Prestiti Inpdap Tabelle 2018: dipendenti pubblici statali, importi e rate

Pubblicato il 4 Giu 2017 - 4:02pm di Roberto Bernocchi

Tra le sue funzioni, ricordiamo che l’Inpdap riceve i contributi previdenziali versati dai dipendenti pubblici, concede ai dipendenti prestiti, mutui edilizi – spesso a condizioni agevolate –, eroga le pensioni, offre servizi di carattere sociale agli iscritti ed ai pensionati. Ogni anno, vengono pubblicate le tabelle di riferimento utili a calcolare importo, interessi e tutte le condizioni relative ai prestiti erogabili dall’ente, purchè detti prestiti siano gestiti direttamente dall’ente stesso e finanziati mediante il c.d. Fondo Credito. Vediamo gli importi e le rate dei prestiti per i dipendenti pubblici statali contenuti nelle tabelle 2018.

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Le condizioni dei prestiti pluriennali Inpdap secondo le tabelle 2018

Le prime tavole delle tabelle (tavola 1 e 2) riportano le condizioni da riferire ai prestiti Inpdap pluriennali diretti: si tratta di prestiti che possono avere durata di cinque anni o di dieci anni e sono caratterizzati da un TAN (tasso di interesse) pari al 3,50%, che non è non variabile – vantaggio non indifferente –. Le condizioni del prestito – quindi le rate, le spese amministrative, l’importo lordo e così via – variano a seconda dell’età del richiedente: le fasce di età di riferimento sono in tutto sei ed esclusa la prima coprono dai 4 ai 5 anni di vita – la prima è dai 18 ai 59; la seconda dai 60 ai 64; la terza dai 65 ai 69; la quarta dai 70 ai 74;la quinta dai 75 ai 79; l’ultima dagli 80 agli 85 –.

Tra i dati riportati in queste prime tavole, appaiono anche c.d. interessi di differimento che consistono sostanzialmente in interessi di preammortamento. A tal proposito, la terza tavola riporta i coefficienti utili al fine di compiere il calcolo dell’importo di questi interessi di differimento, che si distinguono in base alle caratteristiche del prestito; in particolare ciò che rileva ai fini del tasso è che il prestito pluriennale sia di durata decennale oppure quinquennale.

Tabelle Inpdap: il Piccolo Prestito

Le tavole successive – la 4, la 5, la 6 e la 7 – contengono informazioni relative ai cosiddetti piccoli prestiti Inpdap. Si tratta in questo caso di finanziamenti che hanno una durata più ridotta, come suggerisce il nome stesso. Anche questi prestiti hanno un tasso di interesse fisso, un po’ più alto rispetto a quello stabilito per i prestiti pluriennali, del 4,25%. Possono avere durata di un anno, due anni, tre anni o, al massimo, quattro.

Le condizioni relative ai prestiti di questo tipo, sono anch’esse connesse alla fascia d’età del richiedente. La distinzione in fasce varia asseconda della durata del piccolo prestito. I dati contenuti in queste tavole, sono simili a quelle viste per i prestiti pluriennali; richiamiamo a titolo di esempio: le rate, l’importo lordo, le spese amministrative. In tema di interessi di riferimento, la tavola 8 riporta invece i coefficienti da applicare per il calcolo dell’importo di questi ultimi.

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Su internet è possibile trovare le tabelle relative all’anno 2018, indispensabili per fare un prospetto del prestito cui abbiamo diritto. I soggetti che hanno diritto di accesso a prestiti dalle condizioni agevolate, come visto, sono i dipendenti pubblici, statali, i pensionati ex-Inpdap. Sicurezza, comodità e convenienza sono le caratteristiche di questi prestiti decantate sul sito ufficiale dei prestiti Inpdap, dove è possibile richiedere in preventivo cui si otterrà immediata risposta.

La convenienza del prestito è evidente, considerando i tassi fissi per tutta la durata del finanziamento. La comodità invece è data dal fatto che le rate vengono pagate in quanto trattenute dalla busta paga. La sicurezza del prestito sta nel fatto che esso è tutelato da una polizza assicurativa.

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