Recensione Bob & Marys, film con Rocco Papaleo, Laura Morante e Andrea Di Maria

Pubblicato il 6 Apr 2018 - 1:22pm di Francesco Salvetti

Arriva nelle sale “Bob &Marys”,commedia sul fenomeno dell’accuppatura legato alla camorra, diretto da Francesco Prisco con Laura Morante, Rocco Papaleo e Andrea Di Maria. Vi forniremo trama, recensione e commento.

Recensione di Bob & Marys

Roberto e Marisa conducono una vita abitudinaria. Lui lavora all’interno di un’autoscuola, lei è un’operatrice volontaria. La loro figlia Ursula è un infermiere e si sta per sposare con Mario, guardia giurata dello stesso ospedale della ragazza. La vita di Roberto e Marisa sarà sconvolta dal coinvolgimento nel fenomeno camorristico dell’accuppatura (il posizionamento, in casa di sconosciuti, di un numero indefinito di pacchi, dal contenuto misterioso, per nascondere del materiale illecito). I due saranno travolti inconsciamente da questo fenomeno, riusciranno a riscattarsi?

Ecco un divertente estratto dalla conferenza stampa dove Andrea di Maria racconta il suo ruolo

Il cinema è spesso visto come uno svago, ci vai per diletto e ci resti per amore. Non sempre scegli grazie a una recensione, o a un trailer ben costruito, ma la maggior parte delle volte è grazie a un passaparola: “Ma sai che ho visto questo…” e lo cominci a descrivere, a raccontare. Se viene annunciata la presenza di Andrea Di Maria, Rocco Papaleo, Francesco Di Leva e Laura Morante, come in questo caso, il prodotto diventa sicuramente molto interessante. Salgono le aspettative e inizi a immaginare di ridere molto, anche grazie a una locandina che può trarre in inganno. Alla fine, nonostante questo film ha deluso un po’ le aspettative, ma nonostante ciò ve lo consigliamo lo stesso, perché ci sono tanti aspetti positivi.

Il film si apre con un elemento onirico, che ricorda la “Metamorfosi” di Kafka, scena a dir poco spettacolare, che fa spalancare gli occhi allo spettatore emozionandolo e tenendolo incollato alla sedia per una citazione così importante, che per altro si rivela una metafora.

La sceneggiatura dà una sensazione strana. Un film che ha dei dialoghi bellissimi come quello tra Rocco Papaleo e Massimiliano Gallo, in cui viene spiegato il senso dell’accuppatura, inserisce durante tutto l’arco del film poche battute divertenti, rispetto alle premesse, e cerca la risata nelle dinamiche tra Rocco Papaleo, Andrea Di Maria e tutto il resto del cast. Il cast artistico è composto da attori bravissimi che anche in questo film, danno un apporto positivo alla narrazione. Della bravura di Rocco Papaleo e Laura Morante, potremo parlarvene pagine e pagine, ma ci soffermeremo nell’analizzare due membri per due motivi opposti: Francesco di Leva e Andrea Di Maria.

Il primo lo ritroviamo dopo averlo visto nel film dei Vanzina “Caccia Al tesoro”, a interpretare seppur molto bene la solita parte del camorrista, che ingiustamente gli viene proposta nella maggior parte dei suoi ruoli. Francesco non è un attore che merita di essere rilegato a un solo ruolo, ci attendiamo di vederlo al cinema, in un ruolo che gli permetterà di avere più spazio, interpretando una parte lontana dalla criminalità organizzata, proprio per ammirare al meglio tutto il suo valore dietro la macchina da presa.

Andrea invece, lo rivediamo in un film dopo la sua partecipazione alla commedia di Vincenzo Salemme “Una festa esagerata” tutt’ora nelle sale. Per questo film di Francesco Prisco, Andrea è senza barba e divertirà lo spettatore con le sue crisi e la sua esternazione delle problematiche, ruolo che mai sino ad ora aveva interpretato, neanche nei video di Casa Surace. Il film è un prodotto molto leggero, garbato ed educato, godibile con tutta la famiglia, da vedere anche con i vostri bambini.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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