Ravvedimento operoso Imu e Tasi 2015, come e quanto pagare: scadenze, interessi e sanzioni

Pubblicato il 23 Dic 2015 - 3:18pm di Ubaldo Cricchi

Entro il 16 dicembre i contribuenti hanno dovuto pagare il saldo di Imu e Tasi 2015, ma per chi non è riuscito a rispettare questa scadenza c’è il ravvedimento operoso, ovvero lo strumento che consente di regolarizzare la propria posizione: naturalmente chi paga in ritardo, oltre all’importo delle tasse, dovrà versare sanzioni e interessi, il cui importo cresce con il passare del tempo. Il 30 dicembre è l’ultimo giorno per approfittare del ravvedimento operoso “sprint”, ovvero quello che consente di pagare di meno; vediamo nel dettaglio le scadenze e le sanzioni per ogni tipo di ravvedimento.

Come pagare Imu e Tasi 2015 in ritardo

Mettere a posto la propria situazione autonomamente ricorrendo al ravvedimento operoso è molto importante: chi non ha pagato Imu e Tasi 2015 entro il 16 dicembre e non intende procedere al versamento rischia infatti di essere individuato e punito con sanzioni molto più importanti rispetto a quelle previste per il ravvedimento, di cui esistono quattro procedure distinte in base al ritardo con cui vengono pagate le tasse.

Scadenze, interessi e sanzioni

Come abbiamo detto, il 30 dicembre è l’ultimo giorno utile per approfittare del ravvedimento operoso sprint: il pagamento deve essere fatto entro 14 giorni dalla scadenza del pagamento della tassa (che, nel caso specifico di Imu e Tasi era il 16 dicembre) e il posticipo viene sanzionato con i soli interessi giornalieri dello 0,2% per ogni giorno di ritardo. Tra i 15 e i 30 giorni di ritardo su può fare ricorso al ravvedimento oneroso breve, che comporta (oltre agli interessi) una sanzione del 3%; Tra i 31 e i 90 giorni di ritardo con il ravvedimento operoso medio si deve pagare, in agigunta agli interessi, una sanzione pari al 3,3% dell’importo. Per chi paga con un ritardo tra i 91 giorni e un anno c’è il ravvedimento lungo, con sanzioni del 3,75% (più i soliti interessi).

Insomma, anche per i ritardatari prima si paga e meglio è, anche perché chi non regolarizza autonomamente la sua posizione corre il rischio di essere scoperto direttamente dal Fisco e in questo caso le sanzioni sono decisamente più salate (fino alla sanzione ordinaria, che è pari al 30% della somma dovuta).

Pagare con ravvedimento operoso: il modello F24

Chi paga Imu e Tasi in ritardo può utilizzare il modello F24. Prima di tutto deve calcolare l’imposta dovuta (il procedimento è sempre lo stesso: rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente relativo alla categoria dell’immobile; sull’importo ottenuto va poi applicata l’aliquota e dal totale va tolto quanto pagato con la prima rata di giugno) e poi può compilare il modello F24, aggiungendo le voci relative al ravvedimento operoso, aggiungendo i codici tributo 3962 per gli interessi e 3963 per le sanzioni.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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