Recensione di Rampage Furia animale con Dwayne Johnson, diretto da Brad Peyton

Pubblicato il 14 Apr 2018 - 9:45am di Francesco Salvetti

Arriva nelle sale il nuovo film con Dwayne Johnson diretto da Brad Peyton, vi forniremo trama, recensione e commento.

Davis Okoye è un primatologo dal passato misterioso. Sovrintende il centro di San Diego Wildlife Sanctuary ed è un grande amico degli animali, preferendoli agli esseri umani, tanto da rispondere a un’osservazione simile fatta da un suo collega così: “è strano che ti piace di più stare con gli animali che con le persone”, Davis risponde “si loro mi capiscono”. Nel frattempo un gene che accelera la crescita, aumenta la velocità e accresce la rabbia, ha colpito 3 animali: un coccodrillo, un lupo e un primate, George, nonché grande amico di Davis. La minaccia si sta avvicinando verso Chicago, cosa bisogna fare in questi casi?

Rampage, furia animale: recensione completa

Il rapporto uomo-animale è spesso oggetto di analisi nel mondo del cinema. Di storie ne sono state scritte in grandi quantità, per la maggior parte appartenenti a generi come azione e avventura. È stata anche metaforicamente trattata in ambiti come quello dei supereroi visti come “diversi”, come bestie, o rivisitata come nel noto classico Disney “La bella e la bestia”.  In questo film si parte da una suggestione per arrivare a trattare, in maniera seppur velata un tema delicato come questo.

Brad Peyton e Dwayne Johnson si ritrovano a lavorare assieme, dopo gli straordinari successi di “Viaggio nell’isola misteriosa” e “San Andreas”, aggiungendo un ulteriore tassello al grado di difficoltà e sfida. Se in “Viaggio nell’isola misteriosa” la suggestione veniva dal romanzo di Jules Verne, il secondo dalla volontà di confrontarsi con una tipologia di film che sta prendendo sempre di più piede, quella del catastrofismo e delle situazioni estreme, che vedono protagonista assoluto un Dwayne Johnson che, memore anche della sua esperienza col Wrestling sembra trovarsi a suo agio (anche e soprattutto in film come “Fast and fourius” dove ricordiamo nell’ultimo capitolo arriva con un carrarmato su un ghiacciaio). Per “Rampage” si parte da un videogioco arcade del 1986, sparatutto, dove 3 animali devono distruggere una città. Della storia antecedente non è dato sapersi, per questo il team di sceneggiatori si è potuto sbizzarrire creando un film che ponesse al centro della scena Dwayne e tutta la sua potenza sia semplicemente fisica ma anche attoriale.

L’attore meglio conosciuto come “The Rock”, è un mito per i fan più giovani che lo conoscevano dal mondo del wrestling, ma soprattutto bravo e umile nel sapersi prendere in giro, come ha dimostrato in “Baywatch” e in “Jumanji benvenuti nella giungla”. In questo film ha le vesti del maschio alfa, forte, sicuro di sé e leader indiscusso nell’avventura.

Accanto a lui ci sarà un altro personaggio particolare: un primate albino di nome George. Non possiamo svelarvi se sarà d’aiuto per il protagonista o meno, ma sicuramente ciò che colpisce è il lavoro di Motion Capture. Curato nei minimi dettagli, anche grazie al lavoro interpretativo di Jason Liles che ha fornito la sua prestazione da attore per l’espressività, George risulta essere un personaggio che crea un’empatia col pubblico, con i suoi grandi occhi azzurri trasmette delle sensazioni che varcano lo schermo regalando forti emozioni.

Il film è un prodotto creato per intrattenere, che coinvolge lo spettatore in un’avventura ai limiti dell’incredibile, regalando un possibile dibattito a fine film sul rapporto tra uomo e natura, la cui risposta è sempre la stessa: meglio non farla arrabbiare.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

Lascia Una Risposta