Prestiti senza busta paga 2019: come averli in 24 ore con Findomestic, Agos, Compass e Poste

Pubblicato il 19 Gen 2019 - 5:21pm di Virginia Massullo

Avere un posto fisso ed una busta paga nel 2019 non è cosa semplice, proprio per questo andare a richiedere dei prestiti a volte diventa davvero arduo, visto che gli istituti di credito tendono a prestare soldi solo a quei clienti che possono presentare delle solide garanzie di partenza. Tuttavia esistono delle eccezioni, e con alcune agenzie finanziarie è possibile accedere a dei prestiti senza busta paga, anche in 24 ore. Vediamo allora come averli con Findomestic, Agos, Compass e Poste.

Prestiti senza busta paga 2019: come averli in 24 ore?

Con l’avanzamento prepotente di una profonda crisi economica negli ultimi anni riuscire ad accedere ad un prestito diventa sempre difficile, visto che le banche richiedono delle garanzie stringenti prima di concedere un finanziamento a dei potenziali clienti. Per questo per richiedere un prestito è necessario avere alle spalle delle basi solide dalle quali partire come, ad esempio, provare che si riceva mensilmente una busta paga; ma il mondo del lavoro non è più quello di anni fa, e trovare un posto fisso con contratto a tempo indeterminato e busta paga è davvero un’impresa. Il precariato la fa da padrone, e in queste condizioni diventa difficile riuscire ad accedere a un prestito personale, quando si hanno delle esigenze da soddisfare; tuttavia in alcuni casi è possibile riuscire a sottoscrivere un contratto di finanziamento con degli istituti di credito, anche quando non si può portare come garanzia una busta paga. Questo perché quando si va a richiedere un prestito, anche se non può presentare una busta paga, si possono comunque presentare altro tipo di garanzie; di conseguenza se si rispettano dei requisiti giusti, si può ambire a chiedere un prestito ad una banca o ad una società finanziaria, anche se non si possiede una busta paga. Ovviamente ogni potenziale cliente è diverso da un altro, e quindi si devono rispettare delle condizioni diverse, a seconda della condizione economica personale al momento della richiesta del finanziamento. Infatti se chi vuole richiedere il prestito è un lavoratore indipendente o libero professionista, allora in genere dovrà presentare all’istituto di credito presso il quale vuole presentare la domanda, la sua ultima dichiarazione dei redditi, per dimostrare le sue entrate e per accedere quindi al finanziamento richiesto, che dovrà essere quindi conforme al reddito che si dichiara.

Riuscire ad accedere a dei prestiti senza busta paga, quindi, è più difficile ma non è impossibile, lo abbiamo visto nel caso di tutti quei lavoratori autonomi, a partita iva, che possono dimostrare le loro entrate presentando la loro dichiarazione dei redditi. Tuttavia esistono anche altre categorie, cioè quelle dei lavoratori precari, o momentaneamente disoccupati, o le donne che lavorano in casa, oppure gli studenti: insomma tutti coloro che sono impossibilitati ad avere delle entrate fisse mensili, e che quindi in mancanza di altre precise garanzie sono necessariamente da escludere in partenza per quanto riguarda la richiesta di un prestito. Nonostante ciò, nel caso si presentino delle altre garanzie al posto della busta paga, sarebbe comunque possibile accedere ad un finanziamento: in particolare qualora non si fosse in grado di poter dimostrare un’entrata fissa mensile dovuta dall’accredito di uno stipendio, quello che si deve fare è portare come garanzia altro tipo di entrate. Questo vale ad esempio nel caso di una casalinga, o di un lavoratore al momento disoccupato, che però può sostituire alla busta paga, un tipo di rendita diverso, come ad esempio nel caso un immobile di proprietà dal quale ricavare un affitto mensile, oppure nel caso di una gestione di un B&B direttamente nella propria proprietà. Insomma in tutte quelle situazioni dove l’entrata economica minima sia garantita, anche se non arrivi direttamente dalla busta paga; in questo modo l’istituto di credito potrà verificare che in caso di insolvenza ci sia comunque una copertura economica garantita. In altre situazioni, invece, qualora non si fosse in grado di garantire che ci sia una minima entrata economica periodica, allora il modo per potere richiedere un prestito ad una banca è quello di presentare un garante che con le sue di entrate, possa garantire una fonte di guadagno sulla quale rifarsi nel caso di insolvenza del debito da parte del firmatario del finanziamento.

