Riassunto I Malavoglia: breve e dettagliato, per capitoli, analisi prefazione

Pubblicato il 12 Giu 2020 - 6:10pm di Martina Sarra

I Malavoglia sono uno dei classici più famosi della letteratura italiana. L’opera è dello scrittore siciliano Giovanni Verga ed è stato pubblicato nel 1881, a Milano, dall’editore Treves.

Oltre ad essere un’opera cardine della letteratura italiana, è anche una delle opere più diffuse e lette nel sistema scolastico italiano.

I Malavoglia fanno parte del ciclo dei Vinti di Verga, ovvero una raccolta di romanzi che faceva parte di un progetto letterario dello scrittore. Nel progetto dovevano essere raccontate le vite dei pescatori e dei contadini (questo avviene con I Malavoglia), della borghesia di provincia (in un’altra sua opera, Mastro Don Gesualdo), la nobiltà cittadina (La duchessa di Leyra) e il mondo parlamentare romanzo (L’onorevole Sicipioni); nonostante tutto, il ciclo dei Vinti non fu mai completato dallo scrittore.

I Malavoglia sono sicuramente una delle opere più importanti di Verga e ha come soggetto una famiglia di pescatori che vive e lavora ad Aci Trezza, un paesino siciliano vicino Catania.

Il romanzo è impostato in modo corale, con la rappresentazione di tutti i personaggi che entrano in gioco nella storia, i quali sono uniti dal legame famigliare e dalla cultura, ma che sono divisi per le loro scelte di vita.

I Malavoglia è un’opera composta da 15 capitoli e che possiamo dividere in tre sezioni principali: nella prima sezione c’è la presentazione della famiglia Toscano e avviene l’episodio cardine che rompe l’equilibrio iniziale (l’affare dei lupini e la morte di Bastianazzo); la seconda sezione continua a raccontare il declino della famiglia per colpa dello sfortunato affare dei lupini; la terza e ultima parte racconta le conseguenze delle azioni della famiglia Toscano e la conclusione della storia.

Ma vediamo con chiarezza la trama dell’opera e l’analisi della prefazione, con un focus sul significato de I Malavoglia.

Riassunto de I Malavoglia: riassunto breve e dettagliato dell’opera di Verga

Come già detto, I Malavoglia sono un’opera imponente nella storia della letteratura italiana, anche per il grande peso che ha avuto Giovanni Verga su essa.

In linea generale, il romanzo è composto da 15 capitoli e la vicenda si svolge tra il 1863 ed il 1878. L’opera racconta la storia della famiglia Toscano, detta Malavoglia, composta dal nonno padron ‘Ntoni e dai figli e nipoti. Dopo il naufragio della barca e la morte del figlio Bastianazzo, inizia un periodo di disgrazia per la famiglia, caratterizzata da morti e debiti; così padron ‘Ntoni è costretto a vendere la barca e la casa per poter pagare i debiti. Il figlio ‘Ntoni, dopo esser stato un lungo periodo incarcerato, torna a casa, ma rimane amareggiato dal comportamento della propria famiglia e decide di non poter più vivere con loro; perciò, li abbandona e si trasferisce.

Se invece vogliamo avere un riassunto più dettagliato, allora bisogna esplorare meglio la trama, andando a cercare tutte le sfumature di questo romanzo verista.

Il romanzo è ambientato nel paesino di Aci Trezza, che si trova vicino a Catania. Protagonista di questa storia è la famiglia Toscano, che viene soprannominata “Malavoglia”: il soprannome è stato dato per antifrasi, ovvero quando si usa una frase in un contesto in cui significa esattamente l’opposto. Il patriarca e capo della famiglia Toscano è Padron ‘Ntoni, il quale vive presso la Casa del Nespolo, insieme al figlio Bastiano (detto “Bastianazzo”) e la moglie del figlio, Maruzza, detta Longa. Maruzza e Bastiano hanno cinque figli: Filomena (detta Mena o Sant’Agata), ‘Ntoni, Luca, Alessio (detto Alessi) e Lia. La principale fonte economica della famiglia Toscano è un’imbarcazione utilizzata per la pesca, che si chiama “Provvidenza”.

Nel 1863 ‘Ntoni, il maggiore dei figli, parte per la leva militare; si tratta di un’assoluta novità per la famiglia Toscano, poiché, prima di ‘Ntoni, nessun componente della famiglia si era mai arruolato nell’esercito del Regno d’Italia.  Proprio questo evento dà inizio al declino della famiglia Toscano, anche perché ‘Ntoni lavorava e aiutava economicamente la famiglia e, con la sua partenza, anche la famiglia avrebbe perso molto anche a livello economico. Per poter sopperire a questa perdita economica, padron ‘Ntoni decide di acquistare una partita di lupini dal suo compaesano usuraio Zio Crocifisso; anche se i lupini risulteranno avariati.

Il carico di lupini viene affidato a Bastianazzo, con l’obiettivo di portarli a Riposto per venderlo, portato con la barca Provvidenza, ma la barca subisce un tragico naufragio.

