Riforma Pensioni Quattordicesima 2016: quando e a chi spetta la nuova mensilità, ecco cosa cambia

Pubblicato il 22 Lug 2016 - 1:21pm di Ubaldo Cricchi

Luglio è il mese in cui l’Inps paga la quattordicesima ai pensionati che ne hanno diritto, ma sempre durante questo luglio 2016 il Governo pensa alle novità da inserire nella prossima legge di Bilancio in tema di riforma pensioni: vediamo cosa potrebbe cambiare per la mensilità aggiuntiva, ma prima diamo uno sguardo alle attuali regole e a chi spetta la quattordicesima.

Quattordicesima 2016, a chi spetta? Requisiti e importi

L’Inps eroga la quattordicesima a favore dei pensionati che hanno superato i 64 anni di età e hanno un reddito annuo inferiore ai 10.000 euro (più precisamente 9.796,61 euro). L’importo dell’assegno è compreso tra i 336 e i 504 euro e varia in base ai contributi versati e al tipo di lavoro svolto (dipendente o autonomo). La mensilità aggiuntiva viene erogata il primo luglio di ogni anno e viene automaticamente pagata con l’assegno di quel mese (quindi non c’è bisogno di fare alcuna richiesta).

Bisogna precisare che la quattordicesima non spetta a chi riceve una pensione assistenziale, ma viene comunque erogata a favore di chi riceve l’assegno ordinario d’invalidità (ovviamente se presenta i requisiti di età e di reddito di cui abbiamo parlato prima), in quanto anch’esso legato ai contributi da lavoro. L’importo della quattordicesima, come detto, viene definito in relazione al montante contributivo versato durante la carriera; per il 2016 non è prevista alcune rivalutazione, quindi le somme che riceveranno gli aventi diritto sono le seguenti:

  • 336 euro per gli ex dipendenti con massimo 15 anni di contributi e per gli ex autonomi con massimo 18 anni di contributi;
  • 420 euro per gli ex dipendenti con 15-25 anni di contributi e per gli ex autonomi con 18-28 anni di contributi;
  • 504 euro per gli ex dipendenti con più di 25 anni di contributi e per gli ex autonomi con più di 28 anni di contributi.

Con la reversibilità si può avere la quattordicesima, ma solo per il 60% della pensione del coniuge defunto.

Riforma pensioni, ecco cosa cambia per la mensilità aggiuntiva e la no-tax area

Il Governo nell’ambito della riforma pensioni pensa anche alla modifica della quattordicesima in vista della prossima legge di Bilancio. Si parla di un allargamento dei beneficiari, con la mensilità aggiuntiva che verrebbe erogata a favore di ulteriori due milioni di persone. La mossa prevede il cambiamento dei requisiti reddituali, con il passaggio della soglia massima da 10.000 a 13.000 euro. Con un intervento di questo tipo il numero di coloro a cui spetterebbe la quattordicesima andrebbe praticamente a raddoppiarsi (da 2 a 4 milioni di persone) e il costo dell’operazione si aggirerebbe intorno agli 800 milioni all’anno.

Per ridurre i costi si pensa anche ad una strada alternativa, ovvero l’aumento dell’assegno di chi già percepisce la mensilità aggiuntiva, senza aumentare il numero dei beneficiari. Si parla di un incremento pari al 50% della somma prevista attualmente (in pratica, chi oggi prende 504 euro ne prenderebbe 752) e il costo dell’operazione sarebbe di circa 600 milioni. La prima ipotesi rimane comunque quella che, al momento, sembra avere più chance.

L’allargamento della quattordicesima molto probabilmente verrà accompagnato da un’ulteriore misura a favore dei pensionati, ovvero l’innalzamento della no-tax area a 8.124 euro. Questo tipo di intervento comporterebbe per lo Stato dei costi decisamente contenuti (260 milioni all’anno), ma permetterebbe di aumentare le disponibilità non solo di chi ha un reddito inferiore alla soglia di non tassazione, ma anche agli altri, visto che le regole attuali prevedono un’esenzione per la prima “parte” di reddito per tutti i contribuenti che non superano i 55.00 euro annui.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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