In questo caso si mette in pratica la procedura della fidejussione, con la quale il garante nella sua persona e con il suo patrimonio economico si impegni formalmente a tutelare l’istituto di credito nei confronti del debitore, che non può presentare nessun’altra forma di entrata economica. Inoltre come ulteriore garanzia per il prestito che sta richiedendo si può presentare direttamente un bene materiale, sul quale la banca potrà rifarsi qualora non si sia in grado di poter portare a termine il contratto; l’importante in questo caso è che sia un bene che vada a parificare o a superare il valore economico del finanziamento al quale si ambisce. Richiedere un prestito senza busta paga, quindi, non vuol dire che si possa mirare ad avere la somma economica della quale si ha bisogno, senza presentare delle garanzie; semplicemente quello che si deve fare è sapere e capire che al posto dello stipendio, l’entrata economica fissa da dimostrare, deve almeno presentarsi all’istituto di credito sotto altre forme. Viene da sé che in ogni caso, a meno che non si sia in grado di dimostrare rendite numerose e parecchio remunerative, quando si pensa ad un prestito senza busta paga non si può mirare a delle cifre astronomiche, ma ci si deve accontentare di somme abbastanza ristrette. Tuttavia per tutte quelle spese necessarie, come l’acquisto di una macchina o l’acquisto di mobili nuovi per la casa, o per delle particolari spese mediche, ad esempio, la richiesta di un prestito personale può essere davvero di aiuto; ma questo vale anche per tutte quelle spese che riguardano anche la sfera dello svago, come un viaggio, o l’organizzazione di un matrimonio, o tutto il resto delle uscite economiche che afferiscono alle necessità di tutti i giorni. In questi casi, allora, anche senza busta paga abbiamo visto che si possono richiedere dei prestiti: vediamo quali sono quelli più vantaggiosi previsti per questo 2019.

Findomestic: ecco come ottenere prestiti senza busta paga nel 2019

Quando non si è in possesso di una busta paga, quindi, non bisogna disperare nel caso si voglia richiedere un prestito ad una delle tante società finanziarie; l’importante è sapere quali requisiti richiede ciascuna di esse e capire se è il caso o meno di presentare la domanda di finanziamento. Partiamo da Findomestic e vediamo allora quali potrebbero essere i casi in cui potreste vedere accettata la vostra richiesta di prestito; partiamo subito con il dire che bisogna rispettare per prima cosa i limiti di età, che devono essere compresi necessariamente tra i 18 e i 75 anni e che si deve dimostrare di essere cittadini italiani che risiedono effettivamente sul territorio. Inoltre si deve dimostrare di essere gli intestatari di un conto corrente e di avere un reddito dimostrabile; ecco quindi che arriva il nodo che riguarda la busta paga. Nonostante ciò, però, anche senza busta paga in teoria si possono richiedere dei prestiti, visto che Findomestic prende in considerazione anche tutte quelle domande dove siano presenti delle garanzie sostitutive allo stipendio fisso, come ad esempio quelle che riguardano entrate derivanti da beni immobiliari in affitto, o da alimenti pagati da un ex coniuge, o ipoteche su beni immobili di proprietà. In mancanza di questi Findomestic potrebbe accettare anche la figura del garante, cioè di una persona che si impegna al posto vostro a garantire quella solidità e quella copertura economica che il richiedente del prestito potrebbe non avere.