Inizia così l’escalation di tragedie che travolge la famiglia Toscano: l’imbarcazione Provvidenza deve essere riparata e il carico di lupini va risarcito a Zio Crocifisso. Finito il servizio militare, ‘Ntoni torna a casa, anche se contro voglia e non riesce comunque ad aiutare la famiglia in difficoltà. Ma le sfortune della famiglia non sono finite, infatti, Luca, uno dei nipoti, muore nella battaglia di Lissa, nel 1866.

Per ripagare il debito a Zio Crocifisso, invece, la famiglia Toscano è costretta a vendere la Casa del Nespolo, separandosi dal loro nido e perdendo la loro dignità di famiglia.

Ma le sfortune, per questa famiglia, non sono finite: un altro naufragio della Provvidenza porta Padron ‘Ntoni ad un passo dalla morte, mentre Maruzza muore di colera e ‘Ntoni abbandona il paese per fare fortuna. Non avendo raggiunto i risultati prefissati, ‘Ntoni torna al paese e si dà all’ozio e all’alcolismo.

Durante l’allontanamento di ‘Ntoni, la famiglia ha venduto la Provvidenza per riprendere l’amata Casa del Nespolo. Intanto, ‘Ntoni ha una relazione con Santuzza, padrona dell’osteria del paese, ma invaghita anche del poliziotto Don Michele. Ormai ‘Ntoni si è dato al contrabbando e, durante una retata, viene accoltellato proprio da Don Michele. Durante il processo, si scopre che Don Michele è in una relazione con la sorella di ‘Ntoni, Lia, perciò l’uomo riesce ad evitare una grossa condanna, per motivi di onore.

Padron ‘Ntoni, ormai è molto anziano e anche i suoi proverbi, che hanno caratterizzato la storia fin dall’inizio, si fanno sempre più frammentati e confusi, perciò la famiglia decide di farlo ricoverare in ospedale. Intanto Lia decide di lasciare il paese e andare a Catania per prostituirsi, mentre Mena rinuncia di sposarsi con l’uomo che ama, il carrettiere Alfio Mosca e inizia ad accudire i figli di Alessi, il quale si è sposato con Nunziata. Alessi, come pescatore, riesce a guadagnare qualcosa e decide di ricostruire il nucleo familiare e di ricomprare la Casa del Nespolo, dove va a vivere. La famiglia va in ospedale da Padron ‘Ntoni, per comunicargli la bella notizia: potrà ritornare nella casa in cui è sempre vissuto. Ma la sorte è maligna e l’uomo muore il giorno stesso del suo ritorno a casa, non riuscendo neanche a morire dove egli era nato.

Infine, ‘Ntoni esce di prigione e, nonostante le insistenze di suo fratello Alessi, decide di lasciare il paese, poiché ormai troppo lontano dalla sua famiglia, rinnega i suoi valori e va via, nonostante la Casa del Nespolo fosse l’unico luogo che gli permetteva di vivere in maniera degna la sua vita.

Riassunto I Malavoglia: riassunto dell’opera per capitoli

Come abbiamo potuto vedere, i Malavoglia è un romanzo che racconta la storia di una famiglia dalla vita travagliata e soprattutto sfortunata.

Vediamo il riassunto dell’opera per capitoli.

Nel primo capitolo del romanzo, vediamo la presentazione di Aci Trezza, piccolo paese siciliano vicino a Catania e di una famiglia di pescatori, soprannominata i Malavoglia. C’è il capo famiglia, Padron ‘Ntoni, il figlio Bastianazzo e sua moglie Maruzza e i loro figli: ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia. La famiglia de I Malavoglia è una famiglia di possidenti, infatti sono i proprietari della Casa del Nespolo e dell’imbarcazione da pesca, “Provvidenza”. Essendo un periodo di magra, il capo famiglia decide di acquistare un carico di lupini dal ricco Zio Crocifisso e darlo a Bastianazzo, per poterlo vedere a Riposto.

Nel secondo capitolo, Bastianazzo salpa sulla Provvidenza e vengono presentati alcuni personaggi di contorno della storia, come il farmacista don Franco o il vicario don Gianmaria. Intanto, padron ‘Ntoni fantastica sul risultato di quell’affare e, se andasse in porto, potrebbe dare la dote a Mena, per poter sposare Brasi Cipolla.

Nel terzo capitolo dell’opera avviene una delle prime tragedie che investe la famiglia protagonista: si scatena una tempesta e tutto il paese pensa alla sorte della Provvidenza e del carico di lupini. Intanto Zio Crocifisso fa ammettere a padron ‘Ntoni, davanti ad alcuni testimoni, che il carico di lupini è stato preso a credito. Nonostante le preghiere di tutto il nucleo familiare, la tempesta ha fatto naufragare l’imbarcazione e questo preannuncia il crollo economico della famiglia Toscano.

Nel quarto capitolo de I Malavoglia, tutto il paese capisce che la Provvidenza è affondata, che Bastianazzo è morto e che il carico di lupini è andato perso. In questo capitolo avviene la commemorazione di Bastianazzo e la famiglia capisce di essere in una grave situazione economica. Intanto, tutti i personaggi riflettono sul loro futuro e sul progetto di avere un matrimonio vantaggioso.

