Oscar Miglior Attore Non Protagonista 2016, Sylvester Stallone favorito su Tom Hardy e Christian Bale

Pubblicato il 28 Feb 2016 - 4:30pm di Patrizia Monaco

Sylvester Stallone, favorito agli Oscar 2016 come “Miglior attore non protagonista”, sfida Tom Hardy e Christian Bale. Tra i candidati anche i nomi di Mark Ruffalo e Mark Rylance.

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Oscar 2016, occhi puntati sui candidati a “Miglior attrice” e “Miglior attore”: vittoria quasi certa per Brie Larson e Leonardo DiCaprio

Nel corso delle prime settimane dell’anno, appassionati di cinema e curiosi accolgono con entusiasmo le nomination per la notte degli Academy Awards. Giunta alla sua 88esima edizione, la cerimonia più famosa nel mondo, accoglie annualmente le stelle del cinema internazionale, calamitando l’attenzione mondiale sul celebre red carpet. Nel corso del tempo, i volti più amati del grande schermo sono stati chiamati a presenziare nella notte più magica, venendo una o più volte nominati per le varie categorie a disposizione. Si passa così dal premiare la miglior colonna sonora alla miglior sceneggiatura, passando per il film, l’attore o l’attrice più meritevole per la vittoria della statuetta. Gli Oscar 2016 sembrano rappresentare l’occasione giusta per far sì che Leonardo DiCaprio riesca ad ottenere la prima statuetta della sua carriera, e lo stesso potrebbe essere per Brie Larson come attrice protagonista e per Alicia Vikander come supporter in The Danish Girl. Inarritu, regista di Revenant nonché vincitore in carica per aver raccolto numerosi premi nel 2015 con Birdman, pare voglia accaparrarsi numerosi premi nella notte del 28 febbraio, ma la sfida nella categoria del miglior attore non protagonista, si preannuncia più in equilibrio che mai.

Sylvester Stallone favorito come “Miglior attore non protagonista”, la sfida è con Christian Bale e Tom Hardy

Christian Bale: nel corso della sua carriera, l’attore britannico, ha dimostrato a tutti la propria versatilità interpretativa, mettendosi a dura prova per diversi ruoli tra cui spicca quello di Dicky Eklund in The Fighter. Proprio per questa pellicola ottenne l’Oscar come miglior attore non protagonista e, a distanza di circa cinque anni, Bale punta a ripetersi dopo essersi calato nei panni di un personaggio totalmente diverso da Eklund. Lo abbiamo visto trasformarsi in un nerd finanziario ne La grande scommessa, capace di spiccare nel pieno di un cast brillante costituito da Brad Pitt, Bryan Gosling, Steve Carell, Finn Wittrock e Melissa Leo (proprio lei vinse insieme a Bale il premio come non protagonista in The Fighter nel 2011). Un’ottima interpretazione che gli ha spianato la strada verso la magica notte del 28 febbraio, mettendolo però di fronte ad una sfida alla pari con i colleghi Tom Hardy (Revenant) e Sylvester Stallone (Creed).

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Mark Rylance: nominato agli Oscar 2016 come non protagonista per Il ponte delle spie, l’attore britannico ha dedicato gran parte della sua vita al mondo del teatro, lasciando spazio per appena tredici film nel corso della sua carriera. Sotto la regia di Steven Spielberg, ha interpretato il ruolo di Rudolf Abel, spia russa catturata dagli americani durante la Guerra Fredda. Estremamente razionale, si ritroverà ad essere difeso dall’avvocato James B. Donovan, interpretato dal sempre impeccabile Tom Hanks. Esilarante nella sua semplicità, Rylance ha raccolto numerosi consensi da parte di pubblico e critica, non rientrando però tra i favoriti per la vittoria agli Academy Awards.

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Mark Ruffalo: con una lunga serie di film inanellati nel corso della sua fortunata carriera, l’attore statunitense giunge nell’edizione 2016 degli Oscar alla terza nomination come attore non protagonista. Nel 2011 fu la volta del film I ragazzi stanno bene, al fianco di Julianne Moore e Annette Bening poi, quattro anni dopo, arrivò il turno di Foxcatcher con Channing Tatum e Steve Carell. In entrambi i casi la vittoria non arrivò e Ruffalo ci riprova quest’anno con Il caso Spotlight, pellicola diretta da Tom McCarthy e all’interno del quale l’attore interpreta il giornalista Michael Rezendes. Insieme ai suoi colleghi indagherà sull’accusa di pedofilia mossa contro diverse parrocchie di Boston nel 2001, sarà proprio Mark Ruffalo a donargli forza e determinazione per un’interpretazione degna di nota. Probabilmente però, non riuscirà ad eguagliare i meriti di altri suoi colleghi.

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Sylvester Stallone: un nome, una garanzia. Torna a vestire i panni di Rocky Balboa, probabilmente il personaggio più amato della sua straordinaria carriera. Lo fa però come supporter nel film Creed in cui, come intuibile, il protagonista assoluto è Adonis Creed, figlio di Apollo. Quando l’aspirante pugile chiede a Balboa di allenarlo, dopo un po’ di titubanza iniziale, Rocky si convince ed inizia a seguire la crescita del ragazzo. Neanche la malattia lo fermerà, dando vita a scene commoventi e ricche di emozionanti flashback. Stallone si presta perfettamente all’interpretazione, per un film capace di convincere anche i più scettici. Per questo motivo ma anche per onorare il suo trascorso artistico, il celebre attore statunitense si candida ad essere il favorito assoluto agli Oscar 2016.

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Tom Hardy: ennesimo volto britannico tra i nominati agli Oscar 2016, l’attore classe ’77 si conferma essere tra i migliori talenti del cinema mondiale attualmente in circolazione. In attesa di vederlo all’opera nel doppio ruolo nel film Legen, lo ritroviamo nelle due pellicole con il maggior numero di candidature di quest’anno, Mad Max: Fury Road e Revenant. La sua nomination individuale è giunta proprio per l’opera diretta da Inarritu, nella quale il ben Tom rischia di rubare addirittura la scena all’acclamato DiCaprio. Proprio Hardy rappresenta il diretto rivale di Stallone per la statuetta d’oro come attore non protagonista, ma sopo nella notte del 28 febbraio scopriremo se il ruolo del cinico John Fitzgerald lo porterà nell’olimpo dei migliori.

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Nata nella provincia di Roma, è trascorrendo l'adolescenza nella capitale che inizia a coltivare la propria passione per il giornalismo. Amante della bella musica, della buona politica e dell'impegno sociale, continua giorno dopo giorno a coltivare la sua innata curiosità muovendosi tra i più svariati ambiti della comunicazione.

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