Dopo mesi di sondaggi, interviste e confronti in tv finalmente ci siamo: domenica 5 giugno 2016 in tanti Comuni italiani si terranno le elezioni amministrative-comunali che sanciranno i nuovi primi cittadini; ovviamente c’è tanta curiosità soprattutto sul nuovo sindaco delle grandi città come Roma, Milano, Torino e Napoli. Gli elettori per non farsi trovare impreparati con questo importante appuntamento devono informarsi bene sugli orari, le date e il regolamento di queste votazioni.
Data e orari delle Elezioni amministrative-comunali 2016: chi e dove si vota?
Più di tredici milioni di italiani saranno coinvolti da queste elezioni amministrative che porteranno alla nomina dei sindaci e dei consigli comunali di ben 1.342 Comuni (tra cui 26 capoluoghi di provincia). Per tutti sono previsti la stessa data e gli stessi orari: si può votare dalle ore 7:00 fino alle 23:00 di domenica 5 giugno 2016. Lo scrutinio inizia immediatamente dopo la chiusura dei seggi e l’accertamento del numero dei votanti. Nel caso in cui al primo turno nessuno dei candidati dovesse riuscire a raggiungere il 50% delle preferenze ci sarà il ballottaggio: il 19 giugno, sempre dalle 7:00 alle 23:00 i cittadini potranno esprimere la loro preferenza tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di consensi. Per conoscere dove si deve votare bisogna consultare la tessera elettorale, sulla quale viene indicata la sezione alla quale il cittadino è iscritto.
La tessera elettorale è necessaria per poter esprimere il proprio voto: per poter permettere a tutti quelli che hanno finito i posti per i timbri, che l’hanno smarrita o che non l’hanno ancora ricevuta, gli uffici comunali resteranno eccezionalmente aperti anche sabato 4 giugno 2016 dalle 9:00 alle 18:00 e il giorno delle elezioni amministrative-comunali dalle 7:00 alle 23:00. Quando ci si reca al seggio per esprimere il proprio voto bisogna portare, oltre alla tessera elettorale, anche un documento di identità. Potranno votare tutti gli aventi diritto al voto che risiedono nei Comuni dove si rinnovano il sindaco e i consigli comunali: per questo tipo di elezioni non vale il voto per corrispondenza dall’estero, quindi gli italiani che vivono altrove devono tornare nel proprio Comune se intendono votare.
Regolamento: come esprimere il proprio voto
Ai seggi si riceve la matita copiativa e una scheda elettorale di colore azzurro su cui si dovrà indicare il nome del candidato a sindaco preferito (i cui nomi sono già stampati sulla scheda) e la lista per cui si intende votare per la formazione del consiglio comunale (si possono indicare massimo due nomi tra i candidati consiglieri e in tal caso si deve scegliere un maschio e una femmina, altrimenti il voto sarà annullato). Le modalità di voto sono leggermente differenti tra i Comuni con meno di 15:00 abitanti e quelli che ne hanno di più.
Modalità di voto nei Comuni fino a 15.000 abitanti
Nei Comuni con meno di 15.000 abitanti l’elettore può votare in quattro modalità.
- Può tracciare un segno sul nominativo del sindaco (in questo caso il voto viene esteso anche alla lista collegata a quel candidato).
- Può tracciare un segno sia sul nome del candidato che su quello della lista collegata.
- Può tracciare un segno solo sulla lista (in questo caso il voto sarà valido anche per il candidato sindaco ad essa collegato).
- Può esprimere la sua preferenza per i candidati a consigliere comunale scrivendone il cognome negli appositi spazi sotto il simbolo della lista a cui appartengono: in questo caso il voto è valido per i candidati votati, per la loro lista e per il candidato sindaco ad essa collegato. Bisogna specificare che nei Comuni che hanno meno di 5.000 abitanti è possibile indicare il nome di un solo consigliere.
Nei Comuni che hanno fino a 15.000 abitanti si procede al ballottaggio solo se i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti sono in parità.
Modalità di voto nei Comuni con più di 15.000 abitanti
Nei Comuni con più di 15.000 abitanti (ed è il caso delle grandi città come Roma, Napoli, Milano, Torino e Bologna, giusto per citare alcuni dei posti più importanti dove si volgeranno le elezioni amministrative) l’elettore può esprimere il proprio voto in cinque modalità:
- Può tracciare un segno sul rettangolo corrispondente al suo candidato sindaco preferito e sul simbolo della lista o di una delle liste che sono a lui collegate.
- Può tracciare un segno sul nome del candidato sindaco e sul simbolo di una lista che non è a lui collegata (in questo caso si parla di voto disgiunto).
- Può tracciare un segno solo sul nome del sindaco: in questo caso non viene esteso anche alla lista.
- Può tracciare un segno sul simbolo di una lista: in questo caso il voto è valido sia per la lista che per il sindaco collegato.
- Può scrivere negli appositi spazi il cognome dei candidati consiglieri che preferisce (anche senza fare un segno sulla lista prescelta): in questo caso il voto sarà valido per i candidati indicati, per la lista e il sindaco ad esso collegata (a meno che l’elettore non proceda con il voto disgiunto).
In questi Comuni con più di 15.000 abitanti è previsto il ballottaggio nel caso in cui nessuno dei candidati al ruolo di sindaco riesca a raggiungere la maggioranza assoluta: nella scheda del ballottaggio, che si terrà il 19 giugno, saranno riportati i nomi dei due candidati che hanno ottenuto più voti e per esprimere la propria preferenza sarà sufficiente tracciare un segno sul rettangolo che contiene il nome del candidato preferito.
Le schede elettorali di Roma, Milano, Napoli e Torino
Chiudiamo questa piccola guida sulle elezioni amministrative-comunali mostrando ai cittadini come saranno le schede elettorali di Roma, Milano, Napoli e Torino.
scheda elettorale di Roma
scheda elettorale di Milano
scheda elettorale di Napoli
scheda elettorale di Torino
