffizi uno dei più importanti musei italiani, il Giardino delle Scuderie Reali e Pagliere 8.00 alle 19.00 e la Villa Medicea della Petraia ritenuta una delle più belle e celebrate ville medicee.

Anche qui la lista si allunga insieme al museo archeologico nazionale di Firenze, il Museo degli argenti di Firenze, il Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, il Museo delle Cappelle Medicee, il Museo delle porcellane, il Museo di Casa Martelli, il Museo egizio di Firenze, il Museo nazionale del Bargello e il Parco di Villa Il Ventaglio.

Musei gratis anche nel resto dell’Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Trentino-Alto Adige e Veneto. Per maggiori informazioni basterà visitare il sito ufficiale dei beni culturali.

Info sull'Autore

Lascia Una Risposta