Scendono le quote contributive: dal 2016 si va in pensione più tardi per avere lo stesso importo

Pubblicato il 12 Ago 2015 - 6:21pm di Ubaldo Cricchi

Con le quote contributive minori rispetto al passato, dal prossimo anno si andrà in pensione più tardi per ottenere lo stesso importo: come scrive il Sole 24 Ore, questo sarà l’effetto del decreto del ministero del Lavoro del 22 Giugno scorso. Il montante (formato dai contributi versati dal datore di lavoro e dal lavoratore durante la sua carriera) si trasforma in quota di pensione con l’applicazione di coefficienti legati all’età anagrafica (più è alta, maggiore è il coefficiente e quindi anche l’assegno) e alla contribuzione.

Nuovi coefficienti per le pensioni con decorrenza dal primo Gennaio 2016

Nel corso degli ultimi venti anni, i coefficienti di trasformazione sono stati ritoccati più volte; la nuova modifica sarà valida per il triennio 2016/2018, mentre dal 2019 i coefficienti verranno adeguati ogni due anni, insieme agli incrementi della speranza di vita. I nuovi coefficienti verranno applicati per tutte le pensioni che avranno decorrenza a partire del primo Gennaio 2016: non importa il momento in cui si risolve il rapporto di lavoro, ma quello in cui il lavoratore decide di andare in pensione.

Quote contributive più basse: per chi ha i requisiti conviene andare in pensione entro Novembre

Quindi per chi ha già maturato i requisiti per andare in pensione sarà più conveniente uscire dal mondo del lavoro entro la fine di Novembre (o entro la fine dell’anno in caso di gestioni che pagano le pensioni inframensili, come succede per i dipendenti pubblici) in modo da poter ottenere un trattamento pensionistico basato su coefficienti più vantaggiosi.

Il quotidiano economico confronta i coefficienti degli ultimi vent’anni, facendo notare che con quelli che entreranno in vigore dal prossimo anno, il valore previsto dalla legge Dini del ’95 per i 65 anni (ovvero 6,136%) verrà ritrovato a 69 anni (6,135%). Questo vuol dire che negli ultimi due decenni l’andamento demografico ha portato ad una aumento delle speranza di vita pari a quattro anni.

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Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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