Ricorso al Prefetto per multa: dove trovare il modulo FAC simile e cosa scrivere nella lettera

Pubblicato il 8 Feb 2019 - 8:47am di Federica Micheli

Anche coloro che sono predisposti al rispetto delle regole, a volte possono errare nel notificare un verbale di infrazione alle norme della strada. Come dicevano i latini “errare humanum est”, tuttavia fortunatamente in questo ambito, si può rimediare contestando la sanzione presso il prefetto per evitare di ricorrere in extremis al giudice di pace.

L’iter spesso non è molto chiaro , ecco dunque dei suggerimenti per ritrovare il modulo FAC e delle idee per scrivere la lettera di ricorso per contestare una sanzione.

Come richiedere un ricorso al prefetto per una multa errata e dove trovare la modulistica

Il ricorso è un documento scritto dove il soggetto proprietario del veicolo al quale è stata fatta una contravvenzione, può chiarire le motivazioni per le quali ritiene ingiusta la multa. Il ricorso deve essere inviato alla prefettura territoriale, per questo motivo si dovrà rivolgere al Prefetto del luogo dove è avvenuto misfatto e non il luogo di residenza o domicilio del richiedente. Questo è molto importante da chiarire in quanto, si presta ad essere un errore nel quale sono molti a cadere, ed è una delle prime cause di respingimento.

La modalità di ricorso al prefetto è regolamentata all’articolo 203 del codice della strada ed è un’alternativa al ricorso al giudice di pace. Questo può essere presentato solo nel caso in cui, la sanzione suddetta non sia stata pagata, e ovviamente tale cauzione non richiede alcuna Il cauzione.

Il ricorso può essere presentato presso l’ufficio dello stesso prefetto, tramite una raccomandata mediante un avviso di ricevimento, e può avvenire entro e non oltre i sessanta giorni dalla ricevuta notifica della violazione delle norme del codice stradale. Inoltre stando alle ultime novità in fatto di legge, l’equiparazione fra la posta elettronica certificata e la notifica a mezzo posta, da poco tempo è possibile inoltrare la richiesta anche tramite i mezzi elettronici, ma nel caso si scelga la PEC è un requisito fondamentale che questa sia intestata al ricorrente e che la stessa sia digitalmente firmata dal richiedente.  Altra informazione importante da tenere a mente per chi è intenzionato a sfruttare questa opportunità ,è che il ricorso al prefetto può avere luogo solo ed esclusivamente se si ha fra le mani la formale notificazione o la contestazione del verbale, in caso si fosse solo in possesso del preavviso di notificazione, il conducente o il proprietario del mezzo interessato dovranno attendere la reale notifica.

Per quanto riguarda la decisione del prefetto, una volta analizzati i documenti forniti dal richiedente, ai sensi dell’articolo 204 del codice della strada può o respingere la richiesta o accoglierla oppure richiedere un’audizione personale. Nel caso  in cui il prefetto ritenga l’accertamento fondato, il respingimento avviene in 120 giorni dalla data della recessione degli atti, fornendo inoltre al richiedente un’ordinanza motivata all’interno della quale aggiunge il pagamento di una somma non inferiore al doppio del minimo edittale per ogni singola violazione, più le spese del procedimento. Ovviamente in questo caso se il richiedente lo desidera può procedere ad un ricordo presso il giudice di pace.  Se il prefetto giudica l’accertamento non fondato, emette un’ordinanza di archiviazione degli atti che successivamente deve essere comunicata all’organo accentratore  che  sua volta dovrà riportare la notizia al richiedente. Infine c’è anche la possibilità che il prefetto richieda un’udienza, in quel caso si arresta il conteggio di decadenza dei 120 giorni e viene inviata una notifica di invito a presentarsi. Le tempisticherestano in  sospeso fino alla data di espletamento dell’audizione o, in caso di mancata presentazione del ricorrente, fino alla data fissata per l’audizione stessa.

FAC Simile Modulo ricorso al prefetto per multa

I moduli fac simile per il ricorso al prefetto sono disponibili sotto forma di pre compilati nei siti delle provincie che fanno capo al sito del ministero dell’intero. Generalmente infatti c’è una sezione dedicata grazie alla quale è possibile scaricarli in formato PDF oppure in Word, a seconda delle esigenze. All’interno di questi si devono inserire i propri dati e il codice della sanzione ricevuta che si vuole contestare.

Cosa scrivere nella lettera al prefetto per il ricorso contro una violazione al codice della strada

Non tutti nel nostro quotidiano ci troviamo a dover rivolgerci a personalità rappresentanti le istituzioni, quindi la stesura di una lettera di ricorso al prefetto potrebbe per molti rappresentare un ostacolo. Le indicazioni da seguire sono semplici; anzitutto è fondamentale definire l’autorità al quale si ci rivolge ( in questo caso è il perfetto della città dove si è ricevuta la notifica), successivamente bisogna fornire i propri dati personali, che dovranno contenere i dati sensibili del richiedente oltre che il domicilio. La lettera dovrà poi continuare fornendo in maniera semplificata e riassuntiva il luogo dell’accaduto, la data, il numero del verbale notificato, e gli articoli precisi del codice della strada che si intende contestare (facilmente rintracciabili nel Codice della strada).

Successivamente il contenuto dovrà vertere sui motivi per i quali si fa la richiesta di contestazione con la successiva domanda di annullamento della multa. La conclusione della lettera deve essere corredata della data di richiesta e la firma digitale o non del richiedente. Elementi da non dimenticare assolutamente all’inizio sono l’oggetto, che definisce il contenuto delle seguenti righe in maniera sintetica e coincisa e il saluto di congedo all’autorità alla quale ci si rivolge. Inoltre all’interno della suddetta lettera, è bene definire se sono state applicate sanzioni accessorie come ad esempio il ritiro della patente, oppure la detrazione dei punti a seguito della violazione di norme particolari. La chiarezza e la semplicità sono la chiave vincente per redigere un elaborato dritto al punto, senza troppi orpelli.

La domanda va presentata in carta semplice o portandola di persona all’ufficio del prefetto, all’organo di depenalizzazione oppure all’organo accentratore, oppure mandando una raccomandata con modalità andata e ritorno, entro sessanta giorni dalla recessione della notifica o della constatazione differita. Uno dei consigli da tenere maggiormente a mente è quello di specificare con molta attenzione le parti della multa che vengono definite dal richiedente viziate, specificandone le motivazioni con molta chiarezza e descrivendo con cura gli articoli esatti ai quali si fa riferimento, in questo modo si avranno maggiori chance di ottenere l’accettazione del ricorso.

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