Significato di NATO: traduzione acronimo e spiegazione approfondita

Pubblicato il 15 Mar 2022 - 4:48pm di Alessandra Corbo

Soprattutto negli ultimi tempi, una tra le sigle più citate dai media e dai sistemi informativi è sicuramente quella della NATO. Per comprendere cosa sia e a cosa fa riferimento l’acronimo NATO è importante conoscere il suo significato, anche perché questo consente di interpretare, almeno in parte, le ragioni sottese all’attuale conflitto.  

L’acronimo NATO lettera per lettera e traduzione in italiano

L’acronimo NATO nasce dall’unione delle iniziali delle seguenti parole inglesi: North Atlantic Treaty Organization. La traduzione letterale dei termini significa: Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord. L’acronimo è anche conosciuto nella versione in francese: OTAN, Organisation du Traité de l’Atlantique Nord. La differenza è solo nell’ordine delle parole ma il significato letterale dei termini è praticamente identico. Come già si intuisce dai termini, la NATO è un’organizzazione internazionale sorta con lo scopo di attuare i principi di reciproca collaborazione militare tra i paesi aderenti al Trattato Atlantico, il patto difensivo siglato dagli Stati Uniti dal Canada e da altri paesi dell’Europa occidentale nel 1949, poco dopo il termine della seconda guerra mondiale. Si tratta di un’organizzazione la quale ha avuto, fin dalla sua origine una grande influenza politica e anche ideologica, poiché ha sancito la nascita del cosiddetto blocco occidentale. Tuttavia, il significato della NATO e le sue implicazioni nella politica mondiale sono molto più profonde di quello che lasciano intendere i termini e le vicende che stanno accadendo negli ultimi giorni sono indicative delle  implicazioni che l’organizzazione ha in tutto il mondo.  

Significato di NATO: la spiegazione approfondita

Il Patto o Trattato Atlantico, l’accordo alla base della nascita dell’Organizzazione NATO, traeva origine dal timore diffuso dopo la seconda guerra mondiale che l’Unione Sovietica, altro paese vincitore della seconda guerra, insieme ai suoi stati satelliti, progettasse di espandere la propria egemonia politica verso l’Occidente. Questa tensione, sempre più crescente e forse anche un po’ fomentata da campagne informative antisovietiche e anticomuniste, delle quali gli Stati Uniti sono stati tra i paesi più impegnati in questa direzione, ha portato quindi a far nascere la credenza e di conseguenza la necessità di difendere il mondo occidentale dalla minaccia comunista. Il Trattato, e quindi la NATO, rispondeva a questa esigenza percepita di bisogno di difesa che gli Stati del blocco occidentale potevano soddisfare solamente alleandosi tra loro. Come? Concretamente, l’Alleanza prevedeva e prevede tuttora quella di mettere alla comune disposizione i propri strumenti e mezzi difensivi in caso di un eventuale attacco, per agire come un solo corpo, unito e compatto. Un’altra significativa chiave di lettura, forse la più importante di tutte, del ruolo della NATO risiede nell’articolo V del Trattato stesso dove viene esplicitamente detto che qualsiasi attacco a una sola delle Nazioni  della coalizione verrà considerato come un attacco alla coalizione stessa. Un’altra delle condizioni che fa scattare l’entrata militare dei paesi coalizzati a fianco del paese direttamente coinvolto nel conflitto armato è spiegata nell’articolo IV del Trattato, il quale prevede che le parti si debbano consultare ogni qualvolta si presenti una minaccia all’integrità territoriale, all’indipendenza politica o alla sicurezza della nazione.

Si tratta quindi di un’alleanza di tipo militare dedita all’offerta di muto soccorso militare e collaborazione alle azioni militari di un paese. Il concetto di difesa collettiva, concetto fondante dell’Alleanza Atlantica, è figlio dell’ideologia e della situazione geopolitica che venne a crearsi dopo la seconda guerra mondiale e allo stesso tempo è stato anche uno degli elementi principali di innesco della guerra fredda che da allora avrebbe definitivamente contrapposto l’Occidente all’Unione Sovietica. Quest’ultima infatti reagì vivacemente alla nascita del NATO che, a sua volta, vedeva nell’Organizzazione una minaccia alla propria sicurezza e alla sopravvivenza del progetto sovietico di diffusione dell’ideologia comunista. In risposta nacque così quello che potrebbe definirsi il contrapposto orientale della NATO: il Patto di Varsavia, che però si sciolse definitivamente con la caduta del Muro di Berlino, avvenuta il 9 novembre del 1989, e il conseguente scioglimento dell’U.R.S.S.

Proprio dalla caduta del Muro di Berlino, la NATO ha progressivamente perso la caratteristica di Alleanza difensiva per andare sempre più a costituirsi come un’organizzazione internazionale che ha lo scopo di offrire collaborazione militare ai paesi aderenti che, ad oggi, sono ben 30.

Nel tempo, in seguito ai cambiamenti geopolitici internazionali, anche la NATO ha modificato e adeguato i suoi principi ispiratori che, ad oggi, potrebbero essere riassunti così:

  • ogni decisione, ogni attività e ogni intervento devono avvenire sulla base del principio del consenso, da non confondersi con l’unanimità che invece viene espressa mediante assenso nella votazione;
  • ogni paese partecipa militarmente fornendo strumenti e dispositivi militari secondo il principio di volontarietà;
  • ogni truppa o strumento messo a disposizione della NATO rimane sotto il comando della nazione che li mette a disposizione;
  • i costi per il funzionamento dell’Alleanza sono ripartiti tra tutti i paesi membri, secondo i rispettivi PIL;
  • nessuna iniziativa e/o intervento viene operata senza che vi sia stata preliminarmente una consultazione durante la quale ogni Nazione ha la facoltà di esprimere la propria volontà;
  • all’interno dell’Alleanza ogni Nazione ha pari dignità e valore al tavolo negoziale.

Come appare evidente dai principi poco sopra riassunti, i valori alla base dell’Alleanza atlantica sono improntati all’uguaglianza e alla parità tra le Nazioni. Ogni Nazione ha infatti la piena facoltà di esprimersi e intervenire sulle questioni sulle quali i paesi membri sono chiamati a confrontarsi. Ogni parere contrario anche del più piccolo stato membro equivale a un veto che l’Alleanza è tenuta a considerare. Nei principi, il Patto Atlantico si prefigge di essere un’organizzazione in cui vige la democrazia assoluta e l’uguaglianza nel suo significato più alto.

In linea di massima, si può sostenere che la NATO così come si presenta nella sua attuale conformazione, rappresenta l’organizzazione militare più utilizzata, nel campo del diritto internazionale, per l’imposizione del rispetto della Carta ONU e di tutte le norme e le disposizioni in materia di diritto umanitario e di diritto bellico. 

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