Una volta che ci si è assicurati di avere almeno una delle disponibilità fin qui descritte, allora si può procedere con la richiesta di un prestito a Findomestic, e lo si può fare direttamente online: basta collegarsi al sito ufficiale, trovare l’apposita finestra dedicata alla richiesta di prestiti personali e immettere l’importo del quale si ha bisogno. Grazie al calcolatore online sarà possibile sapere fin da subito il periodo della rateizzazione, nonché l’importo delle rate con tanto di tassi di interesse allegati; è probabile che risultino diverse soluzioni in merito a questo e allora non si dovrà fare altro che spuntare quella che più si addice alle vostre esigenze. Una volta decisa l’opzione migliore bisognerà compilare un modulo di richiesta e firmarlo con l’apposita firma digitale; in poco tempo, anche 24 ore, sarete in grado di scoprire se Findomestic abbia accettato o meno la vostra richiesta di prestito e regolarvi di conseguenza. Infine ricordiamo che una società finanziaria come Findomestic può concedere un prestito che abbia un importo massimo di 60.000 euro, e che la durata della rateizzazione può andare da un minimo di 6 mesi fino ad un massimo di 120 mesi, anche se difficilmente quando si richiede un prestito senza busta paga si potranno raggiungere cifre così elevate.

Prestiti senza busta paga Agos Ducato 2019

Più o meno lo stesso discorso vale anche per un’altra società finanziaria, cioè Agos, che prevede quattro tipologie di prestito senza busta paga: prestito a disoccupati, casalinghe, prestito senza reddito e prestito senza garanzie.

Anche qui al posto della busta paga il requisito fondamentale è quello di poter dimostrare di avere delle valide garanzie alternative, come un’ipoteca o un garante sul quale rifarsi in caso di insolvenza del debitore. In alcuni casi Agos potrebbe accettare anche come garanzia alternativa, la stipula di una polizza sulla vita del debitore, altro requisito che potrebbe far ridurre la percezione del rischio alla società finanziaria, nel concedere un prestito ad un individuo che non ha un reddito dimostrabile attraverso la busta paga. Inoltre da tenere conto con Agos è il fatto che proprio l’alta percezione del rischio, fa sì che in alcuni casi verrà messo un tetto massimo alla somma erogata, e cioè 5.000 euro: questo vuol dire che generalmente senza busta paga, difficilmente si potrà avere accesso ad una somma più elevata. Tuttavia per un prestito personale si tratta comunque di una cifra considerevole, utile per le necessità di tutti i giorni; Agos prevede inoltre che il tasso d’interesse possa essere fisso o variabile, mentre la durata rimanga costante nel tempo. Tuttavia possono esserci alcuni casi eccezionali: ad esempio per quanto riguarda i prestiti ai giovani, Agos prevede delle agevolazioni, soprattutto se si tratta di studenti; allora si parla dei cosiddetti prestiti d’onore, una sorta di finanziamenti a fondo perduto, che però sono previsti solo per queste particolari categorie. Anche qui, comunque, per sapere come averli, si può procedere direttamente con una richiesta online, nell’apposita sezione dedicata al calcolo del preventivo, e procedere alla compilazione del modulo con i vari dati richiesti, tra i quali l’ammontare dell’importo di cui si vuole fare richiesta.

