PD contestato al corteo del 1 Maggio

Pubblicato il 1 Mag 2013 - 4:25pm di Redazione

Cortei in tutta Italia per il 1 Maggio. A Torino contestazione per il PD

PDSu queste pagine abbiamo, da giorni, documentato e criticato le scelte del Pd (scelte e decisioni che certo non cominciano oggi). Siamo reduci da contestazioni dei dirigenti e occupazioni delle sedi del PD da parte degli stessi militanti del Partito Democratico. Il clou, altamente simbolico, si è avuto, però, proprio oggi, 1 Maggio, Festa dei lavoratori, a Torino.

Una contestazione sfociata con il lancio di uova verniciate di nero contro il corteo del PD, intorno a Via Po, verso la fine del corteo, dove si trovavano il sindaco di Torino Piero Fassino e altri dirigenti del PD. Le contestazioni, poi, sono continuate in altri punti del corteo e proseguite nei confronti di Fassino, il quale è stato interrotto con i cori “buffone! buffone!” e “Vergogna” durante il suo intervento sul palco che, al termine della manifestazione, è stato occupato da un gruppo di giovani, molti dei quali con il volto coperto dalla maschera di Anonymous.

Siamo stufi. Questa mattina al corteo ci preoccuperemo di tutelare donne, bambini, gente comune. Ma ai dirigenti del partito lasciamo che pensi la polizia“, ha dichiarato Diego Simioli, responsabile della sicurezza del Pd, “A Torino siamo in settanta, tutti volontari. Fra di noi ci sono disoccupati, cassintegrati, persone che soffrono pesantemente per la crisi. E adesso abbiamo perso la pazienza. Non ci piace pensare a quei 101 parlamentari che hanno affossato il governo Prodi e hanno consentito l’elezione di questo governo“.

Li abbiamo cacciati“, ha dichiarato invece Lele Rizzo, storico leader del centro sociale torinese Askatasuna vicino ai No Tav, che ha spiegato: “Abbiamo cacciato il PD dal corteo, perché ormai non rappresenta più nessuno, né in questa piazza né nel Paese. La politica istituzionale ha avuto paura di noi e ha fatto il comizio più veloce della storia. Il gesto di Roma – ha aggiunto Lele Rizzo parlando a proposito dei due carabinieri colpiti davanti a Palazzo Chigi da Luigi Preitinon è stato il gesto isolato di un pazzo, ma di una persona che non ce la fa più. Noi siamo al fianco di chi si ribella, di chi lotta“.

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