Sciopero Banche settembre 2016, data e motivi: perché i sindacati contro Renzi, conseguenze e quando si farebbe

Pubblicato il 4 Set 2016 - 1:00pm di Francesco Agostini

Grande agitazione per le banche italiane. È di pochissime ore fa la notizia secondo cui i sindacati sarebbero pronti, anzi prontissimi, a proclamare uno sciopero generale. Il muro contro muro nei confronti del Premier Matteo Renzi è pronto a montare in questo settembre 2016. Le proteste riguardano, soprattutto, il tanto decantato taglio dei dipendenti che il Presidente del Consiglio dei Ministri vorrebbe attuare a breve. Ma entriamo nel dettaglio.

Le Banche sono pronte a scioperare

La decisione di Matteo Renzi di dimezzare il personale delle banche nell’arco dei prossimi 10 anni sarebbe stata la pietra dello scandalo. Andando sul pratico si parlerebbe di circa 150.000 posti di lavoro in meno da qui a una decade; ecco il perché di tanto acredine dei sindacati nei confronti del Presidente del Consiglio.

Come è naturale che sia, le conseguenze per le famiglie dei dipendenti licenziati sarebbero disastrose. La reazione dei sindacati è veemente: “Adesso basta! A chi vuole l’eutanasia del settore creditizio occorre rispondere con la mobilitazione. L’affermazione di Renzi circa la necessità di ridurre, in 10 anni, di 150.000 lavoratori bancari il numero degli addetti nel settore creditizio, merita una sola risposta: Sciopero Generale.” (www.ansa.it)

Il problema è molto serio e rischia seriamente di compromettere un intero settore. I sindacati affermano che la politica dovrebbe rimanere al di fuori della gestione delle banche, licenziamenti inclusi. Non dovrebbe gestire né il numero dei dipendenti né delle filiali. Per di più, tutto questo sarebbe in forte contrasto con il Job Act, strumento atto ad aumentare l’occupazione.

Continuano i sindacati: “Chi pagherà  i costi sociali di questa drastica riduzione del personale? Con quali soldi? Con quali strumenti? Oppure Renzi, con le sue esternazioni, vuole invitare i banchieri a licenziare personale, decisione che contrasteremo ferocemente?” (www.ansa.it)

Quando si farebbe lo sciopero?

La tensione tra le due parti, al momento, è altissima. Da parte sua, Palazzo Chigi ribatte di non aver mai dato a intendere di voler licenziare 150.000 dipendenti bancari nell’arco di dieci anni. Caduta questa affermazione, cadrebbe di conseguenza tutta la natura dello sciopero. Il Governo vorrebbe ridurre i cda in eccesso e le poltrone degli stessi, il ruolo della politica dentro le banche e le superconsulenze.Sciopero Banche

Sempre stando a fonti interne, Matteo Renzi sarebbe preoccupato per l’esubero dei lavoratori nel suo complesso. Non è solo una faccenda bancaria, dunque, ma sarebbe un problema di portata più ampia e più complessa.

Al momento, però, non ci sarebbe una data precisa per l’inizio dello sciopero. Le parti stanno cercando di venirsi incontro per arrivare a un’intesa formale; le conseguenze di uno sciopero bancario sarebbero a dir poco disastrose per il sistema. Infatti:

L’Abi è pronta a sedersi immediatamente con il Governo e le organizzazioni sindacali di settore per lavorare costruttivamente a fondare un nuovo patto sociale, che permetta a uno dei settori più vitali del nostro Paese di continuare sempre più a operare per il bene comune.” (www.huffingtonpost.it)

Info sull'Autore

Laureato presso l'Università degli Studi ROMA TRE in Lettere e Filosofia. Giornalista Pubblicista presso l'Ordine dei Giornalisti del Lazio.

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