Ralph Spacca internet: recensione sul ritorno dello “Spaccatutto” con le voci di Serena Rossi e Salvatore Aranzulla

Pubblicato il 21 Gen 2019 - 5:49pm di Francesco Salvetti

Arriva nelle sale “Ralph Spacca internet”, sequel di “Ralph Spacca tutto”, con le voci di Serena Rossi e Salvatore Aranzulla. Ecco tutte le novità del film e perché vederlo.

Ralph, Vanellope, Sonic e tutti gli atri amici vivono da anni da Litwak e fanno sempre lo stesso lavoro. Sembra tutto felice e sereno, quando ad un certo punto, il videogioco di Vanellope si rompe e rischia di scomparire. Così l’unica soluzione per Ralph per non perdere la sua amica, è proprio quella di andare in questo nuovo mondo chiamato “Internet” e cercare di salvarla. Come ne usciranno?

Recensione di “Ralph spacca internet”

L’universo Disney ci ha abituato a riflettere dietro alcuni momenti della nostra vita o dietro ad alcune piccole dinamiche. Ad esempio, pensiamo a cosa si nasconde dietro al nostro cervello?  Da questa domanda è nato “Inside out”. Tanti sono i titoli nati anche solo da un videogioco come in questo caso, per questo ci focalizziamo su “Ralph spacca internet” che ci pone un ulteriore interrogativo: “Cos’è oggi internet?”.

Phil Johnston e Rich Moore già autori del primo capitolo e del secondo ma soprattutto di un film come “Zootropolis” offrono un ulteriore spunto di riflessione, in un film che, come da tradizione Disney, parla ai più piccoli e ai più grandi. Se per i piccoli il film risulta essere una divertente avventura di 2 amici, per i più grandi il significato è molto più complesso. Partendo dalla risposta alla domanda posta poche righe sopra, Internet oggi è il mondo, la vita, tutti siamo on line, tutto è on line, sta a noi saperci relazionare nel modo corretto. Il paragone sul mondo ci viene dato a partire dall’idea della struttura del web offerta da questo film, paragonata a una metropoli di cui non vediamo mai i confini, fortemente ramificata con enormi palazzi come Google o Amazon e musei d’arte come Instagram (ne citiamo solo 3 per non rovinarvi la sorpresa), un posto dove “Bisogna stare attenti”. Questo ci fa capire l’attenzione a ciò che ci circonda messa in luce dai 2 registi che dopo Zootropolis ci ricordano l’importanza dell’animazione che non è secondario a nessun’altro tipo di narrazione. In questo mondo è facile interfacciarsi con tutti grazie ai social, è facile fare i soldi, tanto quanto è difficile soffrirne. Ralph ha deciso di fare video irriverenti da postare sul web per fare soldi, ma si sa che per tutti coloro che si rimettono al giudizio delle persone si rischiano commenti positivi e forti critiche al tempo stesso. Per questo abbiamo trovato molto toccante un momento in cui Ralph si accorge di tutto ciò e per come reagisce, ci ha ricordato la fragilità di tutti noi e di cosa scaturiamo in chi stiamo criticando.

Il film inoltre, ha un evidente tema molto centrale come il lavoro e la fuga di cervelli, offrendo un tratto psicologico al personaggio protagonista molto interessante. Il negozio di Litwak viene paragonato al posto fisso, tutti aspirano a quello, tutti vogliono stabilizzarsi e costruire qualcosa. Non appena però si distrugge il volante del gioco di Vanellope, per evitare di essere cancellati, non viene messa in discussione la possibilità di andare altrove per fare altro ma bensì la volontà di cercarlo e trovarlo per rimanere da Litwak nel “posto fisso”. Questo spiega in modo semplice la situazione lavorativa attuale, dove non bisogno più attingere al posto fisso nel proprio paese d’origine ma, ove necessario, andare altrove. Il tratto psicologico viene fortemente evidenziato nel rapporto tra i due personaggi protagonisti, un’amicizia ai limiti dell’amore, che muta nel corso della storia e ha nel finale la vera ciliegina sulla torta.

Durante il film, se siete fan dei film Disney, c’è una sequenza di circa 15 minuti che vale da sola il prezzo del biglietto. Un forte tratto autoironico e una giusta dose di rischio, portano questa seconda avventura di Ralph e Vanellope a livelli altissimi, facendo capire a tutto il mondo perché questo film è stato realizzato un sequel anziché non proporre un soggetto originale. Se ne sentiva il bisogno? Assolutamente si, proprio come sentiamo noi di augurarvi un momento di relax al cinema,con i vostri cari, proprio grazie a questo film.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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