Samsung, dati alterati come Volkswagen? Inchiesta sui consumi energetici delle tv

Pubblicato il 2 Ott 2015 - 4:18pm di Francesco Magnanimi

Samsung è sotto accusa per una possibile truffa ai danni dei propri clienti. ComplianTv ha effettuato alcune indagini sui dati dei consumi energetici delle tv della azienda sudcoreana e potrebbe esserci una analogia con l’inchiesta che sta travolgendo la Volkswagen che avrebbe truccato oltre 5 milioni di macchine.

samsung tv

Dati sui consumi energetici delle tv alterati?

La testata britannica The Guardian ha ripreso una ricerca di ComplianTv che suggeriva una possibile truffa operata dalla Samsung per passare agevolmente i test della Commissione elettrotecnica internazionale offrendo dati non reali e dunque frodando anche tutti i clienti che han comprato i televisori della azienda sudcoreana.

Secondo l’indagine, la Samsung introdurrebbe nelle tv degli apparecchi indipendenti che nel momento dei test ridurrebbero i consumi energetici abbassando la luminosità, una condizione però che durante l’uso quotidiano non si verificherebbe.

Una inchiesta ufficiale verrà gestita dalla Commissione Europea che cercherà di far luce su questo caso individuando possibili violazioni e soprattutto dopo il confronto fra i leader di molte aziende e stati membri della UE è stata assicurata la massima rigidità e attenzione nei controlli per evitare che altri marchi utilizzino dispositivi che ingannino i controlli, o scoprire se qualcuno oltre la Volkswagen già ne faceva uso

Samsung rifiuta il paragone con Volkswagen e si difende

Secondo un portavoce della Samsung intervenuto su richiesta di un giornalista del The Guardian, la funzione sotto accusa, chiamata Motion Lightning, non sarebbe stata introdotta all’interno delle tv per ingannare i test ed i clienti ma semplicemente per garantire buone performance anche durante la visione di film o programmi che cambino molto spesso inquadrature e dunque luminosità.

Nessuna analogia quindi con le centraline che la Wolkswagen aveva inserito in oltre 5 milioni di auto per regolare le emissioni al momento delle prove e dunque ottenere ottimi risultati durante i test anti-inquinamento, la Samsung rifiuta ogni paragone affermando con fermezza che il proprio dispositivo è stato inserito per migliorare il servizio.

Bisognerà aspettare qualche tempo per sapere come andrà a finire questa vicenda, sarà interessante scoprire se questa modalità di frode sia diffusa anche in altri campi o meno, le nostre speranze sono quelle che il caso della azienda di automobili tedesca sia un caso isolato.

Info sull'Autore

Nato a Roma, mi sono diplomato al Liceo Classico e studio Scienze della Comunicazione. Classe 1997, mi piace scrivere di sport e tecnologia ma interessarmi anche di altri ambiti come quello politico.

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