Prestiti senza busta paga Compass 2019

Proprio perché ormai il posto fisso e la busta paga sono diventati oggi una sorta di chimera, soprattutto per i giovani, o per coloro che in età già avanzata si sono ritrovati a dover rientrare nel mondo del lavoro, perché colpiti dalla crisi economica, molte banche e società finanziarie stanno cercando di venire incontro a tutti questi potenziali clienti. Anche se non si ha una busta paga, quindi, è vero che accedere ad un prestito è più difficile, ma non dovrebbe essere impossibile, visto esistono delle opzioni anche per chi non ha uno stipendio fisso mensile. In questo anche Compass non fa eccezione: infatti tutti quei lavoratori autonomi senza busta paga, e che però vogliono richiedere un prestito, dovranno presentare semplicemente l’ultimo Modello Unico per accedere alla domanda. Ci sono anche delle possibilità anche per quei lavoratori a tempo determinato, che hanno un reddito dimostrabile, ma non a lunga scadenza; ma come funziona per tutti coloro che non hanno entrate minime garantite da poter portare? Ebbene con Compass, come con le altre società finanziarie, tutto o quasi ruota attorno alla figura del garante, cioè di una persona dalla situazione economica stabile sulla quale il creditore possa rifarsi in caso di insolvenza del debito da parte del richiedente. Se si è in grado di presentare un garante ritenuto affidabile, infatti, Compass applicherà alla domanda del prestito più o meno le stesse condizioni che richiede nel caso di una normale richiesta per un prestito personale.

Anche qui per saperne di più basta semplicemente ricercare il sito ufficiale di Compass e compilare il modulo con tutti i dati nella sezione dedicata ai prestiti; l’importante è avere ben chiaro l’importo e i mesi nel quale si vorrebbe ripartire il piano di rientro del debito. Una volta inseriti questi precisi dati, allora il calcolatore sarà in grado di stilare un primo preventivo, con l’ammontare delle rate mensili previste e con le percentuali dei tassi Tan e Taeg.

Prestito BancoPosta senza busta paga 2019: le proposte di Poste Italiane

Tutto ruota ancora e sempre attorno al garante, quindi, e la medesima cosa succede anche con BancoPosta, il prestito previsto da Poste Italiane. Nei requisiti richiesti da Poste per un prestito infatti c’è il documento di reddito, che ovviamente non è in grado di presentare colui che non ha una busta paga; tuttavia poiché si specifica che si tratta di un reddito da lavoro o da pensione, viene da sé che i lavoratori autonomi e i liberi professionisti possono accedere a BancoPosta, presentando il Modello Unico, così come i pensionati, presentando invece l’ultimo cedolino ricevuto, a patto che abbiano un’età inferiore ai 75 anni. In mancanza di un’entrata fissa dovuta alla pratica lavorativa, anche Poste richiede delle garanzie sostitutive che riguardino altro tipo di entrate, come rendite dovute da affitti di beni di proprietà o da assegni di mantenimento di un ex coniuge, o dalla disponibilità a fare un’ipoteca su un immobile di proprietà.

In mancanza di queste prerogative ecco che rientra in gioco il garante, che secondo Poste deve avere delle caratteristiche ben precise, come una situazione economica stabile e sana in modo da poter ripagare lui al posto del debitore se questo si dimostri insolvente, un posto fisso con un contratto a tempo indeterminato, un’età compresa tra un minimo di 18 anni e un massimo di 75 anni, non essere mai stato un cattivo pagatore e, ancora meglio, avere uno o più beni di sua proprietà. Inoltre Poste concede prestiti solamente a chi è già cliente, e quindi abbia un Libretto o sia il titolare di un conto BancoPosta; solo così si potrà accedere al Prestito Banco Posta. La somma che si potrà richiedere va da un minimo di 3.000 euro fino ad un massimo di 30.000 euro, e la rateizzazione può durare dai 24 fino agli 84 mesi; una volta che si sarà decisa la giusta combinazione tra importo delle rate e durata del rientro del prestito, allora Poste erogherà la somma richiesta su Postepay Evolution, qualora se ne abbia una, oppure sul Libretto intestato o ancora su un conto corrente, che può anche essere diverso da BancoPosta. Infine ogni debitore può scegliere anche di sottoscrivere un altro contratto previsto da Poste, leggermente diverso da Prestito BancoPosta, che si chiama Prestito BancoPosta Flessibile, che si distingue dal primo perché il debitore può approfittare per saltare la rata o modificarne l’importo, cambiando così periodicamente il piano di rientro e adattandolo alle proprie necessità del momento.

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