Nel quinto capitolo vengono ritrovati i resti dell’imbarcazione e, nonostante sia parzialmente distrutta, si pensa di ripararla. Intanto ‘Ntoni ottiene la lettera di congedo e torna a casa, mentre il fratello Luca decide di partire per il servizio militare al posto suo.

Nel sesto capitolo ‘Ntoni torna a casa per aiutare economicamente la famiglia, ma scopre che la ragazza che amava, Sara, si è sposata con un vedovo. Intanto tutta la famiglia cerca di provvedere alle tragiche condizioni economiche in cui vive e il debito con Zio Crocifisso viene momentaneamente rimandato. Ma nel caso i Malavoglia non riescano a ripagare il debito, l’uomo si prenderebbe l’imbarcazione e la casa del Nespolo. Tuttavia, un avvocato del paesino avverte padron ‘Ntoni che non è obbligato a ripagare il debito non essendoci documenti ufficiali della vendita del carico di lupini, ma l’uomo decide comunque di pagarlo per senso dell’onore.

Nel settimo capitolo Luca parte per il servizio militare e la famiglia riesce a riparare la Provvidenza, che può riprendere il largo. Intanto ci sono delle questioni di matrimonio dei componenti della famiglia che vengono ostacolati sia dal permesso del capofamiglia e sia per le condizioni economiche precarie in cui vivono.

Nell’ottavo capitolo ci troviamo di fronte alle turbe amorose di Mena, la quale dovrà sposare Brasi Cipolla, nonostante sia innamorata di Alfio Mosca.

Nel nono capitolo Mena e Brasi Cipolla si stanno per sposare, ma durante la cerimonia arriva la notizia che una nave italiana è affondata durante la battaglia di Lissa. Su quella barca era presente Luca, che è morto durante il naufragio. Intanto, nonostante padron ‘Ntoni cerchi di rimandare il pagamento, viene costretto a cedere la casa del Nespolo.

Nel decimo capitolo la Provvidenza viene colta da un altro naufragio mentre sono a bordo padron ‘Ntoni e Alessi, ma fortunatamente non ci sono tragiche conseguenze all’evento. Intanto la famiglia continua a lavorare per poter estinguere il debito e riprendersi la casa di famiglia, mentre ‘Ntoni si fa sempre più lontano e passa il tempo all’osteria.

Nell’undicesimo capitolo ‘Ntoni decide di lasciare il paese per cercare fortuna, nonostante la famiglia gli chieda di rimanere. Ma a Catania scoppia un’epidemia, che arriva velocemente ad Aci Trezza e che uccide Longa: ‘Ntoni ormai non ha più nessuno che lo trattenga e decide di partire definitivamente.

Nel dodicesimo capitolo padron ‘Ntoni decide di vendere l’imbarcazione allo Zio Crocifisso e sogna di riprendersi la casa del Nespolo. Intanto ‘Ntoni torna, più povero di prima e continua a passare il suo tempo in osteria.

Nel tredicesimo capitolo ‘Ntoni, ormai dedito al contrabbando, viene coinvolto in una rissa con Don Michele, che corteggiava sua sorella Lia.

Nel quattordicesimo capitolo, ‘Ntoni viene sorpreso dalle guardie e pugnala Don Michele, che però sopravvive. ‘Ntoni viene arrestato e riesce a scampare dall’accusa di omicidio, mascherandolo come una difesa per l’onore di Lia, la quale ha avuto una relazione con Don Michele. Lia scappa dal paese e si dà alla prostituzione a Catania, non tornando più a casa.

Nel quindicesimo e ultimo capitolo, Padron ‘Ntoni è ormai vecchio e malato e i nipoti vogliono riportarlo alla casa del Nespolo, per farlo morire nel luogo in cui è nato. Alessi ottiene la casa del Nespolo con non pochi sacrifici, ma padron ‘Ntoni muore prima di poter tornare a casa. In seguito, ‘Ntoni esce dal carcere ma sceglie di andarsene via da Aci Trezza, pur realizzando che non troverà mai più la felicità.

Riassunto Prefazione de I Malavoglia: breve analisi

Il romanzo de I Malavoglia viene introdotto da una prefazione dello stesso scrittore, datata 19 gennaio 1881, quindi scritta dopo aver concluso la stesura del romanzo.

Nella prefazione troviamo il desiderio di cercare una vita migliore e una riflessione su come questo abbia portato a tragiche conseguenze. Si parla anche del rapporto fra classi sociali che alla fine sono tutte simili, sia nella lotta per la vita e sia nella sua sconfitta. Questa riflessione parte dai ceti più bassi, poiché meno complicati, per poterla allargare successivamente nel ciclo di romanzi che Verga aveva in progetto e che, purtroppo, non è mai stato terminato.

Verga evidenzia il bisogno dell’umanità di voler avere il meglio e voler essere migliore, nonostante le difficoltà di riuscirlo a fare. Proprio per questo, il mondo si popola di sconfitti e di vinti.

Info sull'Autore

Lascia Una